235 MDXXX, Sier Nicolò Bondimier, fo zudexe di Proprio, qu. sier Zanoto . . . 67.118 Sier Francesco Corner, lo podestà in Antivari, qu. sier Z<>rzi .... 111. 73 Sier Zicaria Zantani, fo XL Zivil, qu. sier Zuanne........ 75.108 Sier Zuan Simon Zorzi, el XL Criminal, qu. sier Piero....... 91. 91 Fu poslo, per lutto il Collegio, che non havendo potalo aver licentia le galle di Alexandria, dal bassa dii Signor (ureo, de parlirse de 11, sia scrilo al capila-nio di dille galle che, auto la licentia, vengi di longo a dretura in questa terra, ut in parte. Ave : 136) 8, 6. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii : È debitori di la Signoria nostra, per conto di dacii, Zorzi de Fico da Veia, pertanto li sia concesso a pagar dillo debito, ut in parte, a ducali 40 a l’anno. Ave : 164, 11, 5. A dì 14, la matina. Vene in Collegio sier Se-bastian Barbo, provedadorsora le aque di padoana, qual per una parte dovea rescriver, et disse aver fatoBiusla la commission datoli, il tutto, e mostrò la comission, sichè salisfese il Collegio, e il Serenissimo li disse, tornasse a exequir il resto. Vene l’orator dii duca di Urbin, per danari per il suo Signor, capitanio zeneral nostro. Li Consieri andono a Rialto a incantar le galle di Barbaria. La prima ave sier Vettor di Garzoni qu. sier Marin prociirator, per ducali 360 ; la seconda sier Jacomo Memo di sier Nicolò, per ducati 10; la terza non trovò, e l’incanto andò zoso, e fo dillo tornasse luni che troverano patroni. Da poi disnnr, fo Collegio di la Signoria et di Savii. 1530. Die 12 Januarii. In Consilio X. Exemplum Ser Aloisius Malipetro, Sor Dominicus Capello, Ser Pandulphus Mauroceno, Capita Consilii X. Essendo necessario poner ordine al notar et far delle voce di Rizimenli, Offiltii et Consegli, che se fanno nel noslro Mazor Conseglio, per non esser sta nel preterito observato quanto è ordinalo delle leze noslre, et praecipue per quella de 13 luglio 1455 presa in esso Mazor Conseglio, onde ne è seguila grandissima confusione, dovendosi nelle cose della GENNAIO. 236 nobilita nostra servar quella juslilia et equalilà verso ogniuno, che sempre è sia de peculiar instilulo el inlention del Slato noslro, et però L’anderà parie che, salve et reservale in omnibus le leze noslre, el praecipue quella del 1455 di 13 lugio, a questo ordine non repugnanle, sia statuido che de cortero, quando el si haverà ad congregar il noslro Mazor Conseglio, il fidelissimo noslro Anzolo Sanson, nodaro della cancellarla nostra a questo deputudo, et cadami successor suo, obligato el tenuto sia haver preparado el dalo in nota, sopra uno foglio, dodese voce, da esser appre-senlade al Serenissimo Principe et Signoria nostra, avanti lo andar suso in la sala di Gran Conseglio. Le qual 12 voce siano delle più vechie el che in execulion delle leze noslre si deno prima far per vacanlia, o per refudason, over per il tempo che rechiedesse cusi dover esser falle, et non altramente per alcun modo. A cadauna delle qual voce esso nodaro debba nolar et scriverli davanti il tempo che si de’ far, el quando quelle dieno compir, et etiam poi in loco de chi si averà ad far, cnm le altre conditone, secondo el solito. Delle qual 12 voce la Signoria noslra consullanienle ne habbi ad far nove, lassandone tre che a quella parerà. Le qual tre che venir»no (lassate siano poi le prime annotade per ditto nodaro) al Maior Conseglio subsequenle, nel qual quelle non si possano pre-termetere per alcun modo. Et questo si observi nel-li mesi che si hanno ad far nel Mazor Conseglio nove voce, et non più, al zorno, videlicel dal principio del mese di otlubrio fino tulio marzo subsequen-te, veruni nel tempo da far da nove voce in suso, videlicet da aprii a tulio setlembrio, sia obligato nolar voce 16 per l’ordine soprascritto, dille qual li Conseglieri possino extrazer quelle che a loro parerà. El quelle, che da loro per quel Conscio saranno lassate et reservate, siano poi le prime fatte nel primo Mazor Conseio subsequenle, come di sopra si dice delle 12. Dovendosi reservar quel foglio con le voce nolade et lenirlo in filza per sconli'o del libro delle proposte del Gran Conseglio, nel qual libro si habi ad notar quolidiamenie le voce expe-dile et chiare, secondo sarà deliberalo per li Conseglieri, nè altramente far si possa sotto debito de sacramento, da esser dato al nodaro soprascrillo et successori, et ulterius in pena de privalion de l’of-filio suo imfnediate et de ducati 50 da esserli tolti del salario suo de la canzellaria. Et perchè, per una pessima corruptela inlruduta, molti zentilhomeui nostri, attivandosi in qualche