609 MDXXXI, SETTEMBRE. 610 sarà scripta qui avanti ; nova de grandissima importa ulia. Etimi fo lettere di Jacomo Saguri dii Zante, di 5 settembrio, particular. Avisa la dila nova, la qual è stà porla al Zante per uno na-vilio candiolo che fo retenulo, come in le deposi-tione apar, notale qui avanti. Vene Poralor cesareo in Colegio per saper questa nova, la qual il Serenissimo li disse come la stava, senza lezer l’a viso, et che per un’al Ira se intenderà meglio la cosa. Vene l’orator di Milan, et comunicò avisi, a-uli dal suo Signor, zercha il caslelan di Mus. Di Milan, fo lettere di V orator Baxado-na, di 18. Come era tornalo di Lecho li a Milan Zuan Balista di Medici, fradello dii caslelan; riporta aver parlato con il dillo so fradello et porla una modula di capitoli, videlieet voi tenir Lecìio o Mus, per cauzion di 25 milia (ducati), o un allro locho, con F arlellarie, et, seguendo F accordo, si possi partir con le bandiere spiegade. E1 duca li ha risposto li darà Caslelnovo per sua cauzione, ma si lien non seguirà dillo accordo. Di sier Hironimo da Canal viceproveda-dor di V armada fo lettere, date in galla a dì 10 septembrio. Scrive, navegando trovò la barca con tal nova dii Zanle, et la manda per uno gripo. Fo parlato di far doman Pregadi, et scriver a Constanlinopoli, et.......... Da poi disnar fo Gran Conseio; fu il Serenissimo. Prima fo letto alcuni ordini, falli lezer per li Censori, zercha pregierie, dar danari, procurar eie., Irate di parte prese nel Conseio di X. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL, una parie, che li Provedadori sora i Offlcii, presenti el futuri, dapoi compido l’oficio, possino andar in Pregadi non melando balola; li qual Provedadori sono sier Zuan Alvise Pisani, sier Bernardin Miani, el sier Andrea Venier. Cazadi li soi parenti, andò la parte; ave: 1 non sincera, 207 di no, 885 di la parie, e fu presa. 885, 207, 1. Fu poslo, per li diti, la parie presa eri in Pregadi zercha, compidi arano questi Provedadori sora le Viluarie, non si fazi più e sia dismesso l’oficio, ut in parte. La copia sarà qui avanti. Et ave tulio 11 Conseio, zoè 0 non sincere, 72 di no, 1067 di la parie. E fu presa. Fo pubblica, tulli, chi è creditori del Monte nuovo di la sesia paga, vadino a tuor il soi danari, perchè voleno la prima domenica bular la settima paga di sestieri dii Monte predilo. I Diarii di M. Sanoto. — Tom. LIV. Fo cavà, dii Monte vechio marzo 1482, per quinto' il sestier di San Polo. Fu posto, per li Consieri, dar licenlia a sier Piero Salamon, podestà di Portogruer, di poter venir in questa terra per zorni 15, lasando in loco suo sier.............. Fu posto, per li Consieri, una gralia a uno mo-doneo.............* . Fu falò 6 di Pregadi ordenarii et rimaseno 5, non più stati ordenarii, et 5 *XL Zivil. A dì 25, la malina. Vene in Collegio Poralor cesareo, per cose parlicular e dimandar tratta, per il veronese, di fomenti tolti in (erre aliene che vadino a Trento. Risposto, si voi saper dove si torà questi formenti. Vene P orator di Franza per cose parlicular e non da conto, qual non negocia materia di Stado. Vene P orator di Ferara e monstrò lettere dii duca suo, li scrive aver da Brexele dal suo orator, qual manda la copia di una lettera à scrito Cesare al suo agente et orator a Roma, debbi dir al papa si voi asentir a la sententia fata per il duca di Ferara e tuor li danari, aliter pasadi 15 zorni li debbi al ditto duca fap consigliar Modena etc., con questo, dagi segurtà o a Venetia o a Zenoa di ducali 107 milia da esser dati al papa, siché di brieve spiera li sarà consegnà Mantoa (Modena). Fo scrito per Colegio a sier Piero Zen, orator e vicebaylo a Conslantinopoli, di la nova di Mbdon, dolendosi col Signor dii caso sequito. Fo parlalo se le galie prese disarmar, alento è stà retenute le lettere a la bolla di ordine dii Colegio, se dia farle venir o no. È su questo varie oppinion ; la più parte voi le rimangi fnora. Da poi disnar, per esser andati li Provedadori sora le Aque a Margera, non fu falò Pregadi, et fu fato Conseio di X con dopia Zonla, in la diferen-lia di Sovergnani. In questa malina li Consieri andono a Rialto per incantar le galie di Barbaria, et non trovorono alcun patron, le qua! galie à una infinità di bata-lalion. In questo Conseio di X con due Zonte sleteno fin borre 2 di noie, et fo lelo le scriture di Sovergnani, intervenendo il castello e locho di Caslelnovo. El fo disputation. Parlò sier Alvise Gradenigo, è di Zonla dii Conseio di X, in favor di fìoli fo dii conle Hironimo Sovergnan. Et li rispose sier Lu-nardo Emo, consier, in favor di Francesco et Ber- 39