289 mdxxxii, novembre. 290 Item, fono sopra un mercà di biave, stara 20 milia, che alcuni si offerisse condurle in questa terra per aprii et raazo, et non le conducendo ca-zeno a la pena, mo voleno imprestedo da la Signoria ducati COOO, dando bona piezaria di restituirli marzo, aprii et mazo, et fo parlato assai et fu deliberà che il Collegio possi concluder, el qual fo Calzerai! Zopello e compagni che oferse il partido. Item, fono sopra il bosco di Monlona che sier Francesco Barbaro qu. sier Vicenzo fo mandato per il Conseio di X scrive si poi laiar assà legni non fa per 1’ Arsenal, et per esser spesso, taiandoli farà cresser di altri, et li Cai di X messeno darli licentia di far taiar, et sier Lunardo Emo contra-dise dicendo questo bosco è tutto obligà a l’x^rse-nal, sichè nulla fu fato. Item, fono sopra l’absentia del nostro patriarca, il qual è andato a Bologna et li Savii con-seiò scriver a l’oralor lo admonissa vengi et parli al Papa, et sier Francesco Conlarini savio a Terra ferma voleva questa materia fusse tratà in Pre-gadi, ma nulla fo fato. Ha gran fautori, il Serenissimo et altri. Et sier Gasparo Malipiero el consier, qual compie diman, voleva fusse messo di anular una parte fu presa di dar al Cardinal Grimani ducali 1500, che nulla dia haver, et li Cai fè far una nota che non li sia dà la lettera fino che sier Velor Grimani procurator suo fratello, qual è andà a Udene, non porti la fede che il ditto Cardinal è vero creditor di la Signoria di la quantità soprascrita, nè altro fu messo. A dì 30 dito. Fo Santo Andrea. Se. intese le galle di Fiandra e le nave esser come ho scritto sora porto nè poleno intrar, è mar e vento assai. Il Serenissimo non vene in Collegio. Fu concluso il mercado di stara 20 milia tormento con Calzeran Zopello et compagnia, qual si ha a votarlo nel Conseio di X con la Zonla per darli 6000 ducali. Da Texaro fo lettere di V orator Venier, di 27, dii suo zonzer li, et il pontefice parti a di 18 di Iioma M vien etiam Soa Sanlilà per la via di Romagna per andar a Bologna. In questa malina si vestì di l’ordine di Chierici a San Nicola sier Fanlin Querini qu. sier Zuanne di Slam pai ìa, focalaver et ricchissimo, etiam pre’ Zuanne Bergamasco dotor prete a San Jacomo di 1’ Orio, il qual pre’ Zuanne poi il mexe di marzo ussite e tornò prole in la ditta contrada, il Querini resi a. 1 Diarii di. M. Sanuto. — Tom LVIJ. Da poi disnar fu Gran Conseio, non fu il Serenissimo, e ne 1’ andar a capello sier Piero Moze-nigo l’avogador andò a la Signoria dicendo haver visto parlar a li elelionarii sier Piero Marzello di sier Alexandro e lo mandoe zoso per esser crelo, et fu publicà esser caduto a la leze, il qual però con verità non parloe ad alcuno, era in contumalia, non li valse scusa, fo mandà zoso. In questo zorno si dete principio a far scrutinio in la sala di la libraria novamente conzada con il tribunal, et banche atorno e feneslre di vero nuove, manca sofilarla, et fo fato tre consieri di là da Canal, videlicet di Santa Croze sier Zuan Francesco Morexini fo consier qu. sier Piero, de Ossoduro sier Alvise Bon fo cao di X qu. sier Ottavian qual vene quintuplo, e di San Polo sier Lorenzo Bragadin fo consier, qual etiam lui vene quintuplo; et altre 6 voxe, tra le qual fo camerlengo di Co-mun, e fo tolto sier Zuan Lodovico Batagia qu. sier Piero Antonio, qu. sier Michiel el cavalier, piezo sier Michiel suo fradello : ave de si ... . et di no ... . Et noia. Questa caxada fu fata dii mazor Conseio dii 1499 essendo che Piero Antonio Castelis di Cremona dele il castello a la Signoria, mai più è sta balotà in gran Conseio alcuno Bataia, l’è vero suo padre fu fato per Pregadi colaleral zeneral, sichè questo sier Zuan Lodovico voleva a un tratto il governo di danari publici e intrar ne li consigli secreti, et questo ho scritto qui a eterna memoria. Di Zara di sier Gregorio Disamano prò- 103 veditor zeneral in Dalmatia dì 17 Novem-brio, ricevute a dì 29 ditto. Come era rilornà uno mio messo mandato verso Ungaria et manda la sua deposilione la qual dice cussi. Referisse esser parlilo alti 11 dii presente da Bichachi dove è al governo il conte Piero Reprovich croato, et anche vi sono molli altri nobeli croati per custodia, con la mazor parte de quelli hanno amicitia et do-mesticheza. Dice che ha inteso il Turco nel ritorno suo con Io exercito ha fatto far tutti quelli mazor danni che ha potuto in quelle parte, de fochi et homicidii assà grandi et lacrimabili et eh’el Signor turco lassò al so partir Imbraim bassà con 60 in in 70 milia persone, qual poi lui ha dispensalo in tre lochi, zoè Petro Varadin Sum e Belgrado, capo di le qual gente ha lassalo et fiol di Michagi bel giovene mollo famoso ne le arme ; che quando li sanzachi di Bosina e Carsego passorono la Sava e Drava forono assaltati da li capitanei Pugiiar et Lausovich con una grossa banda di croati che li 19