•487 MDXXXIII, FEBBRAIO. 488 renza, ducali 20 milia, Cesare 35 milia, Milan 15 rnilia, Ferrara 15 milia, Zenoa 10 milia, Siena 8 milia, Luca 6 milia, che sumrnano 109 milia, il resto fin 120 milia Cesare troverà il modo. Si dice presto Soa Maestà partirà de qui, zoè luni 8 zorni, che sarìa a dì 10 de l’instante. Dii Baxadonna orator, di Bologna, di ultimo, ricevute a dì 3 ditto. Scrive la cosa di le proposte fatte per li depuladi a li oratori per la contribution di la liga, come è scritto di sopra. Eri intrò la duchessa di Savoia incontrata di gran numero di gentilomeni et signori, et dal signor duca de Milan, acelala da Cesare fuora di la città, accompagnala fin alle stantie sue, posta a lato destro cavalcando, di Soa Maestà, done, cariagi, et fu bel veder. Scrive con li altri do oratori aver visitalo il Cardinal di Trento, et quello el disse el poi il duca di Savoia. 11 Medegin marchese è venuto a visitarmi dicendo esser servo di la Signoria, qual è re-dulo appresso il duca di Savoia. Il capilanio Apunte è partito in posta per Napoli, dove ritroverà fanti, munilion, nave, ingegneri per condur a Coron, e visto poterlo difender reslarà et non posendo ritornerà adrietro, ma si tien prima scriverà a Cesare, over, essendo partito Soa Maestà de Italia, al viceré de Napoli, et si terminerà quello si babbi a far. Del ditto, pur di ultimo. In risposta di nostre, zerca li ducati 56 milia, olirà li 20 milia dovemo aver da quel duca, et parlò al duca presente domino Domenico Sauli, disse non si poi veder, perché l’orator suo ha auto tal manegio et di ducati 10 milia farà, si arà questo anno in conladi e presto ; li dimandò Pasecuration di 10 mila altri, tolse tempo da considerar il suo poter. 176 Da Sibinico di sier Zuan Alvise Venier, conte e capitanio, di 11 Zener, ricevute a dì 3 Fevrer. Come ozi ha inteso da li contadini di Ostriza, loco sotto questo contado, che questa notte passata venero 13 barche di Segna, overo Fiume, et prima montorono et passorono sul territorio lur-chesco, dove hanno fatto preda di animali assai et di anime. Dii Zante, di sier Mattio Barbarigoprove-ditor dì 19 Dezembrio, ricevute a dì 3 Fevrer. Come ha auto lettere del chadì di Patras et altri, et mandano le copie, el li ha risposto non è alcun su l’isola babbi (alti danni in la Morea, et potria esser stati qualche bandito o miserabile, et sapendo chi fusse, farìa demonstralion. Scrive aspella risposta di le lettere scritte a li Cai di X in questa materia, eie. 11 provedilor Canal é qui, voi andar verso Na- poli di Romania per aver formenti, ed anche questo locho ne ha bisogno. Ila mandato a Patras Marco Cachelino consolo per veder di aver la trala dii Golfo. Da novo rasonasi che turchi corono fin sotto Coron e ogni volta prendeno qualche uno, il che però non si ha per certo. La lettera de Salini bey signore di la Morea è dala a Landrusa alli 5 decembrio. Scrive : Nobile et prudente amico et fradelo provedilor del Zante, la degna salulation, eie. La lettera del chadì di Patras vechia, et de Cla-muzi et dii chadì di Lepanto scritte in Lepanto a dì 15 ditto : Nobilissimo, prudente, sapiente, amico et fradel provedilor del Zanle, la degna saluta-lion, eie. Lettera di Stan Zeleppi chadì di Patras vechia et de Clamuzi e sindico di tutta la Morea, data a dì 15, ut supra, scrìve: Nobilissimo, prudentissimo, virilissimo, sapiente et de ogni altro mazor onor degnissimo amico carissimo, proveditor del Zante, la degna salutation, etc. Di Franga, di sier Marin Justinian orator da Faris, dì 15 Zener, ricevute a di à Fevrer. Come scrissi, questa Maestà ha mandalo a sguizari scudi 50 milia per monsignor Bulidar, fo preosto di Roto, per despensarli secondo 1’ ordine di Soa Maiestà. Di le cose di Anglia e Scozia questo orator anglo mi ha ditto haver lettere di 4 da Londra del duca di Norfoleh, scozesi esser venuti ad aperta guerra et il re esser in campagna con molle persone, da 40 in 50 milia, i qual però non voleano re-dursi insieme nè marchiar avanti se esso re di Scozia non veniva in persona ne lo exercito, qual era aproximalo a li confini de Anglia mia 30, ad uno loco nominato Umbarg. Et che il re anglico baria adunalo non menor numero di persone, capitanio il Nortumberlan, et bisognando andarà il duca di Norfoleh qual fo etiam a la morte dii padre di questo re di Scozia, homo di somma repulation in quel regno. Del ditto da Faris, di 20, ricevute ut supra. Il gran maestro mandò a dirmi per il suo secretano ozi andase a disnar con lui che mi havia da parlar, et dal Re et da tulli questi signori son ben visto, et fanno maior stima del solito. El cussi andai, et relralo con Soa Signoria a una fenestra, mi dimandò se havia ledere di Venecia, li dissi di no, et lui rispose, il Re sta con gran desiderio saper de li Iratamenli di Bologna, dicendo ho ledere di monsignor di Scura oralor nostro appresso il Papa da Bologna, scrive che li nostri oratori li ha dillo di la