MDXI, SETTEMBRE. 468 rhò la parte di 9 mesi; et passati li odo giorni, quelli che accompagneremo, ut supra, sottozasano alla parte di 9 mesi. 241 A dì 6, la matina. Sier Antonio Zustignan, el dotor, vene in colegio, venuto oralor, el referì alcune cosse etc. E l’opinion sua esser, die l’impera-dor non sia per venir in campo, qual era a Sterzene e de lì intorno, et non era preparation di zente. Di Padoa vidi Mere, di eri sera. Come era letere di Mantoa dii marchexe, qual à fato intender a li provedadori, che francesi con il campo non to-rano impresa alcuna si Maxitnian non vieti in campi), qual, si tien, non vegnirà. Item ha di Pranza, che, a dì 23 dii passato, 1’ oralor englese andò dal voxj a dirli, restituissa al papa Bologna e le altre terre di la chiexia, et, visto non voleva, dito oralor era partito. Item hanno aviso, lì, a Padoa, che le arte-larie, erano a Soave, si doyeano levar per Vicenza. Item, nostri haveano terminato far quella note una grossa cavalchata, qual era sta ordinala secre-tissima, per far optimo fruto. Item, hanno expedito Matio da Zara a Treviso con la sua compagnia, fanti 270. Item hanno, il campo esser pur a Monte Beluna. Di Mestre, di sier Lucha Trini, cxecutor. Come ozi à expedito tuli li fanti, erano lì, brixigel- li etc., numero 900, et quelli haveano aviati ver sso Trevixo. Noto. Po manda ducati 3000 a Padoa et 2000 a Trevixo. Di Trevixo, di 5, horrr 1C>, dii provedador Gradenir/o vidi letere. C une hanno in quella matina, 1’ exercito inimico se ritrova pur a Monte Beluna, et per soi exploratori è certifichato clic beri matina cavalchò la compagnia de monsignor de Boysi, che sono lanze 50, la compagnia (kl gran scudier con lanze 100, una altra compagnia di lanze 50, non sa de chi la fosse, a la volta di Buss ai e de Murostega per andar a Vicenza, se divulga, con-tra le artellarie per condurle qui, in campo, a tuor l’impresa contra Treviso ; et venendo, nostri li aspe-ter, mo con boa core et miglior animo, et è certissimo demostrerano li effecti reussir segondo le parole etc. Di sier Limar do Zustignan, di 5, hore 3 >/2 dì note. Come ozi, a liorc 20 in 21, è zonto el ragazo di Domenego da Modon, contestabele, che si partì questa matina dii campo nimico, el qual è sta tre dì in campo. Dize che questa matina era parlilo de campo lanze 350, le qual vano a Vicenza a tuor pezi 18 de arlelarie grosse, e che lì sono da 200 lanze e 2000 guasconi, e che dieno esser in campo domenega da sera, a dì 7, e che poi limi dieno levarse e venir alozar a Musan, mia 5 lontan di qui, e che non die venir con 1’ artelaria salvo i fanti e le lanze 350 da Vicenza, e che le lanze 200 tornano a Verona e lì starano per segurar le vitua-rie ; in el qual campo si atrova da tedeschi X milia, che, la più parte, sono caladi dapoi el tuor dii feltrili, 241 * e sono (piasi tuli venturieri et lanze guascone e tedesche. Da 300 franzesi, sono con quelle lanze, è andate per 1’ artelaria ; da 800 guasconi, da 3000 et 2000 sono quelli è con 1’ arlelarie, che sariano tulli 5000 fanti francesi, e che lì sono assaissimi venturieri laliani e di altre generation, e che al luto vo-leno venir a campo, et che in 7 giorni sono per aver Trevixo, e die il cupelanio di fanti guasconi si la brava rii tuorlo a la prima bataglia, et etiarn . che diti guasconi si lamentano che non haveano va-dagnato uno soldo, e che venturieri se haveano fato richi. El el dito suo capetanio li prometeva dar sta terra a sacho, e che si non la piavano in do batagie, che si parteriano de qui, e quello troveriano li da-ria a sacho al tornar indriedo, e che haveano fato, lut'tavolla preparavano barche su’ diari, ponti da gitar et andar al paro et sellale, con molte altre parlicularitù, sì dii nome dei capi di zelile d’arme, corno di fanlurie, e parla con fondamento, et à in-zegno. Etiam dize, trovarsi 4 boclie di arlelarie grosse e parechij falcimeli, e che le zente franzese alozauo daspersi e todesclii dasp. -rsi, e che hanno le arlelarie per mila, sì die lai a visi si ha per aver manda diio garzon a spiar di suo ancorilo, e lauda molto dito Domenego da Modon. Item scrive, (limali si comeiizerà a reparar a un loco importante di la terra per aricordo di diio Domenego. Item, è slà serilo a Padoa di l’aviso si ha e di l’arlelarie etc. si è per muover da Vicenza, e die voghilo lar il dover, che mai non le condurano a salvamento. Item scrive, spera, se i uimid vegnirauo, ti risponderemo gaiardanienle. Tuli i capi è benissimo disposti, e lì è di bona zelile, ma pochi. 11 provedador dize, diman si liarà 800 fanti, ma voria omnino esser in luto 5000 fanti, e li sia danari per una paga a li soldati, e non è da temer. Item, el dito garzon etiam à referito che in campo si dice, questo loco è forte, et esser da 4000 fanti et 200 lanze. Avisa, sier Hironimo Marzdlo, podestà di Conciali, è tornato a Conciali) ; etiam li balestrieri, erano venuti a Uderzo. E stà dito, diman sier Alvise Mozenigo, el cavalier, provedador, sarà a Conejam con gran nu*