463 MDXXXIII, GENNAIO. 464 Dandolo, sier Antonio Venicr, sier Piero Contarmi qu. sier Zaccaria el cavaiier, e li putì di 1’ ospedal et la scuola di San Marco. Era vestito olirà l’abito di baludo con uno manto di restagno d’oro, spada el spironi da cavaiier. Hor nel portar, essendo in la calle de......quelli bagnaori di la scuola spogliorono il corpo dii manto, spada et spironi el lo porlorono via, el questo fo causi perchè . . . . ....... tamen il vardian fece restituir tutto. J67 Die 27 Januarìi 1532. In Iiogatis. Ser Philippus Capello, Ser Franciscus Venerio, Sapientes Terrae firmae. Ser Andreas Lauredano, Ser Antonius Frizzo, Sapientes Ordinum. Dovendosi al luto per honor el dignità del sialo nostro et conservalion di la iustilia, cognoscer li tanti disordini el sinistre operation seguile nel tempo de tuia la navigatone de le galle ritornate ultimamente dal viagio de Fiandra, intese et per letere dii capitanio di quelle conira li patroni et da li patroni per letere sue contra il capitanio, nec non de la relatione sua bora a questo Senato fata, con li molli insulti de galioti conira il capitanio aniedito commessi, per poter dimostrar a ciascuno quanto in ogni tempo siano stali et debbano esser tal cose contrarie a la intentimi di la Signoria nostra ; L’anderà parte, che non obstante altra parte che fusse a questa repugnante, qual sia prò hac vice tantum suspesa, sier Zuan Batisla ori mani patron de una di le galle ritornate de Fiandra insieme con sier Zulio Bragadin, qual a li superior mexi fu comesso a l’Avogaria per deliberatimi de questo Senato, siano per autorità di questo Conseio per bailolation, da esser de presenti fata in questo Conseio a uno a uno comessi a li Avogadori nostri de Comun, quali ¡usta l’ordine de l’oficio suo debano contra loro inquerir et proceder talmente che la iuslitia possi haver et habbia il suo debito loco. t De parte 90 Ser Joannes Aloisius Duodo, Consiliarius. Voi che siano provali li Ire patroni, iusla la forma de la leze. De parie 71 De non 4 Non sinciere 9 Die dicto. Che ’1 sia comesso a li Avogadori nostri di Comun sier Zuan Batta Grimani, patron de una galla de Fiandra, iusla la forma de la parte hora presa. f De parte 167 De non 9 Non sincere 5 Che ’1 sia comessa a li Avogadori nostri de Comun sier Julio Bragadin, iusla la forma di la parte hora presa. f De parie 124 De non 40 Non sincere 16 Iteni. Fo provà sier Zuan Alvise Badoer di sier Jaco-mo, patron de una galla de Ingaltera. Ave : 171,15. Et fo provado. Da Bologna, dii Venier et Contarmi oratori, di 22, hore 4, ricevute a dì 26. Inanzi heri al tardo ricevessimo letere di 18 cum Senatu zer-ca la risposta etc. Et io Venier fui heri matina dal Pontefice et presentalo a Soa Beatitudine le letere, poi li feci lezer la letera, la qual udita disse : che tenendo questo excellentissimo Senato esser sapientissimo et che è fata la resolution sua con molta consideration, iudicava che quel che li pareva fusse bene, perchè in Sua Santità era quello instesso fine di conservar la pace che se ritrova in Italia et che non havia altro pensier di cose particular, nè alcun altro interesse, solimi questo de conservar la pace et quiete de Italia. Laudò il rispeto di le cose dii Turco; considerò questo punto, che essendo invasa Genoa con potente exercito era necessario armarse per difender il stado de Milan, e tal disposition de la Signoria nostra li piaque. Et disse ragionando (1) La carta 167* è bianca,