275 MDXysrjI, NOVEMBRE. 276 el vengi a slargar essa sfrata tanto che la sii pie 7 et Vj ruinando la muraglia et reformándola a sue spexe, però : L’ati lerà parte, che per autorità di questo Con-seio preso et deliberalo sia che dando il prefalo et nobil nostro sier Alvise Barbaro lanto dii leren suo che si vengi a largar la slrala che va al tragelo di San Felixe piè 7 l/j ruinando et refabricando la muraglia a sue spexe, si che per questa opera la Signoria noslra non senti spexa alcuna, li sii concesso a lui et sui heriedi in perpetuo barche tre al dito trageto prime vacante in ricompenso dii teren el darà et spexa el convenni far, con reservation però di le raxon sue a qualunque che pretendesse haverne sopra dila cale, dichiarando etiam che ’1 prefato nobil sopra dita muraglia possi fabricar pergoli et allre fanestre per quel modo che si fa sopra li muri di altre cale di questa oilà noslra et non altramente. f De parte 156 De non 26 Non sinceri 15 Sumario di letere dii Piobio secretario dii signor duca di Milan, di Pranza, di 24 et 29 Octubrio 1532. Che hessendo gionto il Christianissimo re a Bologna di Picardía, il legato fece expeclar tuli li oratori excepto P anglico a Bevila, a li 20 il Christianissimo parlile di Bologna andò ad alozar vicino a Cales 7 lege, dove si incontrò col re Anglico dove non usorono allre parole che di salutatone. Poi inlravenero il delphno et fra teli acompagnati dal legato, cardinali et altri. A li 22 il Christianissimo andò a visitar P anglico a lo alozamento, et perchè il parlamento fo in piede si iudica non fosse altro che di bone parole ; a li 23 si reduseno in eonseio li doi re, poi hessendo ambidoi ussiti et andati chi in qua chi in là, in lo eonseio reslorono il gran maestro, Parmiraio, il legato con uno secretario dii canto dii Christianissimo, et dal canto di l’anglico monsignor de Vinceslre el di Sufolch con un secretario. Si è inteso che hanno tratato d’armar conira il Turco perdifension di la christianità quando bisogna, et di la sicureza de loro regni el anco di offender si sarà mestieri, che si crede, chò stando le cose prospere a la Cesarea Maestà contra il Tur- (1) La carta 00* è bianCi, co lasiarono disegni assai. La pompa di francesi è stata di beli vestimenti, ma quela di l’anglico pur non è stala pari a lo abocamento passalo, che mentre il Christianissimo è stato a Cales, il legato el altri consieri hanno aleso a expedir li cardinali Tornon et Agramonte aziò intervengali a lo abo-camenlo di Nostro Signor con la Cesarea Maeslà. Li prefati cardinali hanno da procurar che monsignor sia neutrale perchè lo tengono per tropo obsequente a P imperador, hanno anc-o da lemptar che Nostro Signor non declari nela causa dii re anglico qual dubitano segui in dito abocamento. Hanno da procurar di guadagnar cardinali con speranza di benefìci di procurar cardinali etconcession di decime, le qual cose si sono sapute parie da lor stessi et parte per altra via. Di Verona, di rectori, di 20, ricevute a dì 23 novembrio. Eri tuli li fanti et munitimi passo-rono il ponte su P Adexe el hozi dovea passar la arlellaria. Il reverendo domino Gabriel da Marti-nengo et deputali per il signor duca di Urbin a far compagnia a dite zente volevano far il transito per qui, facendosi far il ponle su P Adexe a Santa Caterina per poter passar sul manloan distante de qui mia do ; non habiamo voluto consentire dicendoli ragione eh’è restali salisfali ; se li manda il pan, facendo di le altre provision dii viver, et le bur-chiele fo condute di Crema, per il ponte se farà reconzar. Di Zara, di sier Jacomo Mar zelo capita-ìlio, di 4 Octubrio, ricevute a dì 27 dito, dri-zata a li Capi di X, ma leta in Pregadi. Come io son slato a la visita di le forleze di questo contado, et prima Laurana è lunlan de qui mia 25 et confina con Oslroviza loco dii Turco, qual caslelo è mal conditionato di muraie et habilalion in quelo et di ponti et continue minano praecipue dove il daziare serva le biave in la forteza, balestre et eoraze vechie sono ruinate et qualro falconeli di-sbocati et non inzocati. In la chiesia è molti arzenti tra li altri brazi 4 di fanti, 3 di quali sono di arzento et il quarto d’ oro, in guberno el custodia dii capelan solamente, il qual li potria portar via, et poi la forleza di Nadim mia 15 lontan di qui confina con Clicevazo et altri loci dii Turco et è a la guardia uno missier Francesco Justinian contestabile za 10 anni, esso loco è assà bon et di dentro bisogna molle cose, et li ha haulo poca cura, il qual solum procura il ben suo, et ne la risegna che ho fata ho trovato che ’1 ditto ha 2