223 MUXXXII, NOVEMBRE, 224 re di romani di morbo in Viena, qual havia alcune mie robe per mandarle con carele, dubito le bavero perse come in simil casi suol iulravenir, era bomo mollo degno: è la cronica di Alemagna. Questa nolle è venula nova che le galle vien di Spagna sono gionle a Villafranca sopra la riviera di Genoa, quale ha aulo grandissimo piacer, el hanno palilo grandissima fortuna di mar, el hanno porla alcuna quantità di danari a Cesare. Di Bussati, di sier Zuan Memo podestà et capitatilo, di 13, hore 16, ricevute a di 14, la matina. Heri zonse qui domino Gabriel di Marli-nengo capitatilo di l’artelarie con pezi 10, 4 sacri el 6 canoni di quaranta, bandiere 2 di fanli zerca 800 non mollo in ordine, carele 120 di mouilion con cavali 900 mal conditionati. Heri feno sei mia, passono l’artelarie la Brenta su per questo ponle dove alozò parte di esse gente, il resto alozono qui in Bassan ; li è stà provisto di viluarie, quesla matina è levati, vano verso Sandrigo. Si dice questa note hanno hauto nova comission che debino ace-lerar il camino, scrive zerca li orzi manzali et manderà li conti di la spexa fata. Di Casopo, di 16 Octubrio et da Siegna 25 dito, di sier Filìpo Baxadona capitatilo di le galle dì Fiandra, ricevute a dì 14 Novem-brio. Come a dì 2t> avosto partì di Palermo et vene a Messina contra il voler di le zurme, et per la mala fama, data per causa di patroni, di morbo a le galìe el vene a Santa Maria di Caxopo el mancò viluarie sopra la galìa Grimana dove io son montalo, et contra il suo voler ho provisto di biscoto al mio venir, luto referito. Questa matina a di 25 son zonlo qui a Liesna. Noto. Si ha il suo zonzer in Histria, et è venuto nobili erano sopra dite galìe in questa tera. Di Candia, di sier Domenego Capelo duca, et sier Hironimo Zane capitanio, di 19 Sep-tembrio, ricevute a dì sopradito. Scriveno zerca quela fabrica et si provedi di mandarli tornesi, el per disarma? di le galle. De li diti, di 22 dito, ricevute ul supra. Come a di 15 et 20 selembrio scrisseno, et 19 dii presente avisano il caso seguito di la galìa sora-comilo sier Alexandro Zen armata qui, presa da Curtogoli capitanio di le galìe di Rodi dii Signor turco, di che hanno scrito a Coristanlinopoli per esser stà quela conduta a Rodi, et scrito al governa-dor et chadì di Rodi et a dito Curtogoli la restituisca aleuto la bona pace si ha con il suo Signor turco, el di le l'uste fo prese di questa ixola eie. In questi zorni vene sopra questo porlo 5 galìe et do fuste turchesche, capitanio Jalabì prothoiero di Galipoli et Sleleph Gelili chichaia dii capitanio zoneral di F armata el ne portò lelere dii dito suo capitanio in loro recomandatione, el fede di scrivani de nostri navili scontrati, ai qual hanno fato bona compagnia : li havemo acarezati et presentali di casaca di seda et altri refrescamenti per ducali 70, si che è partiti molto ben satisfali et li havemo dato alcuni falconi per il suo capitanio che ne richiese el li dicessemo di la galìa Zena, le qual galìe voleuo andar verso lo Arzipielago per zercar corsari, poi dal suo capitanio ; il qual ne scrive andava a Syo per far il suo divan el voi lassar galìe in Arzipielago per trovar corsari. A dì 18 si bave lelere dii duca di Nixia diio capila-nio ritrovasi a Paros con galìe 30, fé bona demon-slration il resto di F armada a la volta di Metilin et contorni, havemo avisi dii capitanio Doria con F armata esser al Zante. Scrive lo duca avisò la saxon di tormenti è siala tenue rispeto le altre, non è per mexi 8, in la tera è pochissimi formenti, è venuti di Turchia mesure 7000, che vai lire 5 il staro ve-nilian. Dii Zante, di sier Matio Barbarigo prove-ditor, di 8 Octubrio, ricevute a dì 14 Novem-brìo. Questa matina a bon’ bora aparse de qui l’armata cesarea et vene a sorzer a questo porlo galìe 19 con il principe Andrea Doria, et le nave zonze-vano, et avanti sorzesse trete tre colpi di artelarie iu segno di asegureza, di mandai incontro do galìe erano in questo porto sier Lorenzo Satiudo et Marco Saguri et li videro volentieri, et prima salutò con F artelarie et cussi nui dii castelo fessemo. Li sora-comiti lo visitoe et io li mandai 4 ciladiui a congratularmi con diio capitanio scusandomi non haver fato demonstralion di alegreza dii suo felice prosperar per li ritiessi ben noti a soa signoria. Quela mi ringratiò dicendo la soa viteria leniva fusse a noi gratissima per la inviolabil pace è con la Cesarea Maestà. Da poi vene da mi uno suo pregandomi facesse in piaza portar viluarie che le pageriano et cussi feci, et dice havendo visto F impresa di Mo-don dificile però era levalo el voleva andar m golfo di Lepanto, et presi queli loci haria poi Modon, et che l’havea dato notitia a la Cesarea Maestà et aspe-lava risposta, al qual io dissi dii consolo nostro, zen-thilomeni et mercadanti retenuti a Patras per causa dii prender di Coron, et molli navili con formenti è in dito golfo pregando si fazi bona compagnia. Rispose cussi il capitanio faria ; et a Coron le robe di ^chrisliani erano sta inlacle et che luto li seria reco-