023 MDXIj SETTEMBRE. 624 8 ra, e Dio voglia la possiìio compir, e non pono ha-ver guastatori per esser tulli rebellati. Poi non hanno de li artellarie, ni bombardieri, ni mouition; tome» scrive, non mancherano di far il debito lboro in mantenir quel Iodio eie. Del dito, di 26, hore 16. Come in quella malina era vernili lì alcuni fanti di Scipion di Ugono, j era in Cividal, per lui mandati al castel de Perpeth a custodia di quel loco, perché Ihoro li riebieseno, i qualli dicono non esser sta acceptati, et esso podestà li hanno imbarchati e mandali a Venecia. Item, per soi noncij vernili in quella matina di campo intende, Gradisca manlenirsi e bombardar al continuo li inimici, e cussi lì, a Murali, si sente bombardar, e dice aver visto nostri in Gradiscila portarsi virilmente. Item, dimanda danari per pagar le spie, per haver fin bora pagate dii suo. Item, a horre 15 è zonto lì Alvixe Musehalello con le barche armade e li provisionati di Zuam Turcho, qualli subito li ha drizati a Grado con bordine che trovando de lì el dillo Zuam Turco, lievi la sua compagnia e vedi di condurla in Gradisca; e s’il l'usse partito con li 50 compagni 1’bave, di quelli di la compagnia di Francesco di la Porta, questi debano ritornar lì, a Ma-ran. Scrive, haver ricevuto alcune munition ma poche; suplicha la Signoria, subito li mandi bombar-. dieri X, polvere di bombarda e de’ schiópeti per li provisionati. Etiam à ricevuto letere di orzi, farine e fermenti, fono mandati per mandarli a Gradiscila, unde-exequirà 1’ bordine di la Signoria, et ha spazato una barcha per li fiumi ete.; el li 200 stara, andava a Gradiscila, li retene lì, a Maran, et Sono in la propria barcha per non haver modo di lenirli in la terra. Scrive, aver dato a Zuan Turcho le lelere di la Signoria, andava in Gradiscila al pro-vedador zeneral Mocenigo, le ha date al prefalo Mu-schatello acciò le dagi a Zuam Turcho, contesla-bele, qualle, insieme con le altre, ge dete quando 1’ andoe, al dito provedador drizate, le debino portar, potendo. Item, post scripia è zonto una sua spia, dize, Gradiscila manlenirsi virilmente e i ni-mici hanno piantato pezi do de artellarie, di quelle èrano in Udene, e poi da trenta altre grosse e mi-liute; tamen non li l’ano danno alcun, solimi qualche ruma di case. Vero è die sono stali a parlamento con li nostri,' eri matina, diti inimici, i qualli Voleano la terra a sacho e ducati 30000 per lo salvo di le persone, ma nostri, è in Gradiscila, non li volevano dar salvo 3000 ducati e insir l'uora nudi, sì che tutta questa note e fin bora bombardano, sì quelli dentro, come quelli di l'uora. I nimici sono da 3000 cavalli et fanti 4000 pagati, et villani assai, e 328* sono determinati di. baverla omnino, el che in campo era gran penuria di pan, et ne hanno portato lì, a Maran, e sono tristissimi, e chi; i nimici dicono, subito auta Gradiscila voleno venir »questa impresa, la qual la lien facile. Dice etiam haver visto alcune scale, venule di Udene, in campo per dar la ba-taia a Gradiscila. Item, ozi quejli di Perpelh à mandalo le chiave a li inimici et cussi hano fato Slra-soldo. Translatione de la letera che lo signore soldano 329 manda a la sacratissima maiestà del nostro serenissimo signore Lodovicho de Valorjs, per la grafia de lo omnipotente Dio re di-gnissimo de Franga, al qual piaci dare longa et prospera vita. Con il nome di Dio et di sua misericordia e pietà, del servo de Dio et suo costituto, el soldano grandissimo, el possesore, re, axaraf, signor magnifico, sapiente, justo, combatente con fermeza per le cità, con ajulo de lo Altissimo guardalo et exaitato in nobileza sopra li nobili, spada del mondo e de la legie, soldano de la salvazione e di mori, mantenitore de la justizia in fra li sapienti, hereditatore dei regni, re de li arabi et agiermi et turchi, Alexundro in questo tempo, concedilor de le grazie, congrega-tore de le parole vere, possesore de’ signori et stati et de corone a chi li piace, desmetitor delle provin-zie et signorie, castigalor de li rebelli traditori et maligni, liberata de li gravati, punitor de li Irans-gressori et iniqui, servendo le doi caxe sante, mantenendo in securtà el pelegrinagio alli pellegrini allo adombrato Dio nella sua terra, servator de le ordi-nazion dei suo’ proffeta, soldano de la terra, servita* de essa, santifichalo sopra li re dei presentì, conceditore de la justizia alli domandanti, signore de li re et soldani, costituto nella signoria del Moresimo-Abunasaz-Cansoz-Esgnuri, Dio lo mantegna nel suo stato et conservi lo suo exercilo et servitori. .Alla presentía del re exalíalo et magnifichatò, potente combatitor, fortissimo et nobilissimo Luis de Valoys, defenditor de li regni de la christianità, nobilitata de la legie christiana, exaltator del po-pullo christiano, sapiente nelli soi regni, defenditor de li soi vassalli, guardata de la terra et mare et de le cità et porti, signore del regno de Franza et di Berlagna et altre provinzie, che sono al suo dominio, juslilìchator de la legie et del batesmo santifi-chato sopra li re et soldano, manlegilo Dio con la