15 MDXXX, OTTOBRE. 16 et come sora .... Irovorono do fusle lurchesche di mal afar. * Noto. In le ledere di sier Hironimo Contarini qu. sier Anzolo soracomilo, parlicular, et non in quelle di la Signoria, è uno aviso, come le galle inlrate in porto erano sta retenule da quelli di Modon, dicendo esser inlrate in porlo senza li-centia. JJnde haveano scritto al sanzacho di la Morea, era do zornale de li, per haver licenlia, et P hariano subito et si leveriano. La peste era su la galla soracomilo sier Marchiò Trivixan, su la qual era sier Piero Zen eie. Et sier Domenego Contarini, suo barba, fo in Collegio et mouslroe la dilla lettera. È da saper. Sier Piero Zen sopraditlo rimase dii Conseio di X, ma non potrà intrar per la leze, et domenica si farà in loco suo. Vene in Collegio P oralor de P imperador per cose parlicular non da conto. Vene P oralor del duca di Urbin capitanio ze-neral noslro per danari per pagar le zenle. Noto. Il formenlo eresse; è zonlo a lire 10 soldi 10, e la farina in fontego lire .... Da poi disnar, fo Collegio di Savi, per consultar in materia di danari, perochè bisogna questo novetnbrio dar ducali 50 milia a P imperador et 20 milia per resto di doni di formenti, et non è un soldo. Fu compilo le noze in cbà Pixani, di la fia del reverendissimo Cardinal Pixani, naturai, in sier Toma Mocenigo qu. sier Alvise qu. sier Toma, con dota ducati 10 milia, et a suo fradello benefìcii per ducati 600 de inlrada a P anno. Il qual Cardinal è in questa terra, sta in casa da chà Trivixan a la Zuecha, et non fu visto a le noze, ma domenega fa una brava festa in cbà Pixani. Nolo. Morite il vescovo Prioli di Vegia, et li reverendissimi cardinali Grimani et Corner, per vigor di le soe expelalive, lolseno in loro dito ve-scoado, qual vai ducati 600, e il papa P ha confirmato. Uno bavera il possesso con la mità, et l’altro la mità de Pinlrada; ma bisogna darlo per il Conseio di Pregadi. In questo zorno, atenlo la parie leta in Gran Conseio, sier Juslinian Juslinian qu. sier Lorenzo che andava in habilo'secular, et havea benefici per ducati 400 el li godeva, fiozi levò P habilo di fe-rier di Rhodl, sichè non è più in libro nobilium, et fece pasto a li soi parenti. A dì 6, fo San Magno. Non senla li offici, gt le botege erano aperte ; ma, alento una parie presa in Pregadi, fo mandà a far comandamento lutti serasse le botege. Qual fo primo vescovo di Veniexia et fece edificar 7 chiesie ; il suo corpo è a San Jeremia. Hor la malina e tulio el zorno piovete, adeo P oralor di Poiana dovea venir a la Signoria, et mandalo li zenlilhomeui a levarlo, remesse andar da malina per il cattivissimo tempo che era. ' Vene in Collegio sier Marco Antonio Coniarmi qu. sier Carlo, stalo luogotenente in la Patria di Frinì per danari, vestilo di veludo cremexin, acom-pagualo da sier Andrea Juslinian procurator, sier Vicenzo Grimani procurator e altri parenti, in loco dii qual andoe sier Alvise Barbaro, et refe-rile di le cose di la Pairia, laudalo de more dal Serenissimo. Fo telo le opinion de trovar danari, et per 6 esser sier Lunardo Emo savio del Conseio in se-timana, propose luor uno imprestedo di ducali 100 milia da le terre di terra ferma; altri Savi voleno questo, ma etiam meler una tansa. Et su questo è varie opinion. Vene sier Alvise Soranzo qu. sier Vetor, ze-nero di sier Polo Capello el cavalier, el qual è a la villa, et monslroe una lettera li scrive dito sier Polo, che el debbi refudar savio del Conseio atenlo la sua età, et non si poiria exercilar per il grandissimo dolor di schena P ha. Da poi disnar, fo Pregadi. Et nota. È ussidi di quelli balotavano P anno passalo numero 32, et uno morto ; è intradi nuovi numero 12. Et si reduseno solum 3 Consieri, sier Marco Dandolo dotor e cavalier, sier Zuan Francesco Morexini et sier Agustin da Mula, et poi mandono per sier Marin Zorzi el dotor. Hor si reduseno in tutto zerca 120, e fo lelo le le-lere. Di Corfiì, del redimento, di 13. Avisa la elelion del vicecapitanio di le galle di Baruto sier Francesco Zen patron di una galia di Alexandria, et fato nel Conseio zeneral di tulli i nobili, erano da numero 43, et sier Piero da Canal, capitanio di dille galie, volse si melesse una parte, che nel ritorno esso capitanio, hessendo varilo, potesse montar su le galie per capitanio ; et posta non fu presa. Scriveno come il dì sequente si doveano levar. Dì sier Zuan Antonio da chà Taiapiera capitanio di la barza, date in Porto Pai a so, a dì 24 settembrio. Come era lì, et a dì 18 scrisse di la fortuna habula, e si rupe Parboro