301 MDXI, LUGLIO. 153* Questi sono li danari deputadi a la restitution di la X:m posta. Danari dii dazio di Trevixo . . . ducali 9,024 El resto dii dazio di Treviso, per tutto septembrio.......» 4,512 El resto dii dazio di Padoa, computa tuto marzo.......» 7,000 El dazio novo di la Patria di Frinì . » 3,000 Summa ducati 23,536 154 Fu posto, per li savij, exeepto sier Antonio Trun, procurator, una decima al sai, da esser resliluida, di certi debitori, ut in parte; la copia di la qual sarà posta qui avanti, el con don etc. El contradise sier Antonio Trun, procuralo!', et messe che ’1 voi una >/i (ansa a pagar a quelli acompagna danari etc., ut in parte, dicendo, questi ha li danari. Li rispose sier Francesco Fosca ri, savio dii consejo; poi sier Piero Duodo, el consier, messe, voler la rneza lansa con questo, quelli non pagavano havesse 25 per 100 di pena, et parlò sier Alvise da Molili, savio dii consejo, che infilzò el Foscari. Et andò le Ire opinion, et fu presa la decima posta per i savij. Ave 12 di no. In questo pregadi, con grandissime credenze, per il serenissimo principe fu falò la relatione et fu aperta la materia e la causa dii mandar sier Antonio Zustignan, dolor, orator, in Alemagna, justa la deliberalion dii consejo di X, et sagra mentii el consejo. Item fo comanda, per il patriarcha, oration per tuli li nionasterij et chiexie per tre zorni, a pregar klio per la patria nostra. Noto. Partì sier Matio Sanudo. pagador, va in campo, e portò con si ducati X milia per pagar F exercito. A dì 26, la matina, fono le ter e di Roma, di l’ orator, di 21. Dii zonzer lì Zuam Zordan Orssi-ni, zenero dii papa, vien di Franza per tratar acordo; el inadona Felize, sua moglie, è Ila dii papa, era stala a Roma dal papa, venuta daBrazano, per stren-zer lo acordo; adeo il papa à scrito al vescovo de Tioli, governador di A ignon, che vadi a la corte dii roy con capitoli di trar acordo, videlicet voi Bo-gna e sia cazati fuora li Benlivoy, e voi, di Ferara, che ’1 ducha non possi far sangue. Item, 11011 alieni possession etc. Item, il papa voi mandarvi uno legato, over vice domino, lì. Item voi, il roy non vegni con arme in Italia. Item, la privatioa di tre cardinali scismatici et altri capìtoli, ut in litte-ris. Item, scrìve esso orator, come il papa havia fato la bolla dii chiamar il concilio, questa Pasqua proxima, a Roma in Laleranense, e se publicherà la dita. Item, à mandato a intimar a li 3 cardinali, videlicet Santa f, Samallò e Cosenza, vengino a Roma, li perdonino etc. Item, li cardinali deputati l'ano il processo per la morte di Pavia coutra il ducha di Urbin, e lo hanno cita vengi a Roma, in certo palazo, a dar sua difesa, e altre particularità, ut in litteris. Di campo, diprovedadori. Chome a Verona si preparava burehij per venir a portar vituarie a Li-gnago, e nostri voi esserli a l’incontro. Di Feltre, di sier Antonio Zustignan, do-tor, orator. Dii suo zonzer lì, et havia auto salvo-conduto dal re per 8 zorni, di tratar, e lo ha rimanda indrio dicendo, è podio tempo e lo perlongi. Da poi disnar fo pregadi zercha la commission da esser data a sier Antonio Zustignan, dolor, el fo dispulation per esser varie opinion in ciliegio; et per le parie poste, parlò sier Alvixe da Molili, sier Zorzi Emo, savij dii consejo, et sier Sabastian Zusti- 154 * gnau, el cavulier, savio a tera ferma, et non fo ba-lolado ; fo rimesso a domali, el fo sagramentà el conseio. In questa malina il reverendo domino Andrea Mozenigo, prothonotario et abate di Coniol, ina non ha iulrada, perchè Franza l’ha, e vive da li frati di San Zorzi, fo in colegio el presentò una opera de conciliis al principe, lata per lui, la qual se dia mandar a Roma ; et fo laudato da tuli : è degno e sapientissimo prelato. Di Vicenza, di sier Vetor Capello, prove-dador, vidi letere, di 26. Come ozi havia auto da Axiago el da Caltran, come a Trento, olirà li fanti che venero ii giorni passati, sono etiam intrati alcuni del contado de Tirol, comandati, in el qual locho sono etiam arivali cavalli 200, mandati per Io impe* rator, qual se atrova pur al loco solilo, poco distante da Yspruch; et che a Trento, seaviavano, da diverse bande, alcuni bovi, e, se diceva, per condur artellarie a Verona, tamen in Trento, fin bora, non ce n’é alcun pezo da conto, e che ’l ducha de Bran-svicli era aviato verso el Friol, tamen questa voce molto se sfredissano. Item, aspeta altri avixi dii lutto, et scriverà etc. A dì 27, domenega. Non fo consejo, et fu ordinato pregadi. Di Hongaria, di sier Piero Pasqualigot dotor, cavalier, orator nostro, di Buda, di 2Q