lGÌ mdxi, Dii dito, di 30, ivi. Come cri, avanti zorno, si levò el campo francese de i suoi àlozamenli, e non si à inteso, fin questa matina, la sua volta, cui stima a San Benedeto, cui a la Mirandola. Le zente, erano a la impresa di la Bastia, tutte se mandano a unirse in campo, perchè cussi le hanno richieste; e doman sarano de qui li ambasadori de li duo re, sono andati a Rezo; se stima vadino a Milan. El vescovo de Vintimiglia, che in questi giorni partì, con ordine dal papa, per far qualche rnotion in Zenoa, havenjo gran modo, come se dize, è stato preso da’ francesi ; il che sarà causa di grandissimo mal, do-vendossi per lui scoprir molti de li confederati, che sono da 1000 in suso in Zenoa. Oggi si fa concistorio per el promuover de alcuni, vescovi, e tratar qualcossa di questi concilij, si dice, contra il papa, volersi far per questi re ; le qual cosse par, pur dagi qualche molestia al papa. Adì 4 mago, domenega. 11 principe non fu in colegio per risentirsi ; el vene letere di corte, di Bologna, di 1’ oralor, di primo et 2 mazo. Item, letere dii provedador Griti, di la Badia, di eri, borre 17. 11 sumario di tutte scriverò più avanti. Da poi disnar fo gran consejo, et fo publichato li ordeni dii gran consejo, per deliberaliom di cai dii consejo di X. Fu posto la parte di officij di bando, presa im pregadi, per li consieri et cai di 40 posta ; la copia di la qual è notada qui. Ave 149 di no, 1144 di la parie ; et fu presa. Fu posto, per li consieri, che li provedadori sopra la chamera de imprestiti de ccetero debano star solum 10 mexi. E fu presa, chè prima slevano più di anni do. In questo zorno domino Francesco Faxuol, do-tor, canzelier granilo, dete alcuni ordeni a la canze-laria, che li secretarij venisseno, et a la bolla di comandante di cai di X niun ve intrasse, si non quelli sono di pregadi etc. 1 qual ordeui, ut dicunt, sono boni. A dì 5. 11 principe non vene in colegio ; et vene letere di provedador Capello, di 2. Scrive, come francesi vano col campo a la Mirandola, in la qual è il signor Zuam Francesco con bona quantità di fanti. Dii provedador Griti, di eri. Come va sora le rive di Po per saper con verità, se i nimici sono levadi, et va con le zente. Et è eia saper, si ave aviso, certo il roy di Franza esser zonto a Garnopoli. Da poi disuar fo pregadi, el lelo le letere, et l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XII, iaggio. . 102 vene dii provedador Orili. Di quello à de inimici, ut in eis. Fu posto, per li savij, una lederà a l’oratoria corte, ut in ea. Presa. Fu posto, per li diti, uno 4.° di fi ti si babbi a pagar a li governadori, justa il solito ; la copia di la parie sarà qui avanti. Fu presa. Fu posto, per tutli li savij, che il provedador di l’armada, sier Hironimo Contarmi, vadi acompa-gnar le galie di viazi, ut in parte. Non balotà. Fu posto, per li dili, che sier Piero da cha’ da Pexaro, da Londra, possi mandar certi archi al re de Ingaltera sopra una nave forestiera, et 500 bote di vin di Candia, non obslanle ogni altra parte in contrario. El fu presa. Fu posto, per i savij a terra ferma, certa provi-sion a uno stratioto, fiol Ferigo, di Francesco Balli, è morto, ducati 10 in Candia, prima 4 a l’anno. Fu posto, per i savij, sier Andrea Foscolo, baylo a Constantinopoli, à trato danni in sier Piero Valier, quondam sier Antonio, sier Thomà Mozenigo, di sier Lunardp, come sier Zuam Foscari, ducati 540, per pagar il tributo dii Zanle, che possino scontar in le lhoro angarie. 7 di no, fo presa. Noto. 11 gripo con le letere e la diliberation, va a Constantinopoli, non è partito; ancora alcuni voleva suspender tal diliberation, pur si atendeva aver le-tcre di cambio per Constantinopoli. Sumario di letere dii conte Zuam Brando-Un, condutier nostro, date a la Costa sopra il Polesene, a dì 3, drizate a Lunardo di Bugie-ri. Come à, per una spia ritornala da Ferara, a hor-re 4, eri sera, che li ponti sora Po erano sta disfati, ' et li francesi erano levati di Ferara e andati a la volta dii campo a trovar missier Zuam Jaco'mo, e passavano Po su ponti. Si dice, il campo va a Parma. Il ducha di Ferara havia fato condur in Ferara 7 boche di arlellarie grosse, erano a l’Ilspedaleto, per mezo il Bondem. Item, missier Tulio Taxom, capetanio dii ducha, dovea ritornar in Ferara con le zente d’arme, e voi lassar Arzenta custodita con fantarie, per esser levate le zenle dii papa, erano 11 vicine, e venute verso Bologna. Item, il nostro campo andava in su versso i nimici, e hanno fato fortificar il Bonden, dove lasserano fantarie, né lì rimagnerà a custodia altra zente d’ arme. Noto. Eri a San Zane Polo, con grandissimo ho-nor, fo sepulto domino Marco fra’ Sixto, veneto, frate di l’hordine di predicatori, et excelentissimo pre-dicator, qual si amalo questa quaresima predicando a santo Zacaria. Fu fato oration, per uno frate, in sua U