577 MDXXXIII, MARZO. 578 Signor Im mandato per mi ; li dissi ho lettere di la Signoria, et salutandolo da parte di la Signoria, lui bassa si levò in piedi et ringratiò, et li dissi la bona mente di la Signoria verso questo Imperio, et havia mandalo comandamenti efflcuzi alli azenli nostri etc., et che male information erano forsi stà date. Rispose di la fede di la Signoria era certissimo e di la optima mente di quella et che populi sono populi, et haver piacer intender di lo aboccamento fatto tra Franza et Anglia et desidera saper di quello di Bologna. Et parlando vene il fazoletto rosso del Signor et convene partirsi, et fu forzo remeter a uno altro zorno; qual zonlo al Scragio, trovò il Signor zà montato in fusta et hallo menato a uno loco solito di caza miglia 15 de qui, dove starà almeno zorni 15. Le galle zonle è al ponte di le Bombarde, la maior parte meteno artellarie Suso et. soilicita il partir. Di le cose di la Morea : Coron si tien, e queste galle per quella impresa si fanno preste. 11 mandato per il Bembo olim consolo di Alexandria lo mandai et quello a Curtogoli, che ’1 mandi la galla a Gahpoli et scrivi la causa perché la tolse, et, zonla, la me sia data con l’artellarie e robe. Quelli di Zani di Palras si ha erano fuziti. Et l’altro ho manda a Coriù. Il comandamento a Damasco non se impazino in cose di nostri lo trarò et manderò. Ho auto lettere di.......di domino Piero da Molin consolo, mi ha scritto per alcuni comandamenti li farò far. Scrive aver pagato le pension del Zante dell’anno 936 zoé 1530, del 937 zoè 1531, manca 938 che è 1532, ma dii Zante le ho pagaie tutte, et do manca, le pagerò et trarò li danari per essermi sta richiesti, ma di quel di Cipro ancora Scander Zelebi non mi uà dillo parola. Scrive si mandi il successor aziò repalri, Ire anni grandi. Da Bologna, di do oratori, di 2, hore 2, ricevute a dì é da matina. Avendo zercalo di veder li capitoli di la confederation, non havemo po uto haverli, perchè ancora niun di quelli oratori li hanuo auli, et dicono li haverano in Alexandria, ma mandano il summario de quelli : Primo et ante omnia confirmano la confede-ralion fatta in questa città del 1529, a le qual vedendo mancar molte cose, qual allora furono omesse per inadvertentia e al presente si conosce per vera experienlia che facendosi sariano di grande giovamento, però sono devenuti alla infrascritta capi-tulation : Che in primis se babbi a elezer uno capitanio generai, qual vien dechiarilo sii il signor Antonio l Piarli di M. Sanuto. — Tom- LVII, da Leva, el qual con do commissarii, da esser elecli uno per il pontefice, l’altro per la Cesarea Maestà, habbiano ad procurar, proveder et far tutte quelle cose che li parerano expedienli a beneficio de la confederalion, quorum arbitrio stetur. Item, che ’I sia fatto deprasseuti uno deposilo di ducati 108 milia da esser spexi in caso de bisogno, et che ogniuno de li confederati debba mandar lettere di cambio per la rata a loro coniingente, et dilli danari debbano esser depositati sopì a uno banco, qual finora non è dechiarito qual sii, el il banchier debba esser eleclo per Sua Santità et Maestà. Item, si debba far uno pagamento di ducali 25 milia a l’anno per inlerlenir capi. Item, sia fatta una compartitone non di ducali 100 milia, ma di 84 milia al mese, in caso de bisogno, zoè Sua Beatitudine ducati 20 milia, Cesare 35 milia, Milan 15 milia, Ferrara 8000, Zenoa 3000, Siena 2000, Lucha 1000. Item, che essendo Fiorenza la patria del pontefice et il duca Alexandro suo nepote, se intendeva esser compresi in quella liga. Item, che tra la Santità del pontefice et il duca di Ferrara se intendi esser suspension di arme per mexi 18, dal giorno della presente capitulalione adriedo. Item, che nel tempo che le gente de amici o 210 inimici alogerano sopra terrilori de li confederati, per quel tempo quel tal non possi esssr astretto a conlribution alcuna. Item, vien compreso il signor duca di Savoia per il Stato che ’1 tien di qua da monti, nè è astretto a conlribution alcuna. Etiam è compreso il signor duca di Mantoa a libero di ogni conlribution. Item, che tulli li confederati prefali siano obbligati difender la santa fede catolica, e andar con-tra quelli che fusseno disobedienti alla Sanla Sede Apostolica eie. Item, infine li fu posto uno capitolo senza quo-damodo saputa di alcuno di conlrahenli, perchè non ebbero tempo di dar nolilia a li loro signori et perchè Cesare disse voleva al tulto ultimarla, over acetlassero questo capitolo, over s’intendessero esser fuor di la capitulation ogniuno di loro. El vedendo che sariano stali li primi rumati, li puose lo asenso, el molti non ne fanno gran conio, dicendo che non è obligalorio, altri par che sia di exlrema importanlia per pagar quello che non po-Irano : hessendo videlicel bisogno di maior conlribution mensual di ducati 84 milia, ogniuno siano 37