525 MDXI, SETTEMBRE. 526 nimici non haveano ancora ferma ¡1 ponte per la piovana, qual era stù granila, ma ben l’era passi parecliij cavali e fanti con barche, e haveano auto Conejam ; e afìrmato fusse il ponte, voloano poi passar tuto il campo. Item si ha, Batagin, inteso i ni: mici volea far il ponte, si partì de......e andò a la volta di la Mota. Dii Sovergnan, è certo tutti si disfanterà e torano la volta dii Friul, sì che pasando el campo, tuto el Friul è perso, sì che saria stà assa’ meglio fosseno venuti, qui, e si saria fuora de sto laberinto. El provedador è di opinion, el campo di Padoa vegni qui a conzonzerse con queste zente e seguitar el campo nimicho, e si se voi far il suo dover, si averà grandissima vitoria, tanto più che le zente todesche sono discalze e mal in hor-dine, e assai amaiali, e cussi de’ francesi, e perhò non hanno voluto venir acamparsi qui a Trevixo etc. 272* A dì 16. El cónte Guido Rangon, venuto di Padoa, fo in colegio molto acharezato, al qual per pregadi li fo dato 75 homeni d’ arme di la compagnia dii quondam governador zeneral; poi partì per Padoa. Di Padoa, di provedadori, di eri sera. Come era ritornà la cavalchata ussì, qual brusoe le porte di Castel Franco etc. Item, questa sera è parlili, e doman anderà il resto, fino 1500 cavali lizieri, governador domino Meleagro da Forlì. Etiam vi anderà il provedador di stratioti a la volta di Treviso per unirse con quelli cavalli, sono lì, et non lassar aquietar francesi, qualli sono restati di qua di la Piave, e todeschi passati di là. Etiam di sora i monti anderano parte di cavali lizieri per veder di deve-dar'le vituarie, che per quella via vanno in campo. Di Trevixo, di sier Lunardo Zustignan vidi letere, di eri, hore 4 di note. Come il campo ne-micho in quella sera, hanno per parechij presoni sa-comani presi per nostri, etiam di nostri, erano presoni in campo, è scampati, che al tutto todeschi sono passati di là di la Piave, e francesi sono de qua, e stanno in gran paura, e non voleno per dubito todeschi non li lassasseno intrigati; tamen alcuni dize che doman sono etiam lhoro per passar.‘La opinion dii capetanio e dii provedador è che ’1 campo, è irn Padoa, vegna a Noal, in el qual locho si se vederà todeschi stagino di là di la Piave, si potrà in una note far venir dito nostro campo di Noal a Treviso, e insieme asaltar francesi, che sono pochissimi a par nuj ; si sentirà todeschi tornar a conzonzersi con francesi, se potrà sempre far ritornar le zente, sarano a Noal, a la volta di Padoa e salvar le cosse nostre senza alcuna paura ; e almen o francesi con- venirano passar Piave, over todeschi ritornar di qua, e fazilmente si potrà meter quelle zente in zelosia, e li farà forsi far altro pensier, e non depredar il paese de là di la Piave, e si mostrerà, nostri siano homeni e non femene, perchè non si poi perder ma guadagnar assai. E si francesi fusseno roti, si po-li*ia sperar di brieve recuperar tutto il nostro stado, el hanno, per molte vie, che sono in grande necessità dii viver, e si non fusse le vue, moreriano da fame, e tal che è stà 3 dì che non hanno manzato pan. Etiam hanno, per certo provisli i siano di vituarie. Il campo è per venir lì, a Trevixo, per far experienlia, benché 0 potrano far ; e s’il si compie quello è stà principià atorno atomo,- non è posibele a prenderlo, pur li sia dentro vituarie e chi lo defendi, ma prima era una cossa senza forteza alcuna, con cerli fossi, che, quando le mure fosseno zoso, hariano impito le fosse, che bora pono gitar quanto voleno, che non fanno 0; e, prese le mure, si poi star dentro di contrafossi, e damatina si compie di minar cerle chiesie, che inanellava, e altri muri, che ancora sono suso, e.non si à potuto far tanto. A la Madona si à cava e cavase tanto ruinazo che non è possibele pensar, ma è a bon lermene. Doman, avanti zorno, è stà concluso cridar a l’arme per veder come si sarà in ordine e con che cuor. Si duol, non hanno ancora auto danari a suficientia e maxime per le zente d’arme e cavali lizieri, eh’ è 48 dì non 1’ ànno aula, perhò si mandi e presto. 11 campo è mia 8 solum luntan ; non bisogna le zente siano mal contente. Sier Alexandro da Pexaro à auto ozi un gran mal ; tieu, doman vegnirà zoso per non li esser miedego alcun de lì. Etiam è andato zoso sier Nicolò Zicogna con grandissimo mal ; sier Andrea Minio sta meglio ; ma ben è venuto de qui a Venecia sier Nicolò Donado senza mal, e sier Piero Gradenigo, quondam sier Anzolo, vene con li X homeni e ducati 40. Fo terminato, per colegio, mandar provedador a la Mota sier Marco Contarmi, quondam sier Lorenzo, da San Cassam, qual à possessione de lì via. Fo dato danari et fato mostre a Sati Zacaria per sier Lucha Trun, executor, di alcuni compagni di Damian di Tarsia, fati qui, ne dia far 250 e fono pagali 60 et mandati a la Mola. Da Padoa fo letere. Dii consulto fato quid fiendum, et che Zuam Paulo Manfron era di opinion ussir col campo, e voi mandar a brusar e romper il ponte fato su la Piave e dar adosso a’ francesi ; il resto di coudulieri andar a tuor Citadela, e ivi star col campo, e con li cavali lizieri molestar diti