83 MDXXXII, OTTOBRE. 84 et le 6 da Corfù, Zante, el in questa insula non è da lenirle fuorn la invernala. Ho aviso li cesarei esser andati a la impresa di Goron et haver roto le strade et (aia arbori, et preso il loco di Levadia sichè obtenirano la (era. Posfscripta. Ho havuto dal provedilor dii Xante uno riporto di Nicolò Toderopuli etc. Item, Ja-como Saguri dii Zante, di 25, scrive il ritorno di do messi ut supra. Di! dito, di 28, Jiore 24, ricevute a dì 13 Octubrio. Come ha hauto dal provedilor dii Zante un reporto dii prender di Goron et lo manda, il qual è nota di sopra, et Cussi li scrive il Saguri, la qual nova la manda per la galia Sibinzana, soracomito Zorzi Misich, qual lo manda in Hisiria, et lui vera a portar quesle letere aziò non si dica mandar galia con tal nova, là restarà in Histria, è armata a ruo-dolo, mal con litionata, bisogna cambiarla. Scrive haver hauto letere da ConslSntinopoli di sier Piero Zen orator et vicebaylo di 28 avosto, et la copia di una Ini zeneral li scrive di 28, di luti li sucessi et dii prender di Goron, nara li schiavi 10 recuperò dii galion di Zerbi, el come lui zeneral fo csusa de salvarlo, andava in man de l’armata cesarea se ’I non conduceva via dal Zanle. Manda la teiera dii Zante di domino Jacomo Saguri, di 28 hore 4. Nara il successo di Goron, et come per li cesarei fo conduta r arlellaria verso il borgo di S. Zuane. Il satbado a dì 25, avanti zorno, li deteno la bataia zeneral et a nona lo preseno, el che Zelai chadì era a la Gemala loco tra Goron et Modon con cavalli turchi e christianì 200, et che scampava assà turchi et chrislìani de li diti per paura non li metesseno in Coron, et è opinion che cesarei vorano meter campo solo Modon et che Zetal diio feva adunation di zente, et in Modon tra puli e vechi in tulo erano da 500 et in questi da fati solum 200. Mustafà bei solicitava far inlrar turchi dentro qui al Zante, el il cavalier Santacroce, qual tien che i torano l’impre- * sa dii ZonChio, etiam si Irova el signor Bernardin di Valere hispano nepote come el dice dii capitauio Arcom, el signor Cesare Berlmgeri napolitano Ira-telo dii conte di Sarno, qual è governalo!1 de tuto lo exercilo di lerra eh’ è sopra l’armada cesarea. Da Corfù, di sier Nicolò da Ponte el do-tor, baylo eteapitanio et consieri, et sier Zuan Moro provedilor zeneral, di primo Octubrio, ricevute a dì 13. Per do navili venuti con for-menli dal Golfo mercore a li 25, dicono haver sentito tirar artellarie a Modon molli colpi, nè sano dir allro se non che Patras dii luto è abandonato ; ogniun fugiva con le robe et facullà soa a Lepanto, afermano li albanesi erano in più lochi sublevali et atendevano a robar li iudei et altri con far danni nel paese. Scriveno, heri fu dato la quarta paga a li fanti di le compagnie de Marco de Zara, Magnavim Nocera, Toso Fu ria n et Zuan Agnelo da Milan et ai loro capitani, queli hanno servito la terza paga zorni 68, et erano reduli a mali lermini si non fos-seno slà subvenuti, per tanto si mandi danari per pagarli. Item, di Zuan di Como, non sano come governarsi. Heri zonse qui il maran con li biscoli, et questa note la galia Zena di Candia, la qnal è partita questa sera per andar a Irovar el clarissimo zeneral. Da Cividal di hriiil di sier Nicolò Vituri, 27 di 10, hore 3 di note, ricevute a dì 12 Octubrio. In questa bora do de noie è zonlo qui uno cerio soldato de la compagnia di missier Corado Herzener chiamalo Zuane Furiano, referisse a 1’ ultimo dii passato parli da Viena, et zorni 10 avanti che ’1 partisse el marchese dii Guasto con zerca 20 milia persone, tra le quali lui vi era, taiono a pezi zerca 20 milia Turchi in cerli boschi lontani da Viena mia tre todeschi, et inleso questo dal Signor turco qual era apresso Buda, subito partite et andò verso Belgrado, et sicome referileno li Turchi aina-zati da loro che erano corsieri che andavano depredando li lochi vicini, che missier Corado Herzener et molti altri capilanei erano sta licenliali da l’im-peralor et ritornavano a caxa, el che in brieve missier Nicolò da la Tore dovea esser licentiato con molti altri capi, che Soa Maestà al suo partir era in Viena et dovea levarse el venir in Italia, et che Ferdinando dovea andar a la obsidion de Buda con persone 20 milia, et fin bora crede sia solo che una parte de spagnoli dovea partir con l’imperator et il resto slaria con diio re Ferdinando, che tuli li italiani restarano in quelle parte, exceptola compagnia dii conte Guido Rangon, con la qual è venulo lui fino a la Trevesa, loco luntan da Venzon mia 30 italiani, et che il dì seguente eh’ è parlilo si dovea far la mostra zeneral ne la campagna de Viena. Di Udine, di sier Tornò, Contarmi locate-nenie, di 11, hore 22, ricevute a dì 13 dito. Come ha hauto aviso essercomenzà a zonzer di queste gente el soldati a la Chiusa et Venzon; et quelli di Venzon scrive si aspeta de lì 150 cavali dii conte Guido Rangon, questa Patria è povera de ogni cosa exceplo di vin, et però bisogna se provedi di qui eipolissimum de biave da cavali ; el per quelli vieneno di Viena affirmano Turchi haver passato la