MDXXXIt, Di Napoli di Romania di sier Alvise Contarmi baylo et consieri, di ultimo Setembrio, tenute fin 9 Ootubrio, ricevute a dì 16 Novem-brio. A li 21 di questo zonse qui il provedilor Pa-squaligo con 9 altre galie, tolse refrescamenti, partì per dar una volta in 1’ Arzipielago per le fuste che sono che non sì poi navicar, l’arma dii Doria é verso Modon el Coron, luti queli di la Morea è trati in Argos et Coranto et conduto lì il suo, stano con gran paura, nuì vìcinemo ben con loro, ne scriseno letere di mala sorte et, il messo loro presente, fesse-mo publico proclamar niun parlasse di le cose dii Gran Signor, unde sì aquietò molto. Antonio da Crema inzegner partì per Candia, ha lassato bon ordine el modelì a fabrìcar il Scoio, ma non si poi far nula senza danari. Manda una deposition la qual dice cussi : Copia di ima relation di uno stratioto venuto a Napoli di Romania a dì 9 Oclobrio et partito di l’ armada dii magnifico Doria a dì primo dito. Andrea Serabia stratioto albanese qual si partì 8 zornì fa da Coron et venuto qui a Napoli di Romania con uno navilioto di Malvasia dimandato di novo referisse : che zobia fo a dì 19 setembrio il Doria si apresentò soto Coron con lutla l’armata tra la quale erano do grandissime carachie, una di le qual è di la religion di Rodi, et non obstante l’arlelaria di la lera si messe avanti soto le mure, tirando sempre l’arlelaria di essa armata fé una gran mina ne la cilà di la parte da basso verso il mar che si chiama el Livadi, et subito smontati in fera li christìani combatè esso Livadi et lo preseno el sabato a dì 21 dito, poi a dì 25 preseno etiam il caslelo di la cilà qual si rese salvo l’aver et le persone, el luti li turchi con le sue fameglie tolseno la volta dii Miseslro, ma da queli dii Brazo di Maina sono sta molto mal tratati et scorsizati, quali maignili sono sublevati et ogni zorno corsizano il paese circumcirca depredando il luto: el Livadi fu dato a saco et fu fato lì un gran butin. Quela malina di sabato a di 21 che fu dato la bataia al Livadi fo referito che la prima bandiera che era stà messa sopra le mure era la bandiera dii signor Tholi Bi-schietinì stratiolo albanese et lor capilanio, di queli che portano capeli a la stratìota, el qual signor Tholi fatosi alquanto avanti fo ferito in uno zenochio di una archibusada, per la qual ferita il quinto ¡orno da poi morse, et la sua morie è siala mollo nociva 252 a tuti perchè hanno perso un gran capilanio qual tirava a se luti li albanesi di quele parte, et poi lui in persona dovea cavalcar il giorno driedo et andar scorsizando tuia la Morea. Morto lui li slratioti di le gente spagnole non sono ben visti lai che molti si parleno dii campo. Dice etiam come a I’ ultimo dii passato essa armata andete a la volta di Modon per prender dito loco, nè altro sa di essa armada, se diceva etiam che l’aspelava l’armada di Porlo-galo, et dice che hanno lassato da 2000 fanti in Coron et zerca 100 cavali pel1 guardia di quel locho. Da Napoli di Romania di sier Alvise Con- 88 tarini bailo et capilanio et consieri, di 21 de Octubrio, ricevute a dì 15 Novembrio. Avisa come luta la Morea è in arme et soto sopra, nè le le letere ha potuto passar per esser portate al Zanle el chi le portava è sialo in manifesto pericolo di la vita, et è ritornati, unde spazò con barca armala al clarissimo zeneral. Et havendogià molli giorni presentito che questi stratioti albanesi si preparavano di andar a dani di Turchi et seguitar le gente cesaree, vedendo tuta la Morea in sublevation, dubitando di qualche inconveniente, exortai li capi et con grandissime proclame che ninno se partisse de qui né de li feritori senza licenlia ; il che per alcuni giorni ebbe effelo el inlendessemo che al Castri et Termissi un’ altra compagnia de tristi con uno capo erano per sublevarsì per andar a far il male, unde spazassemo volantissime il consier Ferero con bona compagnia de cavali et pedoni, el fece bona pro-visìon che finora sono sla quieti et convicinavano ben con questi turchi ; et vedando albanesi haver tolto le arme contra turchi et ogni giorno far diverse prede, a di 19 oltra le proclame publice man-dono etiam por tuto il teritorio a catina per catina uno cogitor di la canzelaria facendo simel proclame in pena di la forca et confiscalo il suo, et a di 20 la dominica facessemo replicar esse stride, presenle il prothoiero di Agos et altri- turchi, el feci lezer el proclama al vaivoda di Argos era vernilo qui a visi-lation nostra el è zentil persona, qual laudò molto le operalion nostre et disse la Morea è in arme et solosopra et tulli li popoli hanno preso le armi contra de noi el vanno a nostri dani. Solamente le ca-tine di questa campagna ne prestano obedienlia et stano in pace per paura di Napoli et per il bon governo dii baylo el per lo amor ne por la, et con altri 5 capi è in Argos, hanno scrito a la Porta di boni nostri portamenti, el partitesi de qui dominica. Da poi disnar, dito vayvoda è ritornato ad Ar- NOVEMBRE.