— 55 — cederle il posto, probabilmente anche nelle relazioni pubbliche ; il greco non seppe ucciderla ; il veneziano non ebbe mai se non il valore d’una seconda lingua degli scali marittimi; il serbo ed il bulgaro arretrarono appena i margini della zona illirica, su cui pur si stesero fino al mare gl’imperi slavi dello Zar Simeone o di Re Dusciano, senza lasciar nella sua massa compatta di qua dallo spartiacque una sola isola linguistica importante, un solo focolare isolato di cultura slava. Tributaria di due metropoli cristiane che le imposero due diverse liturgie egualmente straniere, giammai l’Albania non dimenticò la lingua del focolare per quella del culto e della vita pubblica; anche quando i matrimonii misti dell’epoca successiva alla conquista ottomana spezzarono per sempre l’unità religiosa cristiana non poteron metter in rischio quella linguistica. Onde quel fatto, singolarissimo nella storia, di conquistatori che dimenticano il proprio linguaggio per apprendere quello delle mogli e delle schiave, di figli che disertarono dal Vangelo,ma non appresero il turco; che alla nuova religione stessa impressero certi caratteri, certi riti, ed una libertà di movenze tutta particolare. 11 matrimonio misto restò frequente ed incensurato, assai più libera dalla claustrazione la donna, meno osservati, specialmente dai bedasciti, i digiuni ed altri divieti religiosi musulmani. Nello sfidar quello delle bevande fermentate misero gli albanesi qualche volta una specie di spavalderia nazionale che si rileva nelle loro canzoni. Una tolleranza più umana germogliò dalla coesistenza di tante fedi spesso nell’ambito di una stessa famiglia. L’altro cardine che potè conservare la realtà della nazione intatta per tanta serie di rischi, è stato il costume tradizionale. L'albanese ha una parola che ne esprime tutto