481 MDXXXHI, FEBBRAIO. 482 quando fo per ¡1 Conseiò di X fato apichar a le coione rosse sier Hironimo Trun qu. sier Priamo fo castellano a Lepanto, fu preso che alcun da chà Trun non podesse judicar niun di quelli è dii Con-seio di X a far tal deliberation, nè soi Boli. Et sier Piero Morexini padre di dito sier Michiei era in dito Conseio allora, però al presente niun da chà Trun poi impazarsi eie. Fo cazà etiam sier Zuan Francesco Morexini consier, suo fratello et sier Pandolfo Morexini è dii Conseio di X, et visto non è leze non si possi scriver da quovo excepto una di anni .... zoé de 14 .... , però non fu fato altro, per non esser quela in observantia, et fu preso che li diti siano chiamati da malina in camera dii Serenissimo con li Consieri et Cai di X, et ad-moniti a non scriver etc. In questo zorno gionse la galìa sotil, soracomito sier Domenego Contarmi qu. sier Marco Antonio, stato fuora solum .... mexi, et par il dito verso la Zefalonia prendesse una fusta vuoda di turchi corsari, 1’ ha presentata al proveditor de l’armada, qual la dete Alvise di i’ Acqua suo armiraio, come voi li ordini. In questa sera, a hore una di note se impiò fuo-go a San Sten in le caxe di sier Simon Contarmi ; brusò la caxa di sora il spicier et la botega di spi-cier, et fo studalo. Da Bologna, di sier Marco Antonio Ve-nier dolor, et sier Marco Antonio Contarmi oratori, di 28 Zener, hore 3, ricevute a dì primo Fevrer. Per nostre di 25 scrivessemo esser stà mandato a chiamar li oratori di Zenoa, Siena, Fe-rara, Mantoa et Luca, et ditoli che per la conserva-tion di la pace, la Beatitudine pontificia et Cesarea Maestà voleva far una nova confederation con li principi loro, et cussi fo proposta la cosa separata-mente 1’ uno da l’altro, dicendo questa liga saria defensoria fra il pontefice e imperator, et haver riservato il loco a queli principi, pertanto li debano dar notitia se voleno intrar. Li oratori zenoesi ri-sposeno dariano di questo nova ai loro signori et li pareva fusse bene veder li capitoli particolari di questa nova confederation. Li deputati li risposeno non erano compiti di formar et li hariano. Successe poi li oratori di Ferara et a la dita proposta risposeno il suo signor duca non poteva intrar se prima non fusse composte le diferentie col pontefice et dato executione a la sententia fata per la Cesarea Maestà. Li fo dito scrivesseno pur, et zerca la con-tribution di 100 milia scudi al mexe in caso di bisogno li 6 soliti redursi disseno che per intertenir 1 Diarii di M. Sanuto. — Tot». LYIl. ] questo esercito cesareo bisognava si contribuissa da 35 in 40 milia scudi al mexe tra questi signori : il pontefice da 6000 fin 12 milia, il duca di Milan 5000. Da poi habbiamo visitato il reverendissimo di Osma et parlando di Antonio da Leva si ’1 roina-nirà capitanio in Italia, disse non è stà ancora concluso, et crede che ’1 vorà passar in Spagna con la Cesarea Maestà. Li do cardinali francesi che ando-rono a Ferara, la sera di 25 qui ritornorono, sono stati dal Pontefice et ditoli esser stati a visitation di madama Renea. Ne è dito è per venir a Venelia. 11 reverendissimo di Tornon fo col protonotario Caxal a solazo per veder la cità. L’imperator solicita el papa per il concilio, li dice bisogna far redur li principi christrani a ditto concilio. Monsignor di Prato, il comandador maior di Leon et monsignor di Granvelle hanno ragionato di questo sopra diverse provision zerca dito concilio, et dito, volendolo far zeneral, bisogna che li luterani si obligano di star a la decision farano il concilio. È stà concluso scriver al re Christianissimo, al re Anglico, al re di Polonia, al re di Dacia che habbino a intervenir al concilio, di che Cesare è rimasto sali-sfato et desidera avanti il suo partir de Italia se risolvi questa materia. Inanzi heri zonse qui el signor duca di Savoia, lassò la duchessa indisposta a Modena, et questa note aloza a Castelfranco mia 15 de qui ; diman inlrarà in questa cità. Diman sarà concistorio pubblico el sarà fato le cerimonie al reverendissimo di Trento, qual lo visiteremo, et poi il duca di Savoia insieme con 1’oralor Baxa-dona et sarà udito etiam, in concistorio l’ambaxa-tore dii Preterirne. Il Pontefice ha deliberà mandar al serenissimo re di Romani domino Pietro Paulo Verzelio et fra tre zorni partirà el farà el viagio suo per Venetia. Si aspeta la risposta dii re Chrislia-nissimo. Dì sier Zuan Baxadonna dotor, orator, da Bologna, a dì 28, ricevute a dì primo, ut supra. Sicome scrissi per più mie si Iratava concluder la bona vicinità con sguizari, et domino Zuan Anzolo Rizo secretano di questo signor 1’ ha conclusa con cinque Cantoni, videlicet Lucerna, Uri, Svith, Zug di soto et di sopra etUndervalde, et li capitoli sono stà sigilati per quelli di Lucerna in nome dii resto. Li qual capitoli è questi : Al nome del nostro Signor Dio e de tutta la Corte celestial. Primo, che durante la vita del signor duca de Milano li Cantoni et subditi et pertinenti di qua et di là da monti habbiano ogni exemplion cussi di bestiame, come de ogni altra 31