ricostruirsi, fra mille difficoltà d’ogni genere, una coscienza nazionale. Di questo anelito collettivo è stato testimone per lungo tempo un sintomo solo, ma possente: la conservazione e l’unità del linguaggio nazionale che i due dialetti venano senza però screpolarne a fondo la coesione. 1 montanari gheghi intendono senza difficoltà un colto parlatore tòsco come i popolani di Firenze non stentano a capire l’italiano linguistico di gente oriunda d'ogni provincia d’Italia. Così si affermava e persevera tuttora, malgrado le notevoli differenze religiose e sociali, una profonda affinità che avvince, a settentrione come a mezzogiorno dello Scombi, dai monti della Malissia cattolica fino all’estremo Epiro ortodosso, nel tipo fisico, nel costume, nella favella e nell’anima, l’unità incancellabile di una razza. L’Albania, dall’epoca storica in poi, ha seguito quasi senza interruzione i destini politici delle potenze straniere che le si affacciavano dirimpetto sullAdriatico o le si insediavano alle spalle nella penisola balcanica ; e anche le poche volte che qualche principe indigeno (dall’epoca romana alla turca) ha costituito un qualche staterello nazionale, quasi fatalmente gare e contese regionali, più che l’esterna conquista violenta, ne hanno straordinariamente ristretto l'influenza nel tempo e nello spazio. Sola, malgrado tutto ciò, la lingua (semplice strumento di età primitive, idioma che non ha avuto fino ad un secolo fa vera letteratura scritta) non si è spenta e non va spegnendosi, come il lituano od il basco; ma anzi ha sopravvissuto difendendosi gagliarda-mente nella sua compagine grammaticale coll’assorbire senza ritrosia elementi molteplici di vocabolario. Sola essa fece sopravvivere il fatto-della nazione, anche quando il sentimento nazionale parve ottenebrarsi di più. Il latino dovè