563 MDXXXI, AGOSTO. 564 mino Francesco da clià da Pexaro arziepiscopo / di Zara. Il Serenissimo li disse bisogna melerlo ! in Pregadi. Da poi disnar, fo Colegio di Sa vii. Noto. Ozi fo porta a sepelir, levato in una cassa di San Patrinian, Antonio Broehardo unico Gol di mis-sier Marin medico, el qual havia anni . . . . , et studiava a Padoa in leze, el qual par eh’ el morisse a dì 27 la malina, et stele di hore 13 Gn 18 che tutti credeva l'usse morto, suo padre era lì ; a hore 18 par movesse il brazo per ca-zarsi una moscha, li fo dà restauritivi el revene; dato agarico, parlò, andò dii corpo, a la fine la malina morite. Fo sepullo a San Chrisloforo di la paxe. A dì 30, la malina. Vene in Colegio 1’ ora-tor di P imperator, dicendo si provedesse a queste fuste di turchi è in Colfo, e ha fato tanto ; il Serenissimo li disse, il papa et Cesare ha voluto tuorne la iuridilione dii Colpho, non polemo far altro. Et.li fo falò lezer questa lettera Di Pago, di sier Jitlio Marin conte, di 8. Come erano queste (re fuste lurchesche venute in uno porlo, chiamato . . . . , lì vicino, et aveno lengua con quelli de Pago, li qual li dimandò si a Pago si poteva vender le robbe hanno vadagnato, eh’è, tra cordovani, balle et altre cose, per valuta diceano ducati 70 milia, et molli presoni di taia Da- poi disnar, fo fato il parenlà in la Chà d’oro, dove sta sier Marco Antonio di Prioli qu. sier Alvise, per le noze di la fia di sier Daniel Trivixan suo cugnado in sier Marchiò Trivixan qu. sier Vicenzo qu. sier Marchiò, et fo procuratori numero 18 a dillo parenlà, tra li qual sier Do-menego Trivixan, sier Lunardo Mozenigo et sier Luca Trun. Et poi fo Conseio di X con Zonla. Fu preso alcune grafie parlicular non da conto. Fu preso, che a la Camera de 1* imprestidi Monte .... molti scuodeno che non dia aver, perhò sia preso che .... da Lusa nodaro, con uno Avogador extraordinario, debbi veder eie., ut in parte. Et licentiato la Zonla, restò il Conseio sim-plice, el preseno di retenir Zuan Manenti dai lolhi, qual feva monede false a Brexa. In questa matina, il Colegio di sier Polo Nani reduto, et cussi ozi da poi disnar, et di novo esaminalo, lo expediteno di Colegio. La sera, fo grandissima pioza et estivissimo tempo, et durò fin mezanote et più. A dì 31, la malina. La Signoria con li Cai 290* di X feno li balotini da portar i bosoli a Gran Conseio. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla. Tolseno il-scuriimo di far 6 di la Zonla di So-vergnani che manehavano, videlicet di sier Antonio Sanudo et sier . . . . , è intradi dii Conseio, sier Polo Nani è intra consier, sier Valerio Valier, sier Marco Dandolo dotor et cavalier, el sier----- è intradi de la Zonta ordinaria, et non passò se non 4, sier Vicenzo Capello, fo consier, sier Polo Donado, fo consier, sier Alvise Mozenigo el cavalier, savio dii Conseio, sier Mafio Bolani, è di Pregadi, qu. sier Piero, non più sialo di Zonta: cazele sier Antonio da Mulla, fo consier: tolti numero 26. Item, feno Cai di X per setembrio, sier Piero * Trun, sier Bernardo Soranzo, sier Jacomo Corner, lutti tre stati allre fiale. Nolo. A dì 29 di l’instante in Colegio fo fato a bosoli e balote una terminalion, che sier Zuan Contarmi provedador di Comun, qual compie l’ofi-cio, stii a compir il lolho, senza perhò utilità alcuna. Ave : 17 di si, 7 di no. Item, fo............. 1531. Die 28 augusti. In Bogatis. 291 Dovendosi opportunamente proveder al fato de li oglii per bisogno sufficiente a questo numeroso populo nostro, sì per el tempo presente come per el venturo, essendo cosa certa che quelli hanno li inviamenti over poste de ditti oglii, per non li haver tenuti bona parte de loro et non li tenir forniti de oglii ¡usta la ubligalion sua, è stà causa dii disordine seguito che il forzo delli poveri non possono haver oglio, et che quello è acresciuto a cussi grande precio come è ; perhò L’anderà parte che, per autorità di questo Conseio, tulli li 80 inviamenti de oglii, venduti in questa cita, siino tolti in la Signoria nostra in questo modo : videlicet, che quelli li hanno comprà et pos-sedeno siano obligali, per tutto 10 setembrio prò-xime venturo tantum, tenerli forniti de oglii et venderli a soldi 4 V* la lira. Al qual giorno di IO setembrio tutti quelli dii Collegio nostro che possono metter parte, siano obligali sotto debito de sacramento proponer le oppinion sue a questo Conseio circha il modo et restitution deve esser falla dii