567 MDXXXin, MARZO. 568 el dottor, et sier Mareo Antonio Contarmi oratori nostri dì 27 Fevrer, hore 4, ricevute a dì primo Marzo 1533. Questa malina ¡1 Pontefice fo in chicxia a l’officio di la Cenere, et Cesare fu pregado da Soa Santità ad andarla a tuor avanti li reverendissimi cardinali, il qual non volse et andati prima li cardinali, poi andò Sua Maestà : fu cantata la messa da uno vescovo iuxta il solito, poi compita, licet fusse l’ora tarda in camera di Soa Santità fono electi do legati ad acompagnar Cesare, li quali fono li reverendissimi Sancii qoattro et Mantoa, fino a Genoa. El il signor Antonio da Leva è sta dechiarito per capitatilo de la liga in Italia. Soa Maestà partirà da mattina per Modena, dove vi'l esser diman da sera. Va con lui li reverendissimi Osma et Burgos et passeranno in Spagna et il papa partirà poi fra 8 over 10 zorni per Roma, et farà la via di Loreto. Scriverlo : andassemo dal reverendissimo Bari et li presenlassemo la lettera congratulatoria. Scrìveno parole hinc inde dictae et ringratia et si offerisse dicendo andava con Cesare fino a Zenoa, poi torneria a Roma, et era sempre per far bona opera, et disse il signor duca di Ferrara havia asentito a intrar in la liga, et che Cesare partiria diman de qui ad ogni modo. Et poi fossimo dal reverendo arziepiscopo di Brandizo, qual vien nonlio a Venetia, qual disse veniva volentieri da soi naturai signori e parliria poi partito il papa. Et disse le instrution per li noncii in la materia del Concilio erano fatte et in loco del vescovo di Faenza anderia domino Eubaldino, persona mollo qualificata et docta. Questa sera reducti al tardo in camera del papa, Cesare, il signor duca di Milan et oratori di Genoa, Siena, Ferrara et Luca et il signor Antonio da Leva fatto capitanio de ditta liga, et per il Papa il reverendissimo Medici, et domino Jacomo Saiviati per Cesare, monsignor di Prata, il comendador maior di Leon et monsignor di Granvelle, i quali sei hanno praticato questa liga et leto li capitoli fo sottoscritti, iurati et stipulali per lutti li tre sopraditti, soltosoris-seno per il papa, et li altri 3 per Cesare, et per farla Cesare ha usato grandissima diligentia. Eri sera a hore due di notte, fo mandalo a li oratori di Ferrara a monslrar uno capitolo qual li è slà forzo asentir, videlicet, che in caso che li 100 milia scudi non bastasse al mexe, in caxo di bisogno sia in libertà del capitanio de la liga et de li do commissari ordinar quello doverà pagar cadauno di confederati secondo la facultà et poter loro, et non j secondo la presente comparlilione. Li do commes- sarii electi sono per nome del papa, il Guizardini et per Cesare il signor Alvise di Gonzaga. È slà donalo a Cesare per nome del signor duca di Urbino do cavalli turchi commodi a cavalcar per viagio, et il duca Alexandro di Medici ne ha donato cinque, al qual Soa Maestà li ha dato la raza di cavalli havea nel regno il reverendissimo Cardinal Colonna, sichè resta sua. Ancora ha usate molte cortesie a tutti li oficiali di la camera del Papa, donandoli largamente danari. Il reverendissimo di Tornon fra doi giorni vien a veder Venet a incognito per sua comodità, ma bavera seco una bona parte di la soa fameia, e inanzi se parla de lì è per visitar il Serenissimo in habito di Cardinal. Cesare al tutto partirà domattina, poi fatta colatione. A dì do, Domenega. La malina fo lettere di 207') Bologna dì do oratori, di 28. Del partir di Cesare, quella mattina per Modena e altre parlicula-rilà, sicome scriverò qui avanti. Fo balotà armiragio in Fiandra, et rimase Saba di Piero, et fatto solimi tre homeni di Conseio. Vene l’orator dii duca di Ferrara et comunicoe alcuni avisi vechi aulì dal suo duca, zerca questa liga Irata in Bologna ; et per le nostre di heri ne havemo de più freschi avisi, et di la condusion di la liga. Vene in Collegio il duca de Atri, nominalo signor .......da nation napoletana di parte..... et è foraussilo, tarnen galde le intrade, et ha da ducali.......de inlrada a l’anno, et è venuto per star in questa terra. È alozato prò mine in casa di Cherea. Da poi disnar fu Gran Conseio. Vene il Serenissimo. Fu posto, per li consieri et cai di XL la parte de far capitanio di le fuste in Golfo in questo Conseio per 4 man di elelion, la qual parte fu presa in Pregadi, con ducati 25 al mexe per spexe, stagi in Dalmalia, Hislria et Friul, et si fazi il patron di P altra fusla secondo li ordeni nostri. Fu presa, ave 1496, 59, 5. Et fu fatto sier Domenego Contarini, qu. sier Marco, et fo la prima voxe, et li tolti è qui scriti. Electo Capitanio di le fuste in Golfo. f Sier Domenego Coniarmi, qu. sier Marco Antonio....... 856.529 Sier Domenego Contarini, dopio, Sier Zuan Morexini fo patron di galla in Fiandra, di sier Veltor . . 478.907 ¡1) I.a carta 206’ è bianca.