177 MOTI, 500 homeni d’nrme el 900 cavali lizieri, et poi in Africha ; lutavia s’il re personal iter viene, perchè à uno capitolo con lui, che dito signor Prospero non sia oliligiito andar prò rege in alcuna expeditione, nisi capitaneus generalis, absente .rege, et che niuno li possa comandar, nisi rex. Il signor Marco Antonio è pur con il pontifice. Scrive, voi partirsi e andar a la corte. 3 ' A dì 14 mago. Fo il zorno annual maledeto di la rota dii nostro campo a Trevi, mo anni do, e questo è il ferzo che intra. J)i la corte, da Bologna, di V orator, di 12. Dii lornar il papa di campo, dove è stato in consulto; et ozi, eh’è 14, si lieva per Ravena. Resla legalo in Bologna el Cardinal Pavia e( fanti... ; è nel castello el vescovo Vitelli con bona sumtna de fanti. Dii provedador ('aprilo, venute per via di mar, date al Panaro, adì ... Cimine era redulosi li con le nostre zente, e sono securi, età mandà domino Meleagro da Forlì, con li cavali jjzieri, sopra le rive di la Sechia con 0 pezi de arlellaria, acciò francesi non passino, nè bulino il ponte; i qualli sono alozati di là, a bon porto, cegnano andar versso Bologna ; starano a veder quello l’arano e cussi si governerà. Item, per le altre, si ave, chome fo in consulto col papa a ..., perchè ’1 voria si facesse lato d’ arine, et scrive coloquij abuli. Item, il Cardinal de Ingaltera è rimasto legato dii papa in campo. in questa matina sier Ferigo di Renier, venuto rector da la Cania, fo in colegio et referì, justa il consueto. Di Ragusi, di sier Beneto Contarmi, di sier Zuan Cabriel, vien fator di Baruto, si ave letere. À uno aviso di Alexandria : le cosse è conze. Nolo. A di 12, in quarantia civil e criminal fo expedì, in tre conseglij, la senlentia fata per sier Zuan Nadal Salamon, sier Piero Malipiero, sier Andrea Ballaslro, provedadori sopra i otticij, per la qual con-danono li signori di le cazude, presenti et stati poi la parte di questa guerra, eh’ è sier Mafip Bolani, a contribuir a la Signoria, per la tansa, ducati 600 per uno..Ror, disputata la causa, parlò il Salamon, e ben, e li avochali fiscali, eh’ è domino Venerio, e altri per lhoro. Ave 42 bona et 8 taia. Da poi disnar lo consejo di X per far capetanio di le barche di la stimaria, in locho di Alvise Biga- relli, e...... et rimase Nicolò Verzo, capetanio di le barche dii consejo di X. Item, si arma tulavia sier Marco Bragadin e sier Piero Polani, e poi si armerà sier Francesco I Diarii di M. Sanuto. — Tom, XII. maggio. . 178 * Contarmi, quondam sier Alvise, e sier Piero Tiepolo, di sier Hironimo. Pii provedador Grifi,da laBadia, diquesta note. Avisa, aver letere di Mantoa, di 12, hore .., di.Pollo Agostini, fo dal bancho, sta lì. Li scrive, aver auto dii marchese, il nostro campo e quello dii papa è stato a le man con francesi, et esser stà roti ■ homeni d’arme 300 francesi et 600 cavali lizieri; e, inteso questa nova, tuia da terra fo piena, et nostri m grande alegreza et im pavarina; tamen non fu vero. A dì 15, la matina. Se intese do nove, esser 93' morto sier Lunardo da Moliti, quondam sier Francesco, castelan. a Monfalcon, el in Candia camerlengo, sier Andrea Corner, quondam sier Marco, aa zeneure. Dii provedador Capello, di 12, borre 3 di note, dal Panaro. Come nostri è a l’incontro dii fiume di la Sechia, dove sono li inimici, i qualli volpilo passar et nostri li obslano, ma li inimici fa ¡issa’ danno a’ nostri con le artelarie, el haveano amazà Pereto Corsso, capetanio di fanti dii papa, e ferito Doinenego da Modon, conleslabele nostro, e uno capo di slratioti. Item dubita, diti francesi passera-no di sopra a li monti, dove non averano contrasto, et hanno la parte, qual tien da li Bentivoy. Item, quelle nostre zente, sono in campo, è mal contente per non liaver danari, poi patisse de vituarie ; et, in quel zorno, non haveano hauto pan in campo, unde esso provedador havia scrilo a Bologna di queste vituarie, el mandà per guastatori; iha sopra tutto patiscono de vituarie. Poi in quel exercilo pontificio et nostro non è capo ni governo, et hanno consullà tra lhoro scriver al papa, non lievi da Bologna, perchè. levandossi, poiria seguir dii mal assai: Di Bologna, di /’ orator nostro, di 12, hore 12, eliam fo letere. Di questi successi, et il papa ’ omnino parte di Bologna. E nota, non fo letere a la Signoria di l’orator, ma, al provedador Capello drizale. In questa malina, versso nona, fu sentilo il lera-moto. Item, fu fato, per le noze dii sposar di eri di la fìa di sier Alvise Pixani, dal bancho, in sier Vi-cenzo di Pi ioli, di sier Lorenzo, el qual, ozi, fe\ esso Prioli, uno bellissimo pasto in chà’ Lippomano; era-mo a taola, in tutto eomputà done, numero 362. Da poi disnar fo pregàdi per ultimar il merelia’ dii Gixi. Fu posto, per i savij, alento sier Lunardo da Molto è morto castelan a Monfalcom, che, per il colegio,