469 el si iusfificò dicendo el empiiamo per sue lettere scrite a la Signoria si ha lauda de lui fin l’è sta servilo, et non l’havendolo voluto più servir, si ha inimicato con lui et ha ditto mal et opostoli cosa che lui è inoeente, et dimanda di gratia poter venir in Pregadi quando si tralerà de lui per instificar le sue raxon, che lui non è persona pu-hlica da comeler a l’Avogaria; et li fo ditto non poteva venir; disse: almen deme tempo che io possa far una scritura, la qual sia leta in Pregadi, et oppose a sier Filippo Capello non si poi impa-zar per la inimicitia ha insieme et a sier Francesco Venicr ha lite con lui. El sier Antonio Erizzo savio ai Ordeni disse: Con mi non è causa che la non possi meler la parte. Hor per sier Antonio Loredan savio a Terra ferma fu suspeso, sichè hozi in Pregadi non si farà nulla. Da Cor fu, dii redimento et sier Moro prò-vedìtor menerai, dì 8 Zener, ricevute questa malina. Come per una nave ragusea si ha l’armata cesarea gionse a Messina a di 26 dii passalo et di le galìe do erano partite per Napoli. Di le cose turchesche di la Morea nulla hanno, scium si dice il Signor turco esser zonto a Costantinopoli. Le galìe di Barato a dì 4 feno vela, audono fino a la Strada bianca et per vento contrario convene (ornar, de qui li manderemo 4 galìe a re-murchiarle quatti primum sarà tempo da levarsi. Dii dito, di 8. Come erano tornati do pedoli fono dati per il clarissimo zeneral al principe Do-ria, licentiali da lui da Galipoli, riportano che a li 6 dii passato gionse con 27 galìe de lì et esso principe smontò in (era, et andò al suo principato di Melfo, dove starà qualche zorno. Le galìe si levò per andar verso Otranto. Dice che hes-sendo in Otranto era voce Cesare haver ordina tute le nave forestiere fossero retenute. Di sier Ber turni Contarmi capitanio dii galion, date a Corfù a dì 4 de l’istante. Avisa el suo esser stato in Cipri et acompagnà le galie di Baralo et haver levalo biscoti et fermenti de ordine dii clarissimo zeneral ut in litteris, et il galion ha bisogna di conza, il qual Io farà conzar lì a Corfù. Fu posto, per li Consieri, cussi come per parte presa nel nostro Mazor Conseio li oratori nel suo ritorno pono venir in qneslo Conseio non melando balola, cussi è ragionevole che li capitani zenerali di mar nel suo ritorno possano venir, però sia preso che sier Vicenzo Capello stalo capitanio zeneral di mar possi venir in questo Conseio fin 470 selembrio proximo non melando balota. Ave : 138, 1 di no, nulla non sincere. Fu posto, per li dili, poi leta una lettera di sier Bernardo Zigogna provedilor et capitanio di Legnago, di 10, scrive esser slà (aia l’aqua de 1’ Adexe in uno loeo dito la campagna di Porlo, con danno eie., pertanto sia preso chi quello o quelli accuserà o li mandatari babbi no di taia le lire 1000 et chi l’havesse fato acusando li mandatari sia assolto, et babbi la taia ut in parte. Ave: 142, 4, 17. Fu poi lelo una suplication di la badessa et monache di San Cosma et Damian di Brexa, le qual dimandano di gratia poter far un certo ponte .....Et lelo la risposta di sier Francesco Ve- nier, oliati podestà di Brexa, che conseia si poi concieder per non esser danno alcuno, linde mes-seno di conciederli ut supra. Fu presa. Et ave : Fu posto, per i Savi ai Ordeni, tre galìe nuove al viazo di Barbaria ut in incantu, con don ducati 7000 per galìa, vìdelicet 3000 di le 3 per 100, 2000 de governatori di debitori di ogni sorte da poi le ubligation dii Conseio di X, di i’ Arse-nal et de l’impresiedo di Gran Conseio, et 2000 di Cazude, X Offici, sora i Offici, sora i Colili, et li patroni melino banco a dì 15 aprii, eonfiuà il capitanio a dì 25, parli a dì 29. El alcune baia-lation di scale et ordine di tocar le scale, et alcune solile lassar ut in incantu. Et sier Ilironimo da chà da Pexaro savio dii Conseio, come provedilor sora l’armar contradise al luor di danari di governadori, per esser ubligà a l’armamento per questo Conseio, et messe voler P incanto con questo, in loco di 2.000 ducati di governadori, se li dagi de debitori di le tanse numero 1 fin numero 18, per non -desordinar le parte etc. Et andato a responderli sier Zuan Morexini savio ai Ordeni, fece una perfetissima renga, laudata da tutti, concludendo non hanno altro rouodo de trovar danari che questo, volendo far navegar quele galìe di Barbaria et Fiandra che per haver il salvo-conduto da l’imperador per quele de Barbaria tanto 17Q' si ha stenlado, ot dal re d’Ingaltera il permeter le galìe di Fiandra vadino, et non le mandando, dirano è sta per non haver di darli doni. Disse il beneficio ha la terra per far navegar le galìe eie. Et li rispose sier Lunardo Emo provedilor sora P armar, facendo un gran rengon. Poi parlò sier Andrea Loredan savio ai Ordeni, et andò le parte : MDXXXIIJ, GENNAIO.