159 MDXXXII, OTTOBRE. ICO haulo bellissimo ma non molta quantità li fo mandato, poi si leverà li conli et manderassi. Scrive liaver hauto letlere di domino Vigentio Emiliano, qual manda incluse, et si aspetta una banda di lo-desclii con 1’ artellarie da numero 7000 soldati, et sarano altrettanto boche inutile, sichè sarà passale da queste bande più de 50 milia, le qual è passade tulle per questa Patria afamade, et chi luò il viazo per una banda et chi per F altra, sichè questa patria ha portato pondus diei et noctis. Ho auto scrivendo lettere dii caslelan di la Chiusa : esser zonto de lì il principe di Altemura, qual volse aio-zar in quella villa dove apizò luogo in quelle caxe non se sa se a caso overo fusse posto. Ito scrilo di questo a F orator Contarmi parli con la Cesarea Maestà, aziò scriva che li allri ch’è dietro a venir advertisi etc. In la lettera di quel Vigentio Emiliano da San Daniel di 25, scrive che li alozamenti farà il primo zorno in si su via, il secondo al Hospeda-Ieto, il terzo sopra la riva dii Taiamenlo, et avisa le provision fatte zerca le vituarie. Da la Chiusa, di sier Piero Bolani castclan al locotenente di la Patria. Magni fi ce et clarissime tamquam pater observandissime. In questa note volse alozar qui in la villa uno conte di Altemura, et zerca a hore 8 el se apizò el focho dove s’era alozato non so a che modo ita est taliter che Fé brusada tutta questa villa propinqua al castello et la chiesia dove era gran robe ascose, maxime de sier Zuan Perga osto, in modo che credo che passerà 100 anni et più che ditta villa non sarà refata, e si per caso vegniva in su verso el castello el vento, secondo che F andava in zò, altri che lo omnipotente Idio haveria potuto lenir, che non fosse brusà anche il castello. Me ricomando insieme con il mio capilanio a la prefala Magnifi-cenlia vostra, la qual Dio felice la conserva. In la Chiusa alli 25 Oclubrio 1532. Sottoscrita : Petrus Bolani Clausae castcllanus. Di sier Gasparo Coniarmi patron a VArsemi, date a Spilimbergo a dì 25, hore 0, ricevute a dì 27 ditto. Ozi a hore 23 zonze qui la Cesarea Maestà, lo incontrai a capo dii ponte, el de-gesi de cavallo et li feci reverentia et li basai il ze- nochio, li fo dito per li clarissìmi oratori che io era venuto a far far li ponti. Soa Maestà ringratiò molto, alozò de qui ne la roca de la habitation dii signor Odoardo, et per quello io vedo, sento el aldo Sua Maestà e tutti si chiamano satisfali molto di la Signoria noslra e li comodi fatili. Riposerà diman eh’ è domenica, poi anrlerà a Sazi!, luni a Coneian, marli paserà sul trivixan, è passà con Sua Maestà assà zente. Ho fato lenir conto al passar il ponte fanti 6000 spagnoli ma tante bagaie e cariazi e compagncse che coprivano il piano senza numero, è passalo fin hora il Taiamenlo il forzo dii suo exer-cito, resta mò a passar li fanti italiani è con Fabricio Maramaldo e da 4000 et 6000 lanzinech sono a la guarda di le artellarie. Le burchiele fino hora non 52* sono gionte e sono rimase per camino con li cari ruinali. Ho fato tamen senza quello. Da malina li-centierò domino Vetor Fausto iusla le lettere scri-tomi et lo lauda assai dicendo è persona di haverlo in ogni fatione. Di sier Marco Minio e compagni oratori, da San Daniel a dì 24, hore 2 di note, ricevute a dì 27. Scrive siamo venuti ozi de qui, fato mia 32 et da malina li andaremo conira, et scriveno in la loro comission non si fa mention sino dove habbi ad aeompagnar Soa Maestà, però voriano saper, et scriveno non haver cavalari con loro da poter mandar soe ledere. De li ditti, da Spilimbergo, di 25, hore 4 di notte. Heri sera non spazono le lettere, qual sarano con questa. Questa malina andasseuio conira la Cesarea Maestà, et in strada trovassemo quella che veniva verso questo locho, et fate le debite reverentie li fo usato per noi alcune parole secondo la qualità dii locho, dicendo che eramo venuti per incontrar Soa Maestà et reverirla ricevendola nel Stato e lochi di la illustrissima Signoria con ogni alacrità et largeza di core, congratulandosi de li felicissimi soi successi, e li fo usalo tutti quelli grati et reverenti oililii che si posano imaginar fos-semo acepti a Soa Maestà per la observanlia et reverentia se li portava sicome in locho più comodo se li dechiareria. Soa Maestà ne recevete con aiegro volto e Immanemente con voce bassa secondo il suo solito dicendo che la ne vedeva mollo volentieri et ringratiava la Signoria de si honorata lega-tionc et di le sue action restava ogni giorno più contenta e satisfatta. Da poi se metessemo in camino siuo qui a Spilimbergo ragionando insieme mollo humanamenle, et disse haver aviso il Turco col suo exercilo haver già passà Belgrado e il Sere-