231 MDXXXir, NOVEMBRE. 232 Item, le ledere di 1’ orator Zen da Constanti-nopoli di 26septembrio scrite al zeneral scrive: ha inteso di danni fatti a nostri per l’armata turca, si ha dolesto ma ha dito esser sta fati senza scientia dii capitanio qual è cugnato de lmbraim bassa, ma zonlo sarà ditto bassà, so quello ho a far. Scrive esser zonto lettere dii sanzaco di Saloniehii e dii chadì, li quali avisano esser de lì gionti alcuni hebrei mercadanti, li quali sono stati in Sicilia, et narano che’l capitanio Doria voleva andar a trovar questa armata over andar sachizando, e dimandano arlel-larie e polvere per quel locho, le qual lettere di Sa-lonichi sono di 8 avosto. Item, sono avisi dii campo el Signor esser in-trato in la Germania 6 giornate più in là di uno locho chiamato'per turchi el ponte di Cesare; le nave dovea ussir di Slreto a dì 15, tengo scorerasi a la fin. Dii Zante di Jacomo Saguri di 15 Octu-brio al capitanio zeneral, in sumario. Scrive questa note è zonlo qui uno de lì nostri navilii an-dono per fermenti per conto di la Signoria con stara 400 patron Zacaria......el qual ussite di castello domenega, et quelli de li castelli li bombardò, ma non ha hauto danno ; 4 navilii è cargi di formenli per cónto di la Signoria>esono lontan di la terra mia 8 e aspetta di ussir di note con vento dii Golfo e non pagerano dazio. El schierazo de Thodosi Drachi, nolizato per nui, fu liberato e restituitoli luto exeepto le arlellarie, et è partito di Lepanto e andato a cargar fermenti a Stiri, over a Livadostra. Sabado el capitanio Doria fe far una crida che tute le case di zudei e turchi fusse messe a saco e che niun chrislian ardisa tener le porte serate sotto pena di esser sachizate quelle fosse trovà serate, et il sabato detono il saco. Il dito capitanio fé poi cavar 4 pezi di artellarie per bater la forteza, e a di 12 introno dentro de li castelli di Patras un’ bora manzi zorno e andorono di longo sino a Tridogaia lontan di Lepanto mia 18, dove Irovono una naveta et un galion moresco cargi di fomenti, li combatè, li prese e taiono tuli a pezi. Tolto quello li parse con turchi 13, lassando lì li navilii e domenega a hore una di zorno do galie ussiteno di castelli e li castelli li Irete colpi 12 di artellarie e non li hanno tocalo. Lì in porto di Lepanto el schirazo patron Zorzi da 1’ Oio cargo dì turchi disponsenli e di le sue donne e de iudei con lutto il loro haver si partirono alli 11, che valeva 100 milia ducati, e andono a Salona per discargar le sue robe e persone e dicno andar al Zilrin fra I terra; e partìdo el Subrassi de lmbraim bassà con uno navilio con tutta la soa brigada se atrovava alla volta di Salona per andar dove varino li altri per asegurar il suo aver ; et il signor Zelai chadì alli 12 se partì da Vestiza e andò a Vetriniza con some tre de aspri, è in sua compagnia 15 turchi per assecurarsi. Item, li homeni 400 zonseno per guardar i soi 80 lochi, et ditto Zetal chadì lassò in la Morea con il flambularo, item la sultana de Vetreniza con il suo fiol con zerca persone 200 Ira homeni el done e pulì è andata alla volta di la vardia. L’armata cesarea galle e nave erano tutte a Patras. Questa è la relation di Jacomo Mariangelo scrivali dii ditto Zaccaria patron dii navilio. E alla volta de l’ìxola dii Papa fora dii golfo scontrò 7 nave grosse e il galion di Taio che andavano a Patra s;iion sa se sia di l’armata o di novo socorso, et dice spazato Patras il capitanio Doria va a prender li castelli di Lepanto, poi andarano sotto Lepanlo, ma a mio iu-ditio non farano profilo, è beu munido con bon numero di turchi, la Morea è tutta in arme, li chri-stiani maxime li albanesi. Postscritta: Per uno navilio di.....si ha el provedilor di l’armata Pasqualigo esser a Napoli è zerca zorni 5, il qual passò con buora a la volta di Catidia. Clarissimo zeneral. Dapoi ho inteso da questi mercadanti di dentro : vardè che quei dii Zante ne combaie, questa è la paxe che hanno con el nostro Signor. Questo è scrite in una poliza. Dii ditto capitanio zeneral date ivi, a dì 19, ricevute ut supra. Come stanno fuora questa invernata, dimanda li siano mandate alcune cose ut in litteris, et manda un capitolo di lettere di sier Batista Griti soracomito da la Valona de 14 octobrio scritte al capitanio del Golfo, videlicet come la galla Gradeniga vien a Corfù molto mal in ordine de armizi, è una cosa spaventosa a vederla navegar. Queste galie è mal condilionale maxime quello di la Zefalonia voga solum 70 homeni a remo, dii resto è mal fornita, fa aqua, li manca parechi homeni, la zancaruola li manca, navega con il terzaruol et non ha armizi. Dii ditto zeneral, di 19, date ut supra, manda uno processo formalo al Zante per il provedilor di l’armada Pasqualigo contra do so-racomili di galie di Candia, zoè Dandola di Candia