novembre, 230 **'3 MDXXXH, et vituarie; queli di le barze li hanno dito haver viste le galle di.Fiandra sopra porto Simon a l’ixola de Corfù et atendeno imbocar il canal per venir a la terra. Dii dito, di 14, liore 3, date ut supra, ricevute a dì sopradito. È venuto a trovarmi una galla dii principe Andrea Doria dii numero di le 9 armate a Zenoa per il Papa, con lelere credential et a boea mi ha esposto da poi le parole zeneral etc. haver consuma in questa impresa di Coron polvere et balote, però voleva questo servilio di haverne qualche quantità per non meter tempo a l’impresa, dicendo di brieve ne aspeta dii regno et di Sicilia. Mi tirai con il patron in pozuol et mi congratulai di ogni prosperità di esso capitanio et seguendo la comission mia, el qual se parti per Puia, el fu apresentato de uno animai grosso excusandomi esser in loco selvatico et non li poter dar altro. Me disse venere passado, havendo posto il capitanio Doria le artelarie in lera, li cesarei introrono in Patras dove è sta trovato pochi christiani, et sabato fo piantato le artelarie al castelo dove è da turchi 250 et pensa hozi P harà hauto, poi terano P impresa dii Darda-nelo di la boca dii golfo su la Morea et andarano a Lepanto dove se dice è turchi 300, et zà era intrà 6 galle in golfo predito, et di Modon aspetava risposta di P imperador al qual è sta scrito per rinforzar le zente di altri fanti 6000 per voler tuor dita impresa di Moron, et farano secondo l’ordine harano, et per lo asedio di Modon erano di le galie da !a banda dii mar et da tera da cavali 500 di albanesi, et che fin bora non apar vegni socorso di la Morea per esser il paese vacuo di gente. Di le 10 galie, andono fino a Cao Malio per saper di P armata turchesca, dice 7 sono ritornate et ire di Antonio Doria sono andate più oltra per sopraveder. De li nostri retenuti da turchi a Patras disse a li signali dati domino Alvise Zane esser libero el haverlo trovà in la tera predita et li turchi havean fato morir uno patron di navilio di queli retenuti, et che di altri navili erano solo Lepanto relenuti li. Dimandai di navili fo mandati per il proveditor dii Zante per conto di la Signoria a cargar tormenti, disse dubitar queli siano retenuti. Io voleva mandar uno homo per visitar il capitanio Doria alegrando-mi eie. et per altro da saper di navili, et per intender di queli sueessi, bora lo manderò più volentieri, etiam per far una excusation di non haver potuto servirlo di la richiesta fatomi. Questa è la letera dii capitanio : Clarissimo signor. Mando lo exibilor di queste da vostra signoria il quale in mio nome li dirà quanto li ho comesso, pregola si contenti a udirlo et darli quela graia au-dientia che sole, prestandoli quela piena fede darla a me stesso se f'usse presente, et perchè satisfarmi di 79* quanto richiederà da vostra signoria sarà di molto servitio a Sua Maestà, oltra ne lenirà bon conto in parlicular, io stesso ne farò obligo singolare a Vostra Signoria, qual senza più dir Dio salvi el feliciti come desidera. Di galera, a Pa tras, a li 11 de Octubrio dii 1532. Sottoscrita : Di Vostra Signoria Andrea Doeia. Dii ditto capitanio zeneral, date in porto a Pagagna, a dì 19 Octobrio ricevute a dì 14 ditto. Mandai mie lettere di 10, 11, 13 et 14 per sier Marco Antonio Sanudo et li dili la galla Conta-rina vechia lasci a Zara e de lì poi in Istria venisse su la (usta Bondimiera. Da poi vene la galla Sa-nuda dal Zante con lettere dii proveditor e dii Sa-guri con nove, di le qual manda la copia dii prove-ditor e l’autentica di Saguri. Scrive zerca biscoli e come havia dato la corda per li biscoli mancava su la galla di sier Justo Gradenigo a uno Cesare scri-vanello qual governava il scrivan zovene, el non è in error, ma non si poi saper la verità. Ho mandato al capitanio Doria domino Zuan Quurtano so-pracomito con sier Zuan Madachi mio interpetre con la galla Duoda fino al Zante, e de lì vadi a trovar il ditto capitanio con una barca, perchè non voio si vedi nostre galie in quelie aque, et manda la copia di la comission et instrution. Item, ha scrito a la lettera scrivea a P oralor Zen a Constantinopoli, che’l plico non è partito, questo di più di mercanti retenuti a Patras ; et etiam una lettera li scrive dillo orator, e il messo la portò referisse che partito da Constantinopoli, venendo verso la marina do zorni da poi vide da velie 40 di l’armata turca che tendevano verso Galipoli. Le galie di Fiandra è state a Caxopo questa notte preterita et son levate con prospero vento. Nota. In la istrulion data a Zuan Quartano è scusarsi non haver potuto darli polvere per haver convenuto fornir molli loci, et poi a Venelia è pochi salnitri.