541 MDXI,' SETTEMBRE. 642 i/ì la marcha, come alias fu preso e revochada. Et la copia sarà qui avanti posta. Ave 58 di no, 74 di si. Presa. Fu posto, per i dili, che si possi comprar stabeli posti in tenuta di debitori di le cazude con li do terzi di contadi, et uno terzo dii cavedal di monte nuovo, et cussi chi è debitori fin questo zorno a dito oficio, possi saldar il suo debito a questo modo. Sier Marco Bolani, savio dii consejo, e i savij di terra ferma messe, il terzo sia di monte novissimo. Andò le do opinion, et fu presa quella di savij, dii 3.° dii monte nuovo. La copia sarà qui avanti. Fu posto, per i savij, che sier Alvixe Zorzi, quondam sier Lorenzo, e fratelli poi il llioro falir siano absolti di tanxe. Et fu presa. Fu posto, per i savij, che atento sier Alvixe d’ Armer è debitor di la Signoria et è creditor assai per altri conti, ohe sia suspeso il suo debito ; e perchè altri voleva etiarn di sier Marco Orio, sier Vi-zenzo Pasqualigo, quondam sier Cosma, sier Alvise Soranzo, quondam sier Vetor, fo terminà balotar a una a una, et balotata quella di l’Armer non fu presa. Ave..... Fu posto, per li consieri e cai di 40, fusse suspeso li debiti di la Signoria ha sier Hironimo Contarmi, è provedador in armada, fino per uno mexe poi ritornato in questa terra. Ave 52 di no, 90 de . si, et fu presa. 281 Exemplum. Die 18 septembris 1511, in rogitis. Sono a 1’ officio nostro de le cazude una gran summa de debitori nostri da i quali se scuode poco, over niente, come per experientie quotidiane se vede, non zovando alcuna provisione facta finhora, adeo che l’arsenal nostro, al qual sono deputati in gran parte i danari de quel officio patisse insieme cum tute le altre cose nostre, unde è al tuto necessario non manchar de nova experientia et remedio, et perhò L’anderà parte, che per auctorità de questo conseglio sia preso che tuti j beni di debitori pre-dicti facli, fino a questo giorno tolti, et che de cateto se toranno in tenuta per l’officio nostro pre-dicto , siano posti per el dicto officio a l’incanto et venduti juxta la forma de le leze sopra ciò disponente, possendo, quelli j compreranno, scontar uno terzo de cavedal de monte novo, sì in nome suo, come in nome de altri, et simul et semel dando j altri do terzi de contadi. Venduti j qual beni, se quelli, de chi j seranno stali, voranno recuperarli siali concessa facultà de poterli redimer in termine de giorni oclo immantinente subsequenli, dapoj che li serà data noticia, el non li recuperando in dicli giorni, le venditione siano et se intendano esser inappellabile, deehiarando che del monte novo fusse scontado per j predicti, sia tenuto uno disimelo et particular conto, acciò se possi metter ej prò in la Signoria nostra, come è juslo. Praterea luti quelli che in termine de zorni 15 exbursasseno danari contadi al dicto officio de le cazude, possino dicli danari accompagnar cum uno terzo del cavedal del monle novo, si che j siano do terzi de contadi et uno terzo de cavedal del dicto monte novo, cum el qual suo credito possino scontar cum si medesimi, et non havendo debito possino tuor per sua satisfadione dei debitori del dicto 281 * officio de le cazude, facli lino questo giorno, et Che j beni di debitori predicti, tolti in la Signoria nostra, et de quelli che se vendesseno a l’incanto senza exbursar altro denaro contado. Die dicto. Li presenti tempi sono de qualità che recercano non doverse repudiar alcuno mezo per cl qual se possi recuperar danari, unde essendo slà, questi zorni passati, preso in questo conseglio de poler metter arzenti lavoradi in cecha, et poi suspeso, et tandem, ultimamente revocala la parte, fu data in nota a la cecha circha marche G00 de arzenti lavoradi, è conveniente acceplare etìam dicti arzenti lavoradi, allento maxime che in quelli ne sia oro assaj del qual se serve la Signoria nostra, facendo creditori quelli de che j sono et perhò L’anderà parte,, che non obstante dieta revoca-tione, tuti quelli che se hanno dati in nota de metter arzenti lavoradi in cecha siano obligali metterli per tuto sabado proximo, j quali insieme cum tuli quelli, che vorano meter arzenti lavoradi in cecha per tuto el presente mese, siano facti creditori de le faelure da uno ducalo fin uno et mezo la marcha, et non ultra, come altre volte è slà fado. possendo scontar el credito di arzenti in le angarie, che de ccetero se nielleranno. De le facture veramente siano facli creditori separatamente, et quelle possano sconiar ne le grave-ze che se metteranno da primo novembrio indriedo.