- 138 - compie mediante le rimesse un incipiente drenaggio di moneta. La merce-uomo comincia così esportandosi a pagare l’introduzione di più copiosa merce industriale straniera ed i primi scambi colla civiltà. Non sappiamo veramente se e quando sarà soddisfatto 1’ antico voto serbo della grande trasversale dall’ Adriatico al Danubio e del porto commerciale serbo in Albania. La questione è regolata da un protocollo internazionale di non facile esecuzione, ove si tenga conto dei se e dei ma con cui rAustria l’ha accettato e dell'eccezioni che essa dimostra tuttora ferma volontà di sollevare. Mentre d’altronde il bisogno serbo di indipendenza economica è soddisfatto per ora abbastanza bene dall’uso del porto di Sa-lonnicco dove la Grecia le offre amichevoli concessioni; ed alla maggiore libertà politica della Serbia costituisce d’ altronde ben più valida garanzia la congiunzione territoriale col Montenegro, già attestato al mare e penetrato da una piccola ferrovia in continuo sebbene lento avanzamento. Si tratta in ogni modo d’un limitato interesse balcanico-italiano, poiché restano allo stato di pura ipotesi le probabilità spesse volte accennate di un aumento di traffico attraverso questa linea per la durata dell’ intiero suo percorso, dalla Russia cioè all’Italia e viceversa. Volendo dunque restare sul terreno della realtà con riferimento ai reali bisogni dell’Albania e contemporaneamente agli interessi più immediati del nostro paese, assai prima della Danubio-Adriatico si deve considerare piuttosto il problema della viabilità ordinaria e ferrata in partenza dell’Adriatico e semplicemente tendente a ricongiungersi colla rete serbo-greca di Uskiib-Salonnicco o di Monastir-Salonnicco, come scopo per ora a sè stessa e per attivare la vita economica albanese al più presto e colla minore spesa possibile.