139 MDXXXtl, OTTOBRE. 140 da li castelli dii stretto di Constanfinopoli, et baver inteso da turchi et ianizari di essa armala turche-sea come al Tenedo erano galle 14 di le site, et de tutto il resto di l’armata non sapevano altro perchè sopra Malvasia li bavera dato uno lemporal che li havevd fati separar el andar in qua el hi 15, et non sapeva dove la fosse, le qilal 14 galle non era per Intrar dentro ai castelli finché non intendevano quello era seguilo dii reslo di ditta ar-46 mala, et rasonavano baver auto comandamento dal Signor lurco di andar a disarmar la sua armala, de più che’l se diceva il bassa di la Nalolia in Alemagna esser sta con tutte le sue gente laialo a pezi. Jani Laguni da Cerigo compagno con il navilio patroh Draculi SfOrchidio referisse sabado preterito 28 selembrio essersi da Cerigo partilo et a Cao Matapan haver ritrovalo 8 galle cesaree, qual se diseva che andavano verso Napoli. Diee etiam haver visto marli primo de l’instante al Zonchio cinque galìe cesaree e haver inteso da homeni di la Cania come l’armata lurcbesca non era ancor imbocata il Slreto, ma che l’era ancora a Tenedo. Dice etiam che le galie 8 venitiane sono andate a Napoli et non hanno localo Cerigo, et che marli preterito, essendo a Sapienti», parlarono con li ho-rneni de una fusla cesarea quali ge disseno che erano per vegnir a luof il Zonchio e da poi preso il Zonchio andar prender ModOn. Dii dito capitanici generai date a la Zefa-Ionia, a dì 6, hore 4 di note, ricevute a dì 21 Octubrio. Non essendo partida là galla Sagreda con le lettere per LieSna. Per una galla di la guarda fo discoperto uno gal lori di l’armala cesarea qual con do altri ritornava a Messina, et conJuceauo molti ragazi di le compagnie rimandati indriedo per inutili per haver falò le risegne a dite compagnie, et menalo de qui il so scrivati referisse: che 10 galìe di l’armata zoè 5 dii Doria, do di Sicilia et 3 del Papa capitanio Antonio Doria, solo dii qual Iute erano, sono andate ne l’Arzipielago e forsi verso Salonìchì per danizar et sachizar et per saper di l’armata lurcbesca, la qual se intende per fortuna baversì separata. Referisse etiam esser slà posto in Coron a la guarda fanti 1300 spagnuoli capitanio don ilironimo Spagnol homo pratico et fornita la terra di ogni sorte munition et arlellarie e viluarie per uno anno, e tulli li judei erano in Coron sono restali pregioni et posti alla cadena, da cinquanta, li ebristiani tulli salvi, qual si Irovano fuori di la lerra, pur qualche uno ha auto qualche danno di l’armala. Dice le nave esser venule a Sapietilia e marli over mereore passalo il principe Andrea Doria dovea Venir etiam lui lì per andar a P impresa dii Zotichio, qual pensano haver per esser sohun 200 homeni dentro, el per esser in-trato in Modon molti turchi; diee che immediate presa la lerra di Coron esser slà spazà una fregata con lettere a l’imperador et aspetar ordine et nova proVision da quello el che riconzavano et fortificavano essa lerra di Coron, el si poi pensar la siano per mantenir gaiardamenle. Di sier Hironimo da Canal proveditor di V armata, data a San Nicolò di Civita a dì 3 Octobrio, ricevute a dì 24. Come è passalo de qui questa sera uno bregantin dii principe Andrea Doria, diee aeampati a Modon si levono et an-dotio a Coron a dì 21 dii passalo et preseno Pixola, li turchi si lirono in la terra e zonto il soccorso fu lassato passar, poi taiorono arbori per impedirli ¡1 ritorno, che erano turchi 500, i qual taiorono a pezi, et con le teste sopra le lanze andono ad àSaltar la lerra, la qual visto questo si reseno con questi conducesseno li turchi fin a Misestro, el alli 25 introno in la terra il fo a compagrfar li turchi, verso il Misestro, et forono maltrattali e molti da 46* li albanesi forono morti, qualli erano a la strada, et dice che li eesarei atendeho a fortificar la terra, et pensa di tuor la impresa dii Zonchio. Da Corfù, dii redimento et proveditor generai Moro, di 8, ricevute a dì 24 Octobrio. Sertveno non haver danari di pagar quelli fanti i quali fuzeno et passano in Turchia, non havendo il modo dii vìver, dimandano le tavole per tante soe richieste. Di sier Zuan Moro proveditor generai, di 8. Scrive zerca la fabrica di quelle terre importantissima, et non havendo danari da farla è mal lenirlo de lì con spexa. Manda in questa lerra Agu-slin inzegner con il modelo eie. Da Palermo di sier Pelegrin Venier qu. sier Domenego, di 4 Setembrio, ricevute a dì 17 Octobrio. Scrive le galìe di Fiandra partì per Mesina a li 26 dii passalo, et alli 29 zouse, el haulo la pratica P armata cesarea parti da Mesina a dì 26 e di Calabria, zoé galìe sotil 39, nave et gaiioni 40 sopra la qual è fanti 7000 ben munita et carga dì viluarie e de ogni presidio. Fo incontra da una nave veniva da Venetia a Cao di le Colone, s’è dito l’armata turehesca esser andata a Conslautinopoli, il galion del Doria mandò a fondi certe galìe de turchi. In Catania frumento tari 25 in zerca, Termini 26 ‘A, Zerzenla 23 7?, la Irata è chiusa e la nova