531 - MDXI-,* SETTEMBRE. 532 275 Di Trevixo, di sier Zuam Paulo Gradeni-go, provedador, vidi ìetere, di 16, horre 4. Manda una depositione di uno, vien dal campo nimico, nominalo ut in litteris, el dice, li tedeschi esser passati di là di la Piave, benché qualcheuno sia remaste di qua, et che li francesi sono alozati a Nar-vesa, cornenzando a 1’ Abazia fino su la Piave. Ju-dica, tutte fantarie li, a Narvesa, esser zercha fanti 8000, malissimo in bordine, guasconi 1500, sguizari 1200, qualli sono benissimo in bordine. Ancor esser gran numero di cavali et ben in bordine, et le arlel-larie tutte esser numero 30, videlicet do da 200 in cercha, 14 da 40 in 50, el resto falconeli, ma grandissima monitione hano. Item, che de là di la Piave, per quanto li ha dite alcuni sui amici, sono passali tedeschi zercha 4000, perchè morivano da fame, ma che adesso ne porlano qualche pocha, et vengono spesso a le mani per le vituarie ; et e tinnì li è slà dito che, fata munitionede vituarie, voleno venir ad ogni modo a questa impresa, .ma che i (remano de’stratioti ; et che ozi nel lozamenlo di monsignor di la Peliza non li era quasi niente di pan et pochissimo vino, et che de’ vinturini et canaglia n’è grandissimo numero, et che francesi dicono, non se fidar ile’ alemani. Dice etiam, haver visto el ponle non esser rote. Bébelli trivisani che sono guide de’ nemici. Bortholamio Sforza, Ilironimo de Martegnago dito Barbon, Franceschin da Marlegnago, Domenego di Insellili, e uno altro che ’1 non cognosse. Ville di là di la Piave che danno vituarie a li inimici, Voladina. Quia. Quieto. San Stefano. Val de Marin. Vidor. Barboza. Fontino. La Piove de Soligo. Item, è slà morto in campo el conte Carlo di San Bonifazio, veronese. 275* Dii dito provedador, di 16, horre 5 di note. Come i nimici se atrovano pur alozar a la Badia di Narvesa, versso la Piave, el hanno fato el ponte et passato di là di la Piave todeschi, el passano con le artelarie menute. Francesi hanno fato le criile, non abino a passar algun senza lizenlia, acciò le cosse llioro non vadino in sinistro, el hano apichati alcuni per non haver obedilo, e dize che i moreno da fame, ma che aspelano vituarie da la banda del Frinì, et venendoge che ne babino abondanlemente, voghilo vegnir ad experimenlar di expugnar questa terra. Scrive che venendo li aspetano gaiardamente, el sperano, ritornerano con vergogna. Di sier Lunardo Zustignan, di 16, horre 3 27G di note. Come borra hanno per molti presoni menali, tra i qual do francesi, dicono, tedeschi la più parte esser passati la Piave, et da 1800 cavali et 7 falconeli, e che francesi stavano con grandissima paura, perchè dubitavano esser asaltali, e che stevano unidi e con grandissima carestia di pan, che tuto il campo pativa, e che do paneti, di mancho de un bezo, coslava un cavalaro, eh’ è soldi 8 di nostri, e che Pai-Ira noie fo cridà : Arme, arme, e che tuta la note slatino con li elmi in testa per dubito di noslri, e che per il campo si lamentava forte, dicendo che todeschi i asasinava, e che saria meglio andar a far i fatti soi e non star a risego di esser tajà a pezi. Poi in questa sera si ha, per uno, vien di campo, che era prexon et è sta recuperato, dize, francesi si lamentava di foraussiti che li promeleva ariano Trevixo per esservi pochi fanti e non forliBchà, e che hanno intesi, si trova forte e ben fornido di zente, tamen che zerlo sono per venir a campo di li come arano recolto le vituarie, e che hanno speranza d’averlo, ma che fina non si provedino di vituarie non sono per venir, e queste li è slà dito da persone che sanno. Item, in questa sera si ha Ìetere di Padoa con tute le deposition de il governador e luto il resto di condutieri, di quello si liabi a far zercha insir el campo di Padoa ; e P hanno leta, e non sa la risposta i l'arano. Item scrive, esser stà tormentà quel citadin di Cividal, el qual non canta niente, salvo che portava le zatre, per comandamento di el governador todesco, fino a Narvesa per voler far ponte per passar la Piave. Judicha, omnino lo api-cherano per esser rebelissimo. Item, hanno mandato uno contestabele, era lì, in Treviso, chiamato ......, con 50 fanti a la volta di Uderzo, e con bordine, si el vedesse le cosse disperate, si voglia retirar a Pordenon over a Sazil. Item scrive, venga i nimici quando i voleno, che non hanno paura di Ihoro per esser dentro ogni cosa a bon termene,