679 MDXÀ’XIII. marzo. 680 a mi ¡1 S moneta suo primario camerier, et mi disse che diman Soa Maestà mi alderìa et cussi restai li, et non ho potuto trovar l’orator dii re di Romani, et legno sia alozato in Valenza. Et cussi ozi a liore 23 fui chiamalo andassi da Soa Maestà et cussi andai et mi alegrai di la optima ciera di Soa Maestà, el li exposi la continentia di le lettere et li diti la lettera, dicendo poi Soa Maestà in risposta che’l ringratiava la Signoria et non desiderava altro che la pace et quiete de Italia et havea la Signoria per sua carissima confederata el era certa non mancheria di far il debito suo occorrendo il bisogno, come etiam lei non mancherà dal canto suo. Poi mi disse desiderava, che havendo dato licentia a li lanzinech tornasse a caxa, che la Signoria li desse il pasto el villuaria per li soi danari, i qual amie-riano senza far danno. Io li dissi la Signoria cussi faria, ben pregava fusse ordinà non facesseno danni. Promise mandar per il colonnello Tamisa, qual è qui el li ordinaria, siclié lutto passeria bene ; ma questi per questi paesi hanno fallo da homeni di guerra. Da poi Soa Maestà disse ringraliava di molti honori fatti a la fiola e ne leneria graia memoria. Scusai che così repentinamente non si havia potuto far altro. Scrive quelli fanti per questi castelli hanno voluto danari, et cussi alle ville dove sono stati. Ho scritto di questo a Brexa et a Verona. Da poi li comunicai le nove di Levante, Soa Maestà ave piacer, et dimandò di sanzachi et (¡mari et il numero di le galìe. Da poi dissi a Soa Mae- stà, la Signoria avea piacer veniva don Lopes di Soria, ancora che il magnifico Nino li satisfava molto. Soa Maestà disse queslo è prudente cavalier et ben discrelo, et il Nino mi ha tanto pregà che’l voi venir in Spagna, li ho dato licentia. Poi disse che omnino partiva me reo re per Zenoa. Terzo zorno furono cassi tutti li cavalli lizieri di questa Maestà. Il duca di Manloa si aspetta diman qui Si afferma che donna Julia di Aragon è in camino per venir qui a la Corte, etiam il marchese di Monferà sarà subito qui. Terzo zorno il marchese di Lancise andò a prender il possesso del stalo suo privato per senlenlia del ditto marchese di Monferrà, qual apellata da Cesare è stà tagliata, ma li usufrutti importano 60 milia ducali, ma si tien si compone-ranno, con haver il possesso et poco più. Sopra l’armata questa Maestà, olirà li signori et cavalieri saranno da 2500 in 3000 boni fanti, et occorrendo 245* fortuna in mar smonlerano, el pensano passar se-curo Et a le nave li è stà pagà quello hanno avanzato. Il duca di Saxonia, fiol dii duca luterano che morse, mandò suo comesso a Cesare per la investitura, Soa Maestà voi prima l'assentissa a la eletion dii re di Romani suo fratello. Hora par che’l ditto si aspetti el ha auto licentia di venir, et verà in posta. Questa Maestà si ha comunicato questa mallina molto religiosamente. Io son tornato ozi qui a Torlona per scriver questa lettera. Dimani mi partirò per Zenoa. Fin ora non è stà fallo il depositario, et questi oratori di collegati li piace molto. Fine del tomo cinquantesimo settimo