- Il - via meno dura e dolorosa, la nostra opera sarà invece tutta rivolta ad innalzare il livello spirituale, ad irrobustire gli elementi sociali, a sviluppare le forze economiche dei popoli oppressi, onde in questo rinnovamento di vita, chiara loro appaia, per conquista propria, l’idea che determina la loro esistenza. Giacche se i profeti hanno la virtù di risvegliare le energie sopite, gli esseri morali, individui o nazioni, non possono aver coscienza della propria missione senza elevarsi, senza sforzarsi a che 1’ idea di un dovere supremo si trasformi per virtù di sacrifizio in legge di vita e non in legge di morte per viltà di ribellione. Lontani quindi dall’ idolatria di noi stessi che ci spinge a calpestare gli altrui diritti, e contro la quale gli umani-tarii giustamente si appellano alla morale che non conosce differenze di stirpe ; ma lontani altresì da quell’ umanitarismo che si prefigge di abbattere fra gli stati frontiere e ostilità secolari, negando ogni valore alle nazionalità che essi considerano come qualche cosa di estrinseco agli uomini, e non come forze interiori, morali. Questa tendenza in alcuni solitari estranei alla vita dei popoli, può essere l’espressione d’alti sentimenti non ancor battezzati con l’immersione ardita e leale nella realtà ; nei partiti democratici essa invece è spesso conseguenza d’ un rimpicciolimento del problema umano in problema di classe, d’ una imperfetta visione dell’ unità degli esseri attraverso l’identità dei bisogni immediati degli umili, che vengono così educati con una incapacità ad amare qualche cosa di più alto, di più vasto che non gli interessi propri, a sentire quei problemi nazionali che non li riguardano direttamente. E stato mai valutato tutta la depressione morale, tutto