25 MDXXXll OTTOBRE 26 apostolica. Questi giorni vene qui do homeni dii * conte Piero Prisicli da Glissa, notificò al Papa la de-dition de quel loco al nuntio dii reverendo Oriti non fu di suo ordine, et quela forteza recuperala liavia fato portar la pena a chi ne era stato cagione de questo, et che la mantenerla come promise per luto novembrio, et che li 1500 scudi bauli da Sua Santità se metesse aconlo de ducali <50 milia promessi dar al mexe al suo re Ferdinando; et cussi el magnifico Borgo ha contenta, et il Papa è rimasto satisfato et ha rimanda in drio li diti homeni. El Pontefice ha concesso la cilà de Fano liberamente al signor Lorenzo de Medici fo fiol dii signor Piero Francesco, el ha tolto el possesso per breve et lui voleva haverlo per via de concistorio ehe li reverendissimi cardinali lo confirmasse, il Papa iudicò cosi la cosa fusse valida, el facendola con li cardinali poiria haver hauto resistentia. Le fuste de mori, sono in questi mari de qui, hanno dato in lera questi zorni a Vicorezo porlo de luchesi, sachizalo quela via, preso anime assai, combaluto una nave de Bon-visi ma non potè obtenirla et partirono. In questa cita erano 3 oratori dii re Anglico, et passando quel re de qua dii mar hanno terminato che uno de loro vi vaili a nararli nel termine se trovano le cose sue et cussi va el magnifico Casal, et il Papa li piace questo el li ha scrito uno breve al re pregandolo a mandar el mandalo in causa, el se li bavera quela bona consideration si deve el partirà fin 3 zorni. Il reverendissimo arzivescovo de Capua è zonlo qui, ha auto licenlia dii Papa andar a la chiesa soa. Io l’ho avisafo, et scrive verba hine inde dieta, si voi roposar da negoli nè tornarà fino non sia fato Cardinal. Domino Pietro Paulo Verzilio secretarlo dii Papa ha auto licenlia de venir a Venelia per le cose sue et poi rilornar, et il Papa li ha fato uno breve a la Signoria nostra in favor suo. Bel ditto, di 29, ricevute ut supra. Ozi il pontefice ha fato il pranso per la festa di san Cosmo et Damiano, che venere non lo fece, et avanti disnar fu da Soa Santilà per l’aviso eri sera venuto di Brandizo del signor Alarcone Tesser sla preso Modon et Coron dal principe domino Andrea Doria. Soa Beatitudine disse esser lettere di 27 di PArchon qual ha di Otranto di 26 dii marchese di la Tripalda, il qual scrive haver, per uno suo di! Zante de 21, come el signor Andrea Doria alli 15 disbarcò di l’armata al Zonchio le gente da guerra et quello prese et inviò poi alla volta di Modon fanti 3000, i quali acoslalosi li deleno uno asalto dove dice che quelli di dentro havendosi visti cussi a l’improvisa asallati si reseno, el poi l'armala si acosloli et desmonlati in terra ando-rono a Coron, et etiam quello preseno e cussi 7* feceno di uno altro loco li vicino. Scrive etiam il marchese di la Tripalda non haver ledere di questo dal Doria, el dimandò a quelli vene con la fregala di questo : disseno che uno breganlin era sla spazalo dal diio Do’ria con lettere el era sta preso da corsari, et che loro haveano auto parlamento con una galìa venetiana che veniva a Venecia per quesla nova spazata dal capilanio zeneral nostro, da li homeni di la dilla galìa etiam bave questo aviso in conformila. Disse etiam esser lettere dii viceré di Napoli a I’ arcivescovo di Capua con questo aviso auto per una altra via, et che per non haver lettere dii Doria non sa creder quesla buona nova poter esser vera e l’effetto seguito, il qual era come l’liavia designato esso signor Andrea avanti el parlise de Sicilia. Poi el Papa disse havendo auto Modon sarà bon conservarlo, e che I’ havea oferlo la sua persona per questo, dicendo quesla bona nova moderava el dispiacer si liavia hauto di quello liavia patito l’armada dii re di romani nel Danubio da quella di! Turco, per lettere di 18 dii passalo, si ben a l’incontro di quella davane speranza di haver vittoria di 8000 cavali andati a corer per il paese, impediti da le soe genie il ritorno, come scrivono. Poi Soa Beatitudine mi disse in Signatura li era sta sporte do supliche di do spagnoli suplicavano gra-tia di do canonicali di Conslanlinopoli, le qual non volse signare, le lene apresso di se. Sono lettere di Portogaio in l’oralor suo di 28 luio come era zonto li una nave vien di le Indie carga di piper venula avanti le altre, qual ha usalo diligenza nel viagio, et havea conduto uno oralor di Cesare stato al Sophis andato por via di lo Egypto qual subito zonto partì per le |5osle e si pose a camino per andar da Cesare. F.l dillo re di Portogallo liavia ordinalo che una nave sua grossa carga de piper e altre spiziarie andasse a Marseia poi a Genoa per discargarle, ma inleso l’armata turchesca era fuora, l’ha falla sequestrar a Malica. Qui è aviso in questi reverendissimi cardinali come il reverendissimo Medici legato apresso Cesare ha pratica di haver l’arzivescoado di Slrigonia et che questo babbi a succeder.