197 havendo ricevuto nostre lelerc di 21, mi congra-.lulai di la so/» convalescenlia et diseli di le acogljen-,lie et (liquori Tati al reverendissimo Medici ;suo ne-.pole, facendoli lezer le proprie letere. Soa Beatitudine disse volea haver ublìgalìon di questo, et era sta fato a un servidordi questa Signoria il qual dia desiderar haver quel dominio per prpte(or et far sicome ha fato li soi antecesori, et lo lau^ó di.esser veputo a Veoetia perchè lai ocasion rare volle vengono, poi dimandò se a la Signoria era .venulo uo-tilia come Pimparador lassarla Italia. Li rispose non lo saper ; et-Soa Santità disse in questa mia vi^ja con Cesare ,é hon risolversi perché venendo di Pranza 2500 lanze et 25 milia fanti in Italia turba-» ia la pace eie., pregando, oeeorendo alcuna cosa a la Signoria, a questo proposito se li avisasse, dicendo li pareva che Cesare havesse sguizari.overo 66* firmarli con capitula(ione aziò i non venisse conira Italia, et haver ha (ito aviso di Franza esser andato a quela .Maestà uno suo homo per nome di tuli li cantoni per dimandarli danari, al qual ha via dato 2000 scudi et fato provision di dar li 50 milia scudi da esser distribuiti a li cantqni con promission darli di altri per le feste di Nadal zoè scudi 10 piilia, il qual homo li offeriva di far nova capitulation ,et accordo per iiome fle tuti li cantoni, lyie disse ,poi • Soa Beatitudine haver teiere di 12 di questo dal signor prior di Roma che vedendo il,magnifico domino Andrea Doria non poter olenir l’impresa de Modon per.esser.quela cil,à ben.munita el guardata era andato a Patras, dove havea preso il borgo et sachizalo el havea qualche speranza di ha.vcr etiarn la forteza andando poi a la volta di Lepanto, et stimava dise Soa Santità questa armata pop polca esser si presto in questi mari si clic iudicava che Cesare, converà lardar il passar jn Spagna più di.quelo 1’ havea deliberato ; et disse che ’I prior li scrive queli sono restali -jp Coron dicono che si liano un poco di leinpo si fortificherano di tal sorte cjie non lemerano lo inimico havendo già dato principio a dita fortificalion. Da poi disse aspelar don Piero di la Cueva che ’I zonzesse per poter deliberar dove si havesse a far lo aboeamenlo el il tempo. Il magnifico domino Andrea dii Borgo ha letere di 15 dii suo .re di Romani date in Stiria di darti fati per li fanti italiani amulinati, et che per il suo partir non è successo alcun disturbo a le zente che Soa Maesla mandava per socorer Strigonio, el si scusava che ¡1 passar per queli lochi il reverendissimo legato Medici era slà inlerlenuto conira il voler suo, come-tendoli pregasse il Papa non li mancasse de aiuto, ias el disse Soa Sanlilà Invierli dito esser per far. II Pontefice mi ha dito haver letere di Dohla di 15 di questo come il re anglico era zonlo lì per passar a Cales. Dii dito, di 29, ricevute a dì 3 Novenario. Zou.se qui don Piero di la Cueva, beri lo col Pontefice insieme con questi signori cesarei, et hayendo Soa Santità hauto letere dii reverendissimo Medici, di 3, che il loctio di lo aboeamenlo Cesare vpjeva Piacenza il che il Papa non voi, wide è per fare concistorio con li cardinali, et che ’1 dito Cueva ha espos(o la Cesarea Maestà voi questo abocapienlo per stabilir la pace el quiete de Italia et voler adatar Ie.dìfereplie Ira queli principi de Italia, gl par li mostrasse la copia di qpelo Cesare ha scrito al Doria che ’I ritorni con l’armada, ma li dice