1 ^ MDSI, date a Come l'haveyg trovalo il modo di far una i^'^ p .\(|eXe, acciò li inimici di Verona non h,^, poSs„|o soeorer Lignago, e man-fi(') 3 Pe,\|er 5'er Pelegrin da Canal, podestà di C"lop»,c|]( .queliaflote,)j dovesse haverman-^iìto guaS|,(|o ¡0, et a|iri guastadori 20 feze trovar sul veroi^ |j qu^|20 ne yene 14, n i qual-feze comenzar|i’ ,, sperando '’enisseno li prediti 40, li quallì^P -ono ve(iuli, per modo eh’è rima-sla l’opefj. jfeta ; {amen Spera fin 3, over 4, zorni fitofi,^11^ perflar dita opera. Dapoi et f° spa^^eto «,. • ■ • > contestabele, era qui, qual dove^^fanti ¡questa terra per mandarlo a Padoa, e , |j tardarli ni andavano atorno, et li va ftanj» Ven*ì(i ,t}i Adernopoìi, di sier Nicolò Zustignnn ^ilarn s¡e,r Marco, ài 2 et 5, senza zifrat ’^1 dì gazo. c0n«, a di 2, parli l’orator f Er»0, ìi nion|ar in galia ; et poi vene novaa) °i|)(ir, il) su |a Natalia, «i;i venu- i? sili* ' < to 1 esercì^'Mignon jophi per espugnar uno ca- stello; e, n/' fndo aPte!larie fense He ritrarsi, el. le zenit; p riil mrchc> |i fo a rincontro, n il or, minti. 1,! „1 Viri arleo quellj (|j s> vf>llonr>, et Im roto e fra-chassà diiij ! \i. F>Pesnil bassj^ca petardo, e averlo impattato, ^''¡jii’i succhi rnorti, e il bilarbeì di la Natalia,S| ' j’ut-oii)« Radissima rota, adeo il fio! dii si cl|f.fuzito, redosSo con pochi; et diti di Sophi e^l'll',ini u ¡¡„psa ; perlequal nove tulio quel paese ¿tu. fieni, fo teiere, etiam di 2, di sier jfimOdiio, orator nostro. Nara parte di dita (¡fateci! la nOva prima, che vene in AnderriJ'a ¡1, Pareti«? (lu,‘s(;i nova è degna di farnenota , ,(1più c«p'oso scriverò il sumario di le leterè'1'ji> averle- poli' 103 Copia et s ¡i di $ leterG date in 1\'arena, drùa(e Veni^r, quon 'am sier Doni(ì^%ra h morte dii Cardinal Pa- VÌaetÌ/6' Letern Tiorre 17, da Ravena. —■ — --------'V’ - borre 5 di*’11®'' J‘ ^l,ienehdo2"2. Da poi, que- . 1 hAlfl} .w. ' A _ ^ ri' P ' 1 Come eri,9, A fieli se >n tese la nova dii per der di Bob, lorfl int**L> dentro li Bentivoy, a sta matina nova, c‘i,e francesi hanno ama-zadi e pre^ vi,!)ll0rtiéni d’ urn)e, perchè il campo di ' la (¡| .^y qui* de Bologna, ó mia, e quel di la pB PresSoa 1** terr;> ; e bolo- gnesi venp,'^ 6 Si*llj ^ caiiipo di San Marcho, % [/ MAGGIO- 300 e maneha, come si dize, 200 hemeni d’arme, et perso quasi tutti li chariazi ; e Ramazoto prese la volta di la montagna con fanti 6000, e hanno tenuto la volta rii porli ; si stima, vegm'rano a la volta di Ravena. Si dice, il campo di Pranza è venuto di qua da Bologna, 5 mia. Tutta Ravena si duol molto forte de sta eossa. Eri sera el papa vene a San Vidal, dove è stà questa note, e questa matina hanno fato concistorio; e, si dice, va via doman, over luni, non sa dove, e li cardinali mandano via di le sue robe. Item, in questa sera, li bomeni di Ravena se hanno reduto per far provisiom de queste /ente, che hanno a venir, per quanto si ha inteso. Dii dito, di 25. Come sabato, a di 23, a borre 13, lì, a Ravena, fo amazalo il Cardinal Pavia da il ducha de Urbim. Il papa era a San Vidal; el duella era stado dal papa e tornava indriedo, e quando el fo per mezo a la porta di la casa di missier Bruno-ro, a la porta che va verso San Vidal, el ducha scontrò el Cardinal, e li dete, prima, lui con uno stocho, e lo passò da un canto a l’altro ; e uno, era col ducha, li dete tante ferite che l’amazò, e fo portado da sier Antonio Cavalo, e siete una borra, e poi morite. Poi che fo morto fu portato a San Vidal. e lì stete in cbiesia, come si fanno; e da quella borra che morite, si turbò il tempo in modo, che tuta la note e la doinenega non feze mai altro che piover, in modo che quando lo portarono a sopelir, a borre 21, la doinenega, era tanta pioza che tutta la terra jera sotto aqua; pareva el dì del judicio. E durò la grandissima pioza fin che ’1 fo sotto la terra. Ge slà tato bel Iunior; el papa lassò ducati 200 per la se-pultura, e, per il conto i liano tegnudo, è sta speso lire 292. L’anno portato al domo e messo in uno deposito. Item, ozi, a dì 26, è venuto 200 fanti de quelli jera in campo di la chiesia, et è stà messi in la rocha, e vanno per la terra, e poi ne sono venuti de li altri, chejerano in campo, et è slà manda uno bando, che tutti li soldati habino a sgombrar fuora di la terra, fra 22 borre. Item, è stà catnbiado el governador qui, emesso uno prothonotario, homo 103* da ben- Il papa partì sabato, a borre 15 ; e, si dice, 1’ ha a star a Rimano, over Pexaro ; e, ancora si dice, 1’ ha a tornar a Ravena. La guarda del campo francese è di quii di Bologna, 5 mia, zoè una parte, e una parte a caslel San Pietro; e le zente dii papa e di San Marco è a li confini di Forlì. Tutti li contadini hanno portado dentro le sue robe, qui, in Ravena. Eri matina fo mandato un contestabele, a nome dii papa, che fo el fio! fodiJacoirio Menzon, con 200 lauti a Lugo; quelli di Lugo non li hanno vulu-