135 HDXXXII, sia amazadi da zerca celilo de cesarei, Ira li quali sono sta amazadi ilo over Ire homeni da capo el un signor Tlieodoro Bischiendi albanese et de turchi allratanti ; dice etiam (ieri sera a Choracha da nostri haver inteso come el signor Zelai diadi zuoba de sera passò per quel loco el andava verso Patras. Interrogalo con che numero di cavalli era, disse non saper. Dice etiam che cesarei lian sachi-zato tutte le caxe che hanno ritrovalo nel borgo di Coron dove habitavano christiani, et maxime quelle di principali. Dice etiam che tulli quelli del Brazo de Maina sono eon barche armate venuti dal signor principe dimandando che Sua Signoria li desse un capo, el che ogni zorno azon-zeva un numero infinito de christiani di la Morea et di quelle bande, et de più che hanno messo per guardia de Coron mille fanti spagnoli. Dii ditto, di 2, manda queste deposition. Marti primo de oclubrio 1532 Veruzo Milisino servitor di mesier Piero da Ponte liozi zonto qui al Zanle, parlile di Patras domenega da sera, referisse a posta esser sta mandalo dal magnifico mes-sier Alvise Zane, mesier Marco Cucholino consolo et sier Piero da Ponle, i quali sabato 28 dii preterito forno retenuti in castello de ordine di Vaizi Cezi Paracati et di Lagadi Patras per causa dii prender di Coron, allegando vui sete franchi et tuli traditori et ribelli el li menavano de tagliarli la lesta se chrisliaui prendevano Modon, interrogato se i ge haveano tolte le robe rispose di non, fin al suo partir. Eodem die Franco Vaiavari, Jani Lutrachi el Nicoli Masi zacentini marineri con Teodosio Draco patron di sehierazo qui dii Zanle quali erano andati in Golfo per cargar formenti, hozi di note ritornati dicono sabato preterito 28 setembrio con il navi-lio esser a Lepanto zonti, et la dominica da matina andorono sul suo navilio el zaus di Jauizari un’homo del emiri che scriveva el altri tre turchi, et del navilio ge tolseno schiopeli polvere et altre arme che havevano, el scrisseno ogni cosa et ge deteno licentia de andar dentro al Golfo a cargar. Da poi quel zorno instesso vene ulachi che portò nova dii prender di Coron, et subito sul suo sehierazo andorono più de 60 turchi et lolseno tulle le vele, timon, robe, danari et ogni cosa che era in navilio, et ditti turchi corseno driedo di essi marinari, ma non li poteno prender salvo Marco Eio di Theodosio, et la sera esso Teodosio per causa di ulachi venuti con la nova del prender di cose, interrogali si feceno nota de tal ultime ottobre. 136 robe lolle, dissono non saper ; interrogali se ne erano altri navilii venitiani, risposeno che ne era il navilio di Zuan de l’Oio et Ire marciliane che 45 targavano vini, ai quali quel zorno medemo tol-seno le arteliarie, vele et altro, ma se reteneseno li homeni e quali loro non sanno. Di sier Vicemo Capelo capitanio generai da mar date in porto di la Zefalonia a dì 2 Octobrio, ricevute a dì 2i ditto. Come havia auto lettere dii Zante con avisi ole. E poi per le do galle di la guarda fo scoperta e dato lengua a una nave di Otranto patron Alfonso di Albori con fanti 400, i quali vanno al capitanio Doria, el hanno diio si havesseno pasazi in Puia se imbarcheriano di altri etiam senza soldo. El .scrive dii Zanle, etiam è andati bon numero di homeni a la dita armala non obslante provision e proclame fate far per quel proveditor. Scrive di queste nostre galle armate a Venelia et di le candiote sono fugiti di homeni. Scrive zerca biscoti et a uno scrivan di sier Juslo Gradenigo sopracomito zovene fato per Quarantia li è manca di tuor lire 9112 di biscoti, et non sa il modo, I’ ha fato relenir eie. Dii ditto, di 5, ricevute ut supra. Avanti eri zonse qui la galla bona di Candia, vien di Venelia, e mi portò lettere di 12, 13 et 24 dii pasato. Riri-grafia di le nove di Alemagna, et ha visto la lettera si scrive a Conslanlinopoli per recuperation di la galla Zena. Quanto al processo di Caligaro Quartano scrive non ha il modo di farlo perchè non starà fermo a Corfù ; et quanto a exequir la parte presa in Quarantia conira.....e li altri, occorrendo l’ocasion farà. Mandai il proveditor Pasqua-ligo con 8 galle verso Cao Malio, come scrissi. Et per la galla Curzolona venuta dii Zante con avisi dii Seguri ho inteso li azenti dii Signor turco senza comandamento di la Porta aver fato retenir tnerea-danti nostri e navilii con robe etc. Scrive aver avertido prima al Zante zerca il mandar a comprar formenti in lochi de turchi per far biscoti, slesseno oculati alli danari, et ha mandà a tuor al Zanle uno grippo con ducati 2000, et I’ ha mandalo a Corl'ù con ordine mandino per formenti in Puia o Calabria e auti fazino far biscoti. Ha fato de qui laiar legne assai et si manderà al Zanle che patiscono per cuoser li biscoti. Dii Zante, di Jacomo Saguri, di 2, al capitanio generai. Avisa aver auto nova come in Patras erano sta rclenuti domino Alvise Zane, Marco Cuculino nostro consolo de lì el Piero da Ponte mercadante, et quelli erano sta posti in ca-