221 MDXXXII, NOVEMBRE. 7G Copia di una lettera scrita per V imperador alta Signoria nostra, portata per il suo orator a dì 12. Carolus divina favente clementia roma-norum imperator semper Augustus, Germa-niae Hispaniarum rex etc. illustri dux amice noster sincere dilecte. Si ben quando se licentiorono da mi li oratori nostri li ringraliasemo del servitio et bon trala-menlo che ne fu fato in tutte le terre vostre, del ebe ne pesiamo molto contenti perchè fu tale che’l non poteria esser meglior, scrivemo tamen a Rodrigo Nino del nostro Conseio el ambasciator nostro che per nostro nome facia lo ¡stesso, come da lui più ad longum intendereti, pregandovi mollo che li diale integra fede el credenza, lenendo il lutto per vero el cerio. Data a Manina alli 9 de Novembrio 1532. In mezo la lettera di solo : Carolus. più abasso : Covos comendador maior. A lergo : Illustri Andrea Gritti duci vene-tianmi amico nostro sincere dilecto. el P altra era scrita in spagnol in bambasina con il suo bollo di cera. Dì Mantoa di V orator Contarmi, di 11 et insieme sier Zuan Basadona dotor, orator, ricevute a dì 14, la malina. Come a dì 8 fui col co-mendator Covos maior di Lion per far levar li cavali lizieri dii Veronese e li lanzinech non aìozasse-no, dii che fui salisfato a pieno, el li cavalli dilli subito se partirono e a li lanzinech ordinorono ve-nisseno inanzi, i qual caminorono il sequente giorno di Bovolon a Isola di la Scala non obsianle li lempi calivi, el questa matina iterum li parlai per farli passar, perchè temendo il ponte su P Adese impedisse la navigation di Alemagna e di Venelia, mi promisse di farlo, el saria con il capitanio, et poi manzar andaria dentro de P imperador e si l’aria provision. Quelli dii Conseio è stalo in consulto questi zorni zerca lo alozar, et sono risolti in far alozar la mila di le zente a Caxalmazor e lochi .circqmvicini il resto a Crescilo e circumcirca, et li duchi de [ Milan e di Ferrara hanno conteníalo haver questo cargo, qual è intollerabile, et per aqua di Ferrara a Bresello si contenterà mandar le vicluarie eli’ è mia 70, come ozi mi ha detto il duca di Ferrara. Sono spagnuoli 6001) ma boche 20 milia, lanzinech boche 7000 che non sono loro 4^00 fanti, e il duca di Ferrara mi ha ditto questa esser la total ruina di soi paesi, li cavalli lizieri za 2 zorni si tien per cassi perchè a dì 21 dii passalo li deno */2 paga, tamen uno di lor capi eri me disse locheriano danari per far una impresa. Li fanti spagnoli zà 4 giorni passarono Po a Hoslia, et a Governolo si prepara il ponte per passar li lanzinech. Parlai col comendalor Covos predilo zerca il salvocondutlo per le galìe di Barbaria, rispose Pini-perator desidera compiacer la Signoria, ma non voria romper le concession di quelli reali e voi scriver in Spagna pregando conlenleno si faza, et spera lo contenlerano, e questa è la mior via. Quanto a la tratta di formanti promesse infalan-ter di farla far, e di salnitri vedessi le minute ve-chie, ma io non ho niuna scritura di questo, nè veder loro registri si poi, come mi è sta scritto, però si li mandi presto il tulio. Poi li parlò dii loco di abocarsi col Papa, disse se il Papa starà mal andaremo a Roma poi a Napoli, e dimandalo quando partivano disse non saper, ma il Papa a li 10 si dovea partir per Bologna e saria a la fin di questo, poi mi disse haver fato con-dur per Ispruch e Trento poi Verona insieme con monsignor di Granvilla alcune sue robe di caxa, et voleva una patente el ge P ho fata. Scrive lulta questa corle è restà inganala perché nel passar sul paese nostro pensavano si dovesse far qualche presente a questa maestà di altra sorte che di robe da manzar, perchè di quella Soa Maestà non ha auto utilità alcuna, in Venzon dii vin garbo ave solum conzi 22, et quelli di Rosazo zonsero il terzo zorno in Spilimbergo a dì 4. Il signor duca di Milan et io Zuanne partissemo da Milan per Pavia a dì 7 bore 2 di note, se imbarcassemo arivati a' Borgoforle mìa 8 di qui a dì 8 per tempo, e licenlialo tulli con quelli di la famegia di Soa Excellentia andò a Ce* sare a basarli la mano. Fu acolta da Sua Maestà con mollo amorevole ciera e cussi da quelli dii Conseio fu onoralo, siche’l resta satisfato, ma non ha ancor tralà nulla. Il Papa vien a Bologna con 12 cardinali, farà la via dì la Romagna sicome per lettere dii primo dii suo orator si ha. Io etimi baserò la man a questa Maestà. Morite domino Marco secretario dii Serenissimo