353 MDXXXI, MARZO. 354 città fin al suo ritorno. Ave: 180, 12, 2. Rimase sier Vicenzo Zanlani, capitanio a Zara ; il secretano fo mandalo Daniel di Lodovici et interpetre Hiro-nimo Zivran. Fu posto, per li Savii, die, desiderando sier Piero Zen, va orator e baylo a Gonslanlinopoli, andar con la galla soracomito sier Michiel Salamon, sia preso che li sia dà una galla nova. 180, 12, 2. Fu posto, per li Savii ai Ordeni: Cum sit che dii 1528 a di 22 luio fuse preso si lenisse do galle in Cypro, sia preso che li do soracomiti, à messo banco, debbi andar acompagnar le galle di Baruto, et con quelle andar a star in Cypro a custodia di quella isola, et perchè le do galìe, è de 11, è creditrice di 10 page, sia scrito al rezimenlo dt Cypro li pagi etc. 170, 13, 5. Fu posto, per li Savii lutti: Atento va 3 nave in Levante, videlicet la Dolfina, patron Polo Bian-cho, la Cornerà, patron Nicoleto da Vela, la Conla-rina, patron sier Pandolfo Contarmi, sia preso, va-dino unite, e di quelle sia capitanio sier Marco Antonio Trivixan, va luogotenente in Cypri, soto pena di ducati 200, ut in parte. Ave : 15tì, 4, 1. >) Da Cividal di Friuì, di sier Gregorio Pina-mano provedador, di 21 marzo 1531, date in Portogruer. Come, essendo gionto li, è soprngionlo il mio nunlio stalo verso l’Ongaria, slato a Yiena, non havendo possulo passar più oltra hessendo le strade rotte, di dove si partì alli 13. Et manda la sua depi situine. Referisse che gionse a Viena alli 8 dillo instante, et ivi è stalo insino alli 13. Ha veduto che quella cità se fortifica di giorno et notte con ogni possibil diligentia, con gran numero de guasladori, el continuano in cavar le fosse, el fanno un cava-lier di terra alla porta dii castello con le canoniere che batterano per fìancho da due parte dille fosse, et è di sorte grande che vi potrano stare, come da lutti è iudicalo, homeni 1500. El perchè vi sono nella città molte caneve et altri luochi subteranei vicini alle mure, tutti sono sta empiuti di terra et pietre per oltstar alle mine che possero esser falle da li nemici. Che in Viena non sono soldati, el mancho se aspettano, ma solum vi soiw 300 cavalli de diversi capitani dii signor re Ferdinando, quali andorno alla Corte, et sono allogiati alle hostarie, et man- fi) La carta 183* è bianca. 1 Diarii di M. Sanuto. —- fon. L1V. giano a tessera. Che domino Gulielmo Rholynidul-pber capitanio generale, insieme coti tutti li altri capilanei allemani che erano in Viena, Possonia et Strigonia, sono andati alla Corte, el Hirouimo da Zara capitanio di l.’armala nel Danubio, qual dappò el levar dillo exercito dalla obsidion di Buda restò in Strigonia con essa armata, era venuto con la mila a Viena, il resto ha lassato in Possonia con tutta la artellaria, et se n’è andato con li altri capi, lanci alla Corte a dimandar danari, né in Posscnia vi è altra gente che quella è restata con Pannala dilla; in Trinavia vi è solum la guardia solila et similmente in Strigonia con la persona di quel ve-scovo; in Neustolh sono circha cavalli 300, pur dell] capitani predilli. Che li regenti di Vienna hanno . chiamali Hirouimo Decio da Trieste el Zuzi da Ma-ran, inzegneri, che vadino a Viena a conseiare quele riparation che si fanno, e il Spirilo è ritornato a Neustolh, ove dissegna alcuni ripari et ruina tulio il borgo, et esso reiator ha veduto principiar la ruina. Cli’el re Ferdinando era in Boliemia in una terra grossa, chiamata Buduaz, ove si die redur la dieta generai dii regno per far provisione alle ini-portanlie etsoi bisogni per difendersi da turchi; nè si ha potuto, sicorne era prima ordinalo, redur essa dieta a Praga per il grandissimo morbo che è eri-tralo in quella cità, et diceasi che tal giorno vi erano morte persone 1500. Che le serenissime re. gine sono tutte due a Linz, et la regina Maria ve. dova dovea partir alli 15 di questo con cavalli 150 per andar in Fiandra al governo dii stalo che fu di madama Margarita. Che Paulo Bochiza capitanio de li leggieri, insieme con tulli li altri capilanei ongari mandavano un lor comesso alia Corte al signor re Ferdinando a dimandarli danari, et molto si lamentavano di quella Maestà che li tralas^ cussi male ne li pagamenti. Che a Viena si ha per cosa certa che turchi, potentissimi, vengono con exercito et armata nel Danubio alla impresa de quella citò, il che anche erra sia confirmato da li oratori dii si-gnor re che furono a Constanlinopoli, qual sono stali per alcuni giorni in Viena, el inter coetera, diceano che li fu monstralo in Constanlinopoli un grandissimo el incredibil numero de artellarie so. pra le rote, destinate a quella impresa. Et che se affinila, et si bavea per nuova certissima, il reveren. do domino Alvise Grili venir governator dii regno di Ongaria, per nome dii Signor lurcho, con lo exer-cito, et che dovea partir da Constanlinopoli, come da alcuni se dicea, alli 14 dii passalo. Che in lutti quelli lochi di Alemngna, et iti Viena jnraccipue, 23