447 MDXXXIII, GENNAIO. 448 Iota do volle, a la seconda poi fu presa. Ave la | prima.............. . . In questo zorno poi vesporo 1’oralor del Signor Turco, montalo in una fusla la qual per la Signoria é stata armala per butarlo fino a Kagusi, se parli de qui, et a liore ... fé vela, si levò con il suo breganlin e andò a bon viazó, ben contento lui e tulli li soi. E1 qual è stalo in questa terra zorni A dì 20, fo San Sebastian. La malina si ave lettere di Faremo, esser zonli de lì do galie sotti! che vien a disarmar, sier Lorenzo Sanudo di sierZuane et sier Andrea Duodo di sier Piero, et la sera zonseno qui. Dii capi tanto generai da mar fo lettere ve-cliie, portade per ditte galle li 22 dicembrio, da Corfù. Da poi disnar fu Gran Conscio, vicedoxe ut su-pra, fallo 9 voxe e tutte passoe. Da poi Conseio, il Serenissimo vene in Collegio con li Consieri et Cai di X e fono sopra la dispen-sation di danari di ducali 100 milia di la Zecca se dia far per il Conseio di X. A di 21, la matina. Lì Cai di X sleteno Ionga-mente in Collegio, hanno certa cosa, nescio quid. Di Franga fo lettere, di 27, di l’orator Ju-stinian, di Paris, qual lede, se intese il partir di 1’ orator Venier de lì. In questa matina in le do Quarantie Criminal et Civìl vechia, redute a requisition di sier Alvise Ba-doer, olmi, et sier Hironimo da chà da Pexaro avo-gadori extraordinari, parlò il Badoer, et fece lezer una scritura mandala per Hironimo Longo . . . Fo in Collegio con li cai di X, in execution di la parte presa in Conseio di X, di elezer uno per il compir la sala di la libraria, solitaria etc., et tolti . ... , rimase sier Jacomo Soranzo procurator, balotadi sier Antonio Capello procurator, sier Ve-lor Grimani procurator, sier Antonio Mozenigo procurator, sier Francesco Contarmi fo savio a Terraferma, et alcuni altri. In questa matina io fui a uno banchelo bellissimo, fato per sier Vicenzo Michiel qu. sier Nicolò, dotor, cavalier, procurator a San Sten in caxa di soa moier, qual vidi adorna la caxa di cose bellissime senza numero argenti assai, antigaie di bronzo, piere, quadri et altre cose degnissime. Eramo 10, sier Antonio di Prìoli procurator, sier Piero Bragadin roseo, sier Nadalin Contarmi, io Marin Sanudo, sier Daniel Trivixan, sier Zuan Fero, sier Mafìo Bernardo dal Banco et sier Polo Zigogna. Da poi disnar, fo Collegio di Savi, et li Cai di X sleleno con loro longamente. A di 22. La malina, fo 1 etera di Bologna, di 162* 19 et di Franga dii Justinian, di 7, in gifra Vene l’orator de l’iinperator per cose parlìcu-lar solamente. Fo di le lelere di Franza, per esser de impor-tantia, dato sacramento a luto il Collegio. In questa matina in do Quarantie criminal et Civìl vechia fo introduto per sier Alvise Badoer avo-gadori di Comun, come Avogador extraordinario il caso di scrivani di le Cazude, et par li vogli far atisolver, et fo comenzà a lezer parie dii processo. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonla, et fo lelo le letere di Franza et di Bologna. Fu preso, che li ducali 1000 promessi in dola a sier Zuan Bernardo so cugnado, dii suo servilo di soracomito, che forono sospexi, et vislo lui haver il vero credito, fu preso di darli li diti ducali 1000. Fu preso dar postprandii a li Avogadori di Comun per expedir il caso dì scrivani di le Cazude. Fu preso che di danari di la cassa dii Conseio di X di ambasadori siano dati ducati 200 d’ oro in oro in don a sier Marco Antonio Venier dolor, orator apresso il Summo Pontefice, iusla la parte di Pregadi. Fu proposta una suplicalion di Zuan Ferman fo scrivan a le Cazude bandito eie., et sta a Ferara, presentala per l’orator cesareo, voi sia assolto dii bando, et vislo la parte non voi alcun vadi per via di oratori a dimandar gratia solo gran pene, però non fu posta. Fu proposta una suplicalion di sier Bernardo Soranzo qu. sier Benedelo è dii Conseio di X, che hessendoli morto sier Piero suo fiol studiava a Pa-doa, per il qual depositò ducati 100 per venir a Conseio, però rechiede, non havendo hauto il beneficio, che sier .... Soranzo di sier Zuan Alvise sia posto in suo loco, et vislo la parte conira, non fu posta. Fo leta una scrilura data per li Proveditorì sora le legne zerca taiar legni in certo bosco vicino a Pexin dii qual è controversia tra cesarei et nostri di chi dia esser, fo rimessa a consultarla a li Savii. Fu posto, che al signor Janus di Cipro, habita in questa (era et li fo dà provision a l’anno ducali