237 MDXXXtl, NOVEMBRE. 238. f Sier Domenego Trivixan el cavalier procurator, savio dii Conseio, tolto per sier Antonio da Mula consier........1221. 115 A dì 18. La note e tutto il zorno fo pioza. Il Serenissimo amaialo ut supra ma si lieva di ledo et slassi.............. Di Mantoa, di V orator Contàrini fo lettere di......il sumano iusta il solito è qui avanti. Vene in Collegio 1’orator di Milan per . . . Vene Zuan da Como, sialo governador in Can-dia et clecto colonnello con ducati 40 per paga et ha con lui fanti 25- Nola. Morite il Borgese capilanio di fanti. In questa malina fo expedlto in Quarantia Civil al terzo Conseio il caso di la heredità fo di sier Thomà Barbarigo, come apar per il leslamento fato 1377 per esser morto sier Hironimo Barbarigo qu. sier Andrea fo dii Serenissimo senza fioli, venendo al più vechio sier Andrea Barbarigo qu. sier Francesco da San Trovaso come più vechio voi aver lui il beneficio, et sententiò il ponto al Proprio sier Matio Barbarigo è proveditor al Zante fradello dii dillo sier Hironimo, etiam senlenliò dito ponto alenlo il Serenissimo ave questo benefitio e luti li soi heriedi lo dia haver. Hor sabado fo il secondo Conseio : parlò sier Santo Barbasigo avocato qu. sier Matio, li rispose Matio Fedel per sier Andrea, luti andono non sincere. Ozi mò parlò domino Francesco I’ilelo dotor per sier Matio, li rispose domino Alvixe Discalzo dotor per sier Andrea, et fo fato in favor di sier Matio, videlicet che lui havesse dillo beneficio. Fo 18 de si, 12 di no et 2 non sincere e si vene zoso poi la campana di Quarantia. Da poi disnar fo gran pioza et fo Collegio di Savii. Die 17 Novembris 1532. Maislro Nicolò barbier venuto di Alexandria sopra la nave de Antonio Baston referisse : come oggi sono zorni 17 che’l locò il Zanle, nel qual locho detono lengaa per intender da novo con molti ho-meni da bene, et li fu referito di le cose del signor Andrea Doria che l’havea preso Coron, nel qual locho havia lassato por guardie spagnoli 1G00, et dentro di la terra haver trovato sepellite sollo terra do colobrine con le insegne de San Murcho. Item che preso Coron se parti con l’armala a la volta di Modon, et li fece dimandar se si volevano render, et hebbe rispósta che non si volean render, il che visto si levò da Modon con l’armala et tene la volta dii golfo di Patras, dove gionlo subito in manco de hore do lo prese, et messe a saco quello era fora e dentro di la terra, ma turchi che erano in castello furono salvi le persone, et li zudei fono tutti presi et sadiizali, et da poi lenuli 15 di loro li più richi, licenliò tutti li altri, persino portano rescato da Salonichii di le lor taglie, per li qual didi 15 restorono piezi et securlà, la qual terra de Palras insieme con la rocha ottenuta esso Doria se ne andò alli dardanelli de Lepanto, et prese uno di quelli per forza et tagliò lutti a pezzi quelli di dentro. L’altro dardanello, veduto questo immediate si rese, et furono salve le persone di quelli erano dentro, et da poi mandò alla terra di Lepanto a dimandar le chiave qual se dicea che si volea render a patti, ma li soldati cesarei cridavano non volerla a patti, perchè tendevano a l’avadagno non havendo auto danari già molti giorni. Item, che vedendo questa dispostone de li soldati, il signor Andrea li promesse dar un’ altra terra a saeho dentro dii golpbo, ma non li fu specificata quale, subiungendo esso maistro Nicolò che rilrovandose al Zanle sopragionse uno bregan-tin dal qual se intense che volevano partir per andar in golfo de Lepanto per andar a sachizar una terra, non disse quale, specificando una terra dove se intendeva che erano fugile molte ricchezze de zudei et turchi. Altro dice non saper nè haver inteso. Stampa. 83*') Puncfa testamenti qu. Domini Thomae Barbadico MCCCLXXV1I. In quo quidem leslamento consliluo esse meos fidei comissarios nobiles viros Joannium Barbadico qu. domini Angeli, Jacobellum Trivisano ambo de confinio Sancii Gervasii, Andreolum Miani de con-finio Sancii Vitalis, Marinum Barbadico qu. domini Marci et Joannium Barbadico qu. domini Gabrielis ambo de confinio Sancii Gervasii atque Catharinam (1) Le carte 82* e 83 sono bianche.