405 MOTI, SETTEMBRE. 400 di andar conira 1’ imperador, erano cavalchati drie-do el monte dii Montello, e lì se havcano messi ad alozar in certe case etc. 239 Dii provedador Gradenigo, di Trevixo, venute eri, di 4, liore 2 di note. Come à inteso, per letere di la Signoria nostra, come poi la rota, dete li nostri di Padoa a’ francesi, el signor Zuanne di Gonzaga, era in Vicenza, come l’à inteso, dice, vera bon numero di gente, tamen mandò subito via li soi cariazi. Scrive, i nimici sono, ut supra, a Monte Beluna, e dicono volersi levar, sicome li exploratori referiscono. Dii dito, a horre 5. Come eri et ozi havea fato le mostre di fanti dii capetanio et pagali e dato ducati 300 al capetanio, el qual etiam voi ducati 100 di la provisión. Item, in quella borra è venuto uno' explorator di campo, dice, si parlava fra i nimici de . levarsi ; dove vadi, non sa. Era carestia di pan et vino, e tutto quello guadagnano lo mandano a la volta di Vicenza, Verona et in lochi securi. Dice, alemani hanno 3 boche di artellaria, ragionevelmen-te grosse, el picóle alquante. Francesi hanno una bocha di canon e falconati 9 in X, e che alemani e francesi non si portavano tropo ben insieme. Hanno 14 in 10 burchiele sopra i cari. Scrive, starano vigilaci etc. Item si duol, le sue lelere capiti (ardi; dà la colpa al podestà di Mestre, non le manda presto, o a le barche, e scriveno do e più volte al di. Dii dito, di 5, liore 17. Come la note andando esso provedador et ogni malina atorno la terra e poi a’ Santi 40, manda fuora le scoperte, el vene uno dicendo, 500 cavali de’inimici esser andati verso la Scala; altri dicea, sono andati contra 1’ imperador, qual era calato in uno castello lì intorno so-lum con la sua corte. El con diti 500 cavalli era andato monsignor di la Palisa per saper 1’ opinion sua, si ’I voi venir zoso a tuor l’impresa di Trevixo o no, e che in campo si dice, si per tulo luni non terrnenerà et mandará dito imperador genie assa’, hanno ordine di Franza, di levarsi e relrarsi a li soi alozamenti. Et questo aviso li à mandato a dir uno slratioto, partesan di la Signoria nostra, dicendoli, se mandi qualche volta in campo noncij a lui, che avi-sera il tutto, et che zonte 14 boche di artellarie, sono a Soave, et 300 lanze e quelli vasconi, eh’ è numero 4000, venirano poi a la volta di Bassam per tuor questa impresa. Item, scrivendo, zonse li slra-lioti mandati fuora, e menono con si 8 slratioti de’ nimici, presi con li soi cavali, et examinati disseno ut supra, ma non cossi distinte, et che haveano 12 in 14 burchiele o barche da ponti sopra i cari, e li I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XII. ponti e tre cari cargi di scale, e todeschi non se fidano di francesi, nè francesi de’ todeschi, e che ca-daum di lhoro lenivano le scolte verso de imi, e 1’ un di l’altro per non se fidar, et alozano uno mio 239 * e mezo lontan uno di 1’ altro, et le fantarie sonò alemano, pochissime francese, et inanello di 1800 de’ francesi. Item, che li contadini ancora sono nel boscho dii Montello, e nemici pur li hano fato danno quando li animali venivano fuora ; ma quelli stanno dentro. 1 nimici non osano andarvi, el quelli è andati per il vadagno, è sta mal tratati e toltoli li cavali; e questo aviso ha per liomeni partili in questa notte dii ditto boscho e venuti lì, in Trevixo. Exemplum. 240 Die V septembris 1511, in rogitis. Non accade cimi molte parole explicare el gran bisogno ha el stato nostro de haver danari presti in quella maior quantità se poi, et perliò L’anderà parte, che ’1 sia posta una X.ma et me-za tansa al monte novissimo de 1’ officio nostro del sai, da esser pagate, la X.ma per luto XV del mese presente, et la meza tansa per tulo XXV, cum don de X per 100 a quelli che in li ditti termeni le page-ranno de contadi ; Possase scontar diete angarie cimi li denari prestadi, arzenti el ori posti in eecha, per vigor de le parte ultimamente prese, cum el don in quelle contenuto, el similiter cum el prò del molile novissimo del presente mese, mostrando j bollelini de non esser debitori de la Signoria nostra de quatro officij, videlicet governadori, cazude, sai et 3 savij sopra el regno de Cypri. Item, de quelli che fusseno creditori per la parte compagnata de contadi cum li modi et còndition che hanno pagato le precedente X.me et incze lanse poste al monte novissimo, videlicet la mila in contadi, et l’altra mità cum el credito, seeundo la de-liberalion de questo eonseglio. Item, tuli quellj che sono creditori de li do, quarti de tansa, posti questi mesi passati ad restituir sopra li depositi del sai, et quelli che sono credi lori de la prima mila del prò de marzo del monte novo, 1510, che per deliberation de questo eonseglio ponilo compagnar el suo credito cum denar contadi, et che non havesseno possuto cotnpagnarlo fin bora, habiano termine giorni octo de farlo, possendo, et loro scontar ne le presente el subsequenle angario cum le condition de li altri, non li preiudicando poso