373 sto Conseio, siano remesse tal diflerentie al Collegio preditto. Et se in questo o in altre differentie alcuno venisse avanti li Capi di questo Conseio, allegando tal caso esser stati già abrazali per li Capi di questo Conseio, mostrando qualche termination, lettere, over atto alcuno già fatto per li Capi di questo Conseio, non siano però tolti in esemplo, ma li Capi di questo Conseio, sotto debito di Sacramento, parendoli che tal determination, lettera over atti, siano slà fatti indebitamente venir debbano a questo Conscio per inciderle et anullarle come sarà deliberalo. Et la presenle parte non se possa revocar, su-spender o far in contrario sotto pena di ducali 500 a ehi mettesse parie in contrario, de la qual pena non li possi esser fatta gratia, don, remission, re-compensation, over provision in contrario, sotto la prefala pena, et tamen quello che fusse posto non se intenda preso, salvo con li tre quarti de le ba-lole di questo Conseio, et li secretari di questo Conseio oltra la predila parte presa del 1458 etiam obligati lezer li presenti capitoli in questo Conseio, in el primo Conseglio di ottobre et etiam alli Capi di questo Conseio al principio di ogni mese per la inviolabil osservanza sua, reservando tutte le altre leze et ordeni alli presenti capitoli non repugnanti ; et sempre che li secretarli inlenderano che li Capi di questo Conseio siano per far alcuna terminatone, lettera over alto conira li presenti capitoli obligati solto debito di Sacramento a ricordar a li Capi predilli la observantia di le leze et ordeni di questo Conseio sichè non si possano excusar de inadvertentia. 138 A dì 22 Decembre, domenega. Fo bellissimo tempo, sichè si tien il tempo sia conzado. Et il Serenissimo stà meglio et ha auto bona note, tamen non si reduse in Collegio, qual però si redusse in la camera di scarlatti, et non fo alcuna lettera. Vene l’orator dii duca di Ferrara, dicendo aver lettere del suo signor duca che’l ringratiava la Signoria di le leltere scritte alli oratori nostri li dagi favor al pontefice in adular le soe differentie. Vene l’orator del duca di Urbin capitanio zeneral nostro, zerca danari dia aver il suo signor etc. Da poi disnar lo Gran Conseio, vicedoxe sier Zuan Alvise Duodo ; et fu poslo per li consieri el cui di XL la parte presa in Pregadi far bailo a Costantinopoli per do anni per scurtinio et 4 man di eletion, con ducati 100 al mese, et parti insieme 374 con P orator destinato al signor Turco, ut in parte. Ave 1336, 32, 1. Et fu fatto il ditto bailo, et altre 8 voxe, el si ballotò fin passà 24 hore. 183. Scurtinio di Bailo a Costantinopoli, insta la parte. Sier Mafio Michiel fo podestà a Pa-doa qu. sier Nicolò dolor et cav. procuralor.......64.114 f Sier Nicolò Justinian è provedador a le biave, qu. sier Bernardo . 104.71 Sier Benedello Valier che è di Pregadi, qu. sier Antonio .... 102. 70 Sier Benedello di Prioli che fo di la A Zonla, qu. sier Francesco, qu. sier Zuan procuralor .... 102. 75 Sier Piero Michiel fo consolo a Damasco, qu. sier Polo .... 90. 87 Sier Domenego da Mosto fo podestà e capitanio a Treviso, qu. sier Nicolò.........84. 96 Sier Jacomo da Canal 1’ Avogador di Comun, qu. sier Bernardo . 82. 98 Sier Veltor Diedo fo bailo e capila -nio a Napoli di Romania, qu. sier Baldissera......85. 95 non Sier Marco Antonio Sanudo fo al luogo di Procuralor, qu. sier Be-neto, per aversi mandà per de-bitor. In Gran Conseio. Bailo a Costantinopoli. f Sier Nicolò Justinian el provedador a le biave, qu. sier Bernardo . . . 866.501 Sier Benelo di Prioli fo di la Zonta, qu. sier Francesco, qu. sier Zuane procuratore, dopio..... 749.617 Sier Beneto Valier è di Pregadi, qu. Antonio ......... 683.683 Sier Veltor Diedo fo podestà et capitanio a Ruigo, qu. sier Baldissera . 472.892 In questo zorno poi vesporo gionse e mirò in porto la galia stata in Cipro, soracomito sier Zuan Justinian qu. sier Lorenzo, vieti a disarmar, stata in Istria molli zorni. HDXXXII, DICEMBRE,