— 30 - costituiscono già una maggioranza nel miscuglio che comincia a dimostrare una polarizzazione albanese nel tipo fisico e nel costume, verso il Sud del lago. Ocrida è anche pretesa per ragioni più o meno storiche da tutti : " però, se dobbiamo risalire al primo occupante, gl’Illirii c’eran prima di tutti. Quindi Ocrida appartiene ai loro discendenti albanesi. Quando lo stato slavo crollò, gli Jllbanesi riguadagnarono terreno sui paesi dai quali erano stati cacciati e vi si rafforzarono. Ocrida è stata sempre più o meno albanese prima d’ogni altra cosa e con ragione i laghi d’Ocrida e Prespa si solevan chiamare finora dai viaggiatori laghi albanesi *. Ciò conferma un viaggiatore rumeno assai attendibile ( 1 ) che trovava a Pogradetz, capoluogo di circondario a Sud del lago di Ocrida, su 310 case, 190 di albanesi musulmani, 30 di romeni e 90 di albanesi cristiani bilingui col romeno o col greco. Ancor più a Sud, sul lago di Malik, " parte della popolazione è reclamata dai greci, alcuni sono valacchi ed essa sicuramente non è bulgara ", ma tutte le case visitate erano albanesi. Seguendo verso sud lo spartiacque, a Colonia, presso le sorgenti del Lumi Beratit " l'unica lingua parlata è l’albanese " : 100 case, tutte musulmane. Ciò non toglie che la Grecia tenti ancora di reclamare il distretto. Più giù, passando dal vilajet di Monastir in quello di Giannina, a Leskovic (attenti alle trappole della toponomastica!) n la popolazione è in maggioranza di musulmani bectasciti ", una setta albanese. Discendendo nella vallata della Vojussa verso Valona, (1) G. Burileanu I Romeni d’Albania, trad. Baldacci, Bologna, 1912 (P- 59),