MDXI, agosto. 432 \ji di 24, che mandò sier Uiroiiimo Bafo, vo-\ la Signoria s;.per la verità, intese, non era \f ultimo aviso, lianiio, è di 21, si che fo gran Si# dii flato, qual andò in colegio per juslifl-Sclie ’1 paregno di l’Arzentin cri lo disse in Servi, presente sier Piero Longo, sier Polo Sier B(>riiarilia Michiel, quondam sier Mafio, Di padoa, dii gómernador generai, domino \ yLahe0°, 1ual è amalato, eri fo Icto im una ¡etera. Come ha la morte dii papa, et %(f PatKloKo Malatesta esser partito dii campo 'Sri,, e tirava a la volta di Bimano per ritornar \jtato. e nota, fo la verità ; dito signor andoe, N|#e, perché ¡1 Papa varile. 35o XiiP di ai cune ¡etere di sier fflronimo Con-provedador di V arniada, di più sortii ricevute iuie a dì 29 avosto 1511. ¡¿prima àata al fante, in galia, a dì 24 hi-Jo.y dal cardachi, a dì 1G di notte, si parli e si la Pargai d°ye h* aquietato certa rixa di al -^^icidjj intervenuti tra quelli di la Parga e Nfciiesi, in qual havea posto quel Iodio in con-J\'pa poi, adì 18, arivò lì, al Zante, dove ha V'ccrla setta de giotoni, come scrive a la Signo-\ioiisi prò vedendo a Irazerli deli, potrà seguir, ^^jubio geguirà, qualche inconveniente. Et se ‘ Stuoli fosSCDO stali lì, lui li haria cavato la ma-Oon li ù parso; solum dinotar il tulio a la nostra, acciò qLiella proveda come li par. fjltro hefi havendo veduto passar de lì velie * Lasche, m do quare, una galia, 7 fusto et \ if^antin, dicono andar verso Modon, subito Se ti^jora con quelle galie havia con si, e visto v^le|Ujte si slargavano verso el cao di questa ixo-a> fciiido die la nave Simitecola, vien di Cypro, ri- '#aVa soPra ''capo, li andoe driedo a la pre-% ji?o che* ditte fuste sì acostono a le conserve, ^((1,0 alcune di esse, la nocte, ebbeno lengua % k ave senza farli alcuno segno cativo, e lui v6lai)°r SofSe a *a P°nla tcn0IKl° lulta la nocte l{ „ jnipiad0 Per dai’ vista di lui a 1’ uno e Tal- *\i ^aliim lece remorchìar li la dila nave. L’ar- %}[Vista pai, la iiiatiuu, sopra al cavo di Natta, % ,* ya itn PuPPa a volta dì Modon, verso e per andar for?i questa nocte, azò incon- 1\;;D qualche navili° nostro non li facino mo- ./ non si fidar. Item à inteso, le galìe dì ^t'^corn a Famag0sta, et quelle di Alexandria in Candia, perhò non li par tempo mandarle a incontrar se prima non siano aconzi quelli disturbi, e bisognerà, la Signoria omnino li mandi uno amba-sador. Item scrive, lì, al Zante, è una seda de alcuni joloui; che Francesco Moro, fio di Moro Biaucho, centestabele, debilor a diverse persone più di ducali (300, e à inganala una zenlildona con promisio-ne de maritarse, e li ha cavato di mano molti cente-nara di ducati. Etiam è tre baroni di! signor Leonardo et alcuni coronei, tra i qualli quel rebello di Bernardo di Franceschi, che dete Coron al turcho, e uno canzelier de li dito Nicolò 'l’orla, trovato per falsario di libri ili la canzelaria, rasadi, canzeladi e tra le carte, e falsifichate concessione, e altri assa’ delidi, i qualli luti in caxa di dito Francesco ogni zorno pastizano e consultano. À fato intender il luto a li synici, è lì, et 0 voleno far ; scrive di zio a la Signoria. Item scrive, la zurma di la galia Bragadina ogni zorno mormora più, che li danari dì saco li siano retenuti; è uno grandissimo disturbo a quelle altre galie. Item, voi biscoto. Dii dito, date a dì primo avosto, imporlo 220* di Cerigo. Come da 29 lujo fin ozi è stalo lì im porlo per buora, et à ’ulo lelere, per uno bregan-tin di Candia, come hano preso, per il consejo di 12, che le galie di Alexandria vadino a Bichieri, driedo la galia Tiepola, qual vadi con le letere di la Signoria nostra. Si duol di questa tal deliberation e dubita assai. Avisa di la morte di sier Zorzi Loredan, di sier Marco Antonio, lì, in Candia, amazalo da sier Antonio di Prioli, quondam sier Marco. Item, manda una copia di nove aute di Candia, di le cosse di Turchia. Scrive, voler levarsi questa note de lì e andar verso cao Malio e Malvasia ; conclude, hanno abundantia de molti de sasij, e maxime de aqua fresca. Copia de una letera da Syo, di missier Zuam Coresi, di 20 iuio 1511, adreta in Candia a missier Bortolo, suo fiol, recevuta a dì 23 dito. Eri havessemo nove, per via del pasazo, come el campo de Allì bassà, con quello de Zalapi de Amasia, se trovono con quello de Soffi, e, secondo dicono, se à fato grande occision cussi da una parte, come de l’altra, el hano morto Allì bassà, capela-nio. Et vedaudo la zente de Allì bassà la morte del dito bassà, sono sparpagliati, et Soffi è pasato el ponte e andò a salvamento in la sua sedia, et el Ze-lapi de Amasia, con 1’ exercito de 40 milia persone,