393 MDXI, ACOSTO. 394 sia fata. Et fo comanda gran credenza. Li qual capitoli è questi : prima, prometeno per uno altro anno l’ajuto; 2.° voi, non si acordando Maximian, la Signoria dagi li fiorini 30 milia a la liga et li 300 rni-lia per la investitura, da esser dati al fiol di Maxi-miano, duoha di Bergogna, et herede dii padre, qual è fio di la fiola fo dii re di Spagna ; 3.° per de-fension di stadi. Noto. Deli 40 rimasti ultimamente (14), solo sier Zuam Nadal andò a Trevixo, il resto andono a Padoa. 200 Di Padoa, di provedadori, di horre 15, ozi. Chome i nimici erano levali di Monte Galda quella matina, et non sa dove alozerano ; et comme per strafioti erano stà presi do homeni d’arme francesi, qualli, menati im Padoa et esaminati, dicono, il campo esser levato e venir versso Limene. Altri dicono, va parte versso Este per tornar indrio; starano a veder e fanno le provision, e hanno mandato assa’ cavali lizieri fuora. Item, mandano una relatio-ne di uno, stato fin a Peschiera et Milan, prima, non vedeno di Milan in qua zente; ben è vero a Peschiera erano artellarie su cari, e dice, la sorta numero 8 et 500 guasconi venivano versso il campo. Et licentiato il pregadi restoe consejo di X con la zonta, et mandono ducati 4000 a Padoa, e tutavia si fa mostra, e paga le zente d’arme, page do per uno et più. Nota. Per il principe, in colegio, vien mandato per brigate hanno fama di aver danari, zenlilhome-ni, populari et babitanti qui, e dimandano danari per imprestedo, a scontar i dacij. Di sier Andréa JBondinrìer, capetanio generai im Po, vene letere hessendo pregadi suso, da la Catholicha. Come de li 4 arsilij, erano andati per levar le zente e fanti di domino Zuam Paulo Baion, vien a stipendio di la Signoria nostra, do de diti arsilij erano, per esser vechij, aperti, et bisogneria mandarli a conzar de li, perché non potriano esser conduti in questa terra, et si proveda de mandarne di altri volendo levar le dite zente. E nota. Vicenzo Guidoto, va secretano al diio Baion, e li porta ducati 3000, solum eri partì di Cliioza con domino Agustin Gixi con 2 fuste, aspetando la galia Pasqualiga, di Candia, venisse di aver bufato il Cardinal senosense, sguizaro, a......., la qual mai è parsa. In questo zorno se intese, i nimici esser corsi fiuo a campo San Piero. Era podestà sier Gasparo da Canal, di sier Christofolo, qual andoe a Padoa di ordine di provedadori. In questo zorno, in quarantia criminal, fo meni sier Alvise Valaresso, quondam sier Cabriel, olim condutier noslro, slava a Trevixo. intromesso per sier Piero Antonio Morexini, auditor nuovo, olim synicho, mandato a Treviso. In questo consejo di pregadi, per li consieri, fo voluto meter uno salvoeonduto a Agustin di Garzoni, fo dal bancho, come altro fiate 1’ à ’uto, e per li avogadori non fo lassà meter, dicendo, è contra le leze ; non si poi far questo. A dì 23. In questa matina se intese, questa note, 200 * per li capetani dii consejo di X, esser stà scalà la caxa a San Fantin, in cha’ Zen, esser stà retenuti do, videlicet Hironimo di Gavardo, era scrivan di la camera di Padoa, et Pelegrin da Tiene, visentim, li quali do fono examinati da sier Bortolo Minio, cgn-sier, sier Francesco Foscari, el cavalier, cao di X, sier Marco Loredan, avogador, sier Domenego Be-nelo, inquisitor dii consejo di X, et poi, da poi di-snar, fonno liberati. Item fo dito, esser stà mandati di Padoa do, videlicet di Sonzini, hanno provision, scoperti, tratava rebelion, ma non fu vero. Di Padoa, di provedadori, di eri sera. Come i nimici sono alozati a Camisam, eh’ è il passo di passar la Brenta et andar a Trevixo, e venir a Limene, poi a Padoa. Item, per nostri stratioti ussiti, è stà presi 30 cavali di sacomani, tra li qual uno milanese, chiamato Hironimo da Pusterla, qual menato im Padoa fo conosuto, et è richo, venuto in campo per comprar bulini. Di Trevixo, fo letere dii podestà et proveda-dor. De occurrentiis et provision fa, et letere scri-te a Padoa, li mandino fanti. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta, ma stete poco; e restò il colegio e li procuratori con il consejo di X, simplice. Di Chiosa, di sier Alvise Liom, podestà, si ave letere, di ozi. Esser zonti de lì fanti 250, vien di Romagna, di la compagnia di Naldi, et per colegio li fo sento, li facesseno passar a Margera per dri-zarli a Treviso, dove lì, a Mestre, arano danari. Item scrive, esser zonto lì, a Chioza, la galia Pasqualiga di Candia, concluse il Cardinal sguizaro a .... , et à conditto in qua do auditori di rota, noncij dii papa, vieneno per andar in Alemagna e Hongaria a intimar la convochi!tion dii concilio, el per esser presti da l’imperador passerano a Padoa, si che non ve-rano in questa terra ; li qual auditori sono el Phisti-Ieo, dalmalino, et domino Lorenzo Campeze, fiol di domino Joanne, bolognese. Di Padoa, di provedadori fo letere, di ozi,