107 Di V orafor Coniarmi apresso la Cesarea Maestà fo lettere da......... Di Udene dii locotenentc....... Veneno li 4 oratori vano a l’imperator e vo-leano far la via di Treviso, fo terminato vadino a Portogruer dove sarano li cavalli, et electo per Collegio, per il suo aricordo a spender in questa legation, con salario de ducali......Francesco Zoncha el balotà darli per spexe ducali 1500. Nolo. Eri per Collegio fo scrilo queste lettere Ira la matina e poi disnar videlicet: a Verona come li fanti spagnoli vien in Italia con la Maestà Cesarea, li italiani mulinati per la via dii Friul, li fanti alle-mani passerano per il Veronese via. A Treviso che zerca il dar le vituarie legni il stilo tien il locotenle di la Patria, et si manda la copia di la soa letera. Item, per un’ altra lettera fazi inlrar li archibusieri in la terra, et perchè el vien el signor Fe-rando di Gonzaga con cavali 1400 li debbi mandar uno conira a dirli non consumi le vituarie preparate per la Cesarea Maestà, qual venendo non ne trovando sarà mal, però vengino a la sua via continuando il viaggio suo senza dimorar. Item, per una altra lettera si manda le bur-chiele rechieste per far il ponte sopra la Piave. A Udene havendo auto le sue lettere che a Venzon domino Vegerio Emiliano, di 15, dia zonzer don Ferante da Gonzaga con la cavalaria però li scrivi non debbi demorar in alcun loco, et si manda lettere di l’orator cesareo li scrive vadi di longo, e cussi scrive il conte Guido Rangon etiam la Signoria nostra scrisse al prefato non demori etc. Fo scrito a sier Gasparo Contarini patron a P Arsenal, andò a far far ponti, come se li manda 20 burchiele, et vien Marchiò capo di marangoni el cala fa di 24 et 20 homeni che vuogano, però le burchiele s’ è poste sopra i cari a Pinzai). A Vicenza zerca P ordine dato come scriveno di 2000 guastadori per reparar quella cità, et il colonnello di quelli archibusieri esser preparalo per mardarli a Marostega, pertanto debbano sopraseder fin zonzi lì il capitanio zeneral nostro e non innovino alcuna cosa. A Sazil come sarano conduti lì da Portogruer orzi et se li dà ordine di quanto far debbi. El ozi a dì 18 fo falò una patente al conte Guido Rangon ritorna contra P imperador. Fo scrito a Udene, Treviso, Vicenza, Coneian, 108 Bassan el Cologna per collegio ogni zorno dagino el apresentino per nome di la Signoria noslra alla Cesarea Maestà biava di cavalo stara 100 venitiani, pan stara 50, vin bole 10, ne le qual in la Patria sia do da Rosazo a Coneian una di Fileto over Co-liburgo, a Cologna una di vernaza. Item, si scrive a lutti li siano dati ogni zorno 35* carnazi grossi el menuti, caponi, pernise, colombini e altri polami per valuta de ducati 100 il tutto a conto di la Signoria noslra. Fo scrilo a Castelfranco et Citadella fazino pre-paralion di farine per Bassan, et a Ulerzo mandi robe ut supra. Fo scrilo a Cologna dagì aviso si l’ospedal di Baldaria ha aliena campi 20 aspelanli a ditto ho-spedal, et vedi l’adrninistralion di quello da anni 10 over 12 in qua. Fo scrito a Mestre vadi contra il reverendissimo Medici vien da Noal et lo acompagni, e quelli di la compagnia soa che resterano de lì li fazi dar ogni comodità, ma la lettera non andò in tempo, che l’era venuto. Da poi disnar fo Gran Conseio, vicedoxe sier Polo Donado ; fato podestà e capitanio a Ruigo sier Daniel Moro fo consier e altre 8 vose, erano pochi più de 1000 a Conseio. In questo zorno il Cardinal di Medici con la sua capela incognito con l’ambasador de Ingillerra fo imbarcà a veder Veniexia, et la sera cenò, el li zonse alcuni di la soa compagnia siché si dice ha boche 45 fin qui, e se li fa le spexe. Da Sazil di sier Jaeomo Mar zelo podestà et capitanio, vene lettere come lì fanti italiani pasavaho de lì, vanno via senza far alcun danno el pagavano quello manzavano, et non fanno alcuna molestia. A dì 19, la matina. Fo lettere di Vicenza diversi homeni a pè e cavallo intrano ne la terra a parte a parte questi fanti passano senza fare alcun danno. Vene in Collegio uno (ureo schiavo di l’emin di Castelnuovo venuto in questa terra con persone..... et portò a presentar al Serenissimo 3 cani levreri, 3 tapedi lurcheschi, 3 seie da cavalo, Ire brene, uno lelo di cuoio, et 3 borse di cuoio, et 15 peze di formaio in uno bazil, et presentalo la lettera in turchesco et fato senlar apresso il Serenissimo, al qual li fece bona ciera, alozato a 1’ hostaria di la Serpa, el se li dà per le spexe....... In questa matina fo exequita la parie presa in MDXXXN, OTTOBRE.