207 mm, officio. Et cussi li fo concessa, videlicet fante a li Governadori, Sai, Cmierlengi di Cornuti etc. Fu preso una grafia a quelli di Cividal di Friul, è debitori in Camera di Treviso per conto di colte, videlicet darli certo termine. Fu parlato zercha il lotho disier Andrea Diedo, azió el sia serato et fato, sua madre à promesso di la sua dota pagar tutti li beneficiadi etc. 105* A rii 5, la mattina. Fo lettere di Pranza, di sier Sebastian Justinian el cavalier, orator, di 14, da Melun Come è li con la corte il re, con il qual è stato, et li ha fatto bona ciera. Scrive la morte di madama Margarita a . . . . , a dì ... . dezembrio, in bore 24, la qual havea una lovn in una gamba, si volse far dar il fuogo, li vene il spasmo et morite. Lassò herede l'impera-dor, qual haverà tra arzenti el zoie per ducati.... milia et inlrada 60 india a l’anno, videlicet 30 milia di beni soi paterni et 30 milia li deva a gal-der Cesare per il governo di la Fiandra. La qual morie questi de qui si Ila dolesto assai, perché li pareva bon mezo in riconzar li capitoli di Cumbrai, zercha le cose di Borgogna. Et l’imperator à scrilo voler al lutto siano adimpili. Item, si Irata le uoze di la principessa di Anglia nel Dolfin, e la fia di la raina moglie del re, nata dii re di Portogallo, nel duca di Orlieus. Scrive, per questa morte si lieti li re non si abocherano. Avisa ia morie dii Cardinal Eboracense, come li ha dillo 1’ orator anglico, qual Cardinal volea fuzer in Scozia, il re lo seppe, scusse al zamberlan suo dovesse retenirlo. El qual andò con 1500 cavalli, el il Cardinal eia con 300; hor, scontrato, li disse licentiase la fameia, perchè l’era preson dii re, e dovea meterlo in el castel de .... Lui lo pregò slesse do zorni a meterlo, e si cavò di tascha uno bosolelo, tolse certo eletuario di ve-len el morite. Vene in Collegio et inlroe l’orator di l’impe-rador, per ducati 2500 diino aver li foraussili padoani. Item, per cerle diferentie di confini ni la Patria con quelli di Tulmin eie. Vene l’oralor dii duca de Milan,.per il merchà dii sai si traila far con il fiolo di Ansualdo Gri-maldo è venuto in questa terra, et fo parlalo assai dii modo dii merchado. Vene l’oralor dii duca di Mantoa, et portoe alcuni avisi auli di Alemagna di le cose di Cesare, qual era zonto a Cologna et si partiria per Fiandra. Da poi disnar, fo Pregadi, et lelto poche lelere et questo aviso di Mantoa. Fu posto, per li Savii ai Ordeni : Non havendo GÈNNAIÓ. 208 provà li patroni di le galie di Barbaria, et fato il deposito come doveano, hessendo andà la Signoria per incantar le galìe a Rialto et non havendo trova chi le voia, l’anderà parte, che a danno di patroni li sia azonlo di don ducali < ... per galia, videlicet ............... Fu posto, per li Savii, la parie di far 3 Avoga-dori exlraorditiarii per scurtinio nel Mazor Conseio, la qual parte si ha a metter a Gran Conscio. Ave : Fu posto, per li ditti: Atenlo restano debitori da terraferma, per conto di irnpreslidi preteriti, ducali 24 el, per I’ ultimo, ducati 36 milia, pertanto sia scritto a li rectori, fazino proclamar che tutti quelli pageranno per tutto il presente mexe, habbino il don di 10 per 100 e pagino senza pena, poi l’altro tnexe scuodi senza il don e senza pena, qual pasadi dilli do mexi scuoder si debbi con pena di 10 per 100, la milà di la qual sia di rectori e l’altra mila di cjii farà la execution, e li danari, si (raderà, siano mandali alli Camerlengi di Cornuti, di la qual la parte ubligà alla Zecha sia mandata. Ave 170, 11, 3. Die 5 Jamtarii 1530. In lìogatis. Sapientes Consilii, Sapientes Terraefirmae. Dovendosi cum ogni studio invigilar alla revisione delli conti di la Signoria nostra per ritrovar se in quelli vi siano errori et operar che quella non sia defraudata, et essendo nel tempo della guerra prossimamente passata seguilo grande mañizo de mandali ballolati, lettere di cambio, biave, sali et altro, è conveniente sopra ciò haver bona consideratone et opportunemente proveder. Perbò V anderà parte, che nel nostro primo Maggor Conseglio, per scurtinio di Pregadi el quatro man di eletion, sia falla eleclione di tre Avogadori nostri exlraorditiarii, ai quali sia comesso particularmente che debbano reveder tutti li conti di mandali ballolati et ledere di cambio di provedadori generali et altri representanti nostri, etiam fate in questa città, biave et sali tolti da mar et da terra et biave mandale in diversi lochi, crediti dati a molli et pagamenti falli per tal crediti, sì a provedadori come a sopracomiti, capitanei et altri; zioè se sono satisfatti, over si è stà exhursato di più et tolto debitori per maggior sunima, et etiam di doni di