231 MDXt, GIUGNO. 232 17 A dì 11, la mulina. 0 fo di novo, solimi avisi di Puja, che fuste di (tirchi erano arivale im Puja. et smolliate n San Catoldo, e preso quella torre, e fato bulini di ogij, menalo via .., anime, e fato danni assai. Dii Grifi, provedador, fo letere, da Monta-gnana. Come va versso San Bonifacio col campo, e altre particolarità, ut in litieris, dimandando danari, el zercha li fanti e conlestabeli. Da poi disnar fo consejo di X con la zonla. È da saper, fo lotere di I’ orator nostro in Hon-garia, da Buda, a di 15 mazo le ultime, qual fo lete I’ ultimo pregadi. Di la dieta, qual si feva li, et ha-veano posto u ¡a diclta nel regno, e terminato, il re habi un terzo, e do terzi si salvi; e altre particula-rilà. F. nota. Il conte’Palatino è fato noviter nostro amico e siegue il Cardinal Ystrigonia. Item, I’ ultimo pregadi, che fo eri, fo sento al provedador Oriti, in risposta zercha li 2000 spagnoli, a’ qualli 1.000 voriano venir a nostro soldo, cho-me li debino inlertenir con bone parole etc. Item, a li conU'stabeli e Tanti, quello habi a far. A dì 12. 0 fu la malina di novo, solum lelere di sier Francesco Ariinondo, patron a l’arsenal, date al Cesenatico, a dì.... Chome havia dà principio a cargar cavali su li arsilij, lì, a la Catholicha ; e nota, si ha ve., esser/orilo aChioza uno arsii con cavali 53 di la compagnia di Vitelli, qualli, smontati, vanno a la volta di Monte Alban per andar in campo. Dii provedador Capelo. 0 fu di novo, nè di altrove. Da poi disnar fo colegio di la Signoria et savij, per dar audientia. Da Corfù, fo letere, di 28. Par sia letere, di 23 aprii, di la Porla, di Andernopofi, qual non parla tante cosse di la rota di Soffi, ma ben che 1’ era ai confini, et il signor turclio feva zenle per mandarli contra, sì che la nova, si ave, par non reensa. Di Vicenza e altri lochi si ha aviso, 0 preparatici! di guerra farsi in Alemagna, e l’imperador esser versso Yspruch etc. Dii provedador Grifi, da Montagnana, si ave, di eri. Come, per homeni venuti di brexana, ha, quelli zenthilomeni francesi, veneno di qua da’ monti, esser ritornati in Pranza ; e il campo di Pranza, le zenle d’arme parte ite a le sla tizie, et 150 lanze venute a Verona. A dì 13, fo letere di V orator in corte, di Ancona, di 9 et 10. Come il papa andaria a Loreto, poi partiva per Civita Castelana. Item, manda il signor Marco Antonio Golona a Urbim, e lo voi, et à fantasia di far zenfe e rehaver Bologna. TI mi, à scomunicato bolognesi di una censura molto terribile, si non tornavano a la pristina ubedientia di la chiesia, maledicendo il vino, il pan, l’aqua, il luogo etc., cossa molto spaurosa. Item, di l’arma’ di Spagna, il re non verà e non sarà sì potente armata etc. Dii provedador Capello, dal Cesenatico, di 11 10 et 11. E dii far cargar cavali. E nolo, gionse il signor Trovlo Savello, con parie di la compagnia, a Chioza, et fo mandato a Monte Alban. Da poi disnar fo pregadi, et leto le letere è di sier Christofal Moro, provedador a Padoa, e altrove. Non scrivo di provisiom fa etc. El in questo pregadi . 0 fu fato. Et, licentiato il pregadi, restò consejo di X con la zonta, et fo mandalo ducati 6000 al provedador Oriti, per pagar le zente. Nolo. Sier Francesco Barbaro, quondam sier Daniel, stufo pagador in campo, venuto dii provedador Capello, fo in colegio, dicendo, aver perso le scrilure etc., et refudoe di ritornar più in campo. Fo preso, in questi zorni, nel consejo di X con la zorita, che sier Daniel Pixani, quondam sier Mariti, era electo sopracomito per dito consejo di X, et non voi andar, ma prestar a la Signoria ducati 1500, ut patti, che ’I possi venir ini pregadi cornine 11 altri, per li ducati 1000, et 500 scontar in angarie, ut in parte. A dì 14, la matina. Morite sier Vicenzo Gus-soni, quondam sier Jacomo, fio di una fìola dii principe, zovene; et il principe non vene in colegio. F.I gionse uno.....Colti, era bandito di qui, vien di Alexandria, con letere dii Chayro di do consoli nostri, di 4 mazo. Come de lì è grandissimi garbugij, adeo quelle cosse è in malissimi termeni, come in dile letere si contien ; il sumario di alcune letere particular sarano notate qui avanti. Di Candia fono letere di sier Polo Antonio Miani, ducha, e sier Bernardo Barbarigo, captiamo. Dii zonzer lì dii dito Barbarigo et altre parlicularità ; et le galie si potrà armar. Item, de lì se ritrova le galie di Alexandria, capetanio sier Piero Michiel ; e lui etiani scrive a la Signoria, per questi garbugij dii Cayro, aver, col consejo di do-dexe, termina spazar uno gripo in Alexandria e uno messo al Cayro, e aspetar lì la risposta, et la staria vadi a conto.....; e altre parlicularità. Item se intese, esser morto lì, in Candia, sier Daniel da Pe-xaro, quondam sier Alvise, andava in Alexandria, marchadanle zovene,