559 MDXI, SETTEMBRE. 560 miedego, ni medesine. Item, Domenego da Modom, .contestabele, è amaiali* za 6 zumi, et sta forte grie-ve; li dispiace, per esser valente homo e fidatissimo. Questi sono li XI eenthilomeyi clecti eri in co-legio per mandarli a Trevixo con X homeni per uno. . R. Sier Andrea Bragadin, fo capetanio di le ga-lie di Fiandra, quondam sier Hironimo. R. Sier Marco Antonio Contarmi, fo capetanio di le galie di Fiandra, quondam sier Alvise. Andò. Sier Alvise Pizamano, fo capelanio di le galie di Barbaria, quondam sier Francesco. R. Sier Francesco da cha’ Taiapiera, fo conte e capetanio a Dulzigno, quondam sier Andrea. R. Sier Andrea Dandolo, fo consolo di mescha-danli, quondam sier Antonio, dotor. R. Sier Zuam Batista Memo, fo caslelan a Faenza, quondam sier Francesco. R. Sier Filippo da Molim, fo podestà a Caxal Mazor, quondam' sier Hironimo. Andò. Sier Mareo da cha’ da Pexaro, fo podestà a Maran, quondam sier Caroxo. R. Sier Borlholamio Falier, quondam sier Luca, fo vice- soracomilo.. R. Sier Lunardo Foscarini, fo provedador a Mon-falcon, quondam sier Zacaria. 293 Da poi gran consejo rimase pregadi et leto le le-tere, e lezendo, si reduse el consejo di X con la zon-ta e tolseno liberti, lezer al consejo di pregadi il tradimento di Antonio Soverguam fato, et feno altre sue cosse. Fono lede le ldere intercepte, e in una dii re di Franza par scriva a l’imperador, e come il persuade andar a Roma et privar il papa, e poi tuor il reame di la Casliglia dal re di Spagna, qual partien a’ soi nepoti eie. La qual letera 1’ orator francese, è a Bolzan da l’imperator, manda in campo a monsignor di la Peliza. Item, in materia di concilij si Irata etc. Da Gradiscila, di eri, dii provedador Mo-ccnigo. Zerclm quello ha de li inimici, e come è stalo in Udene, e quella comunità non ha voluto el lievi le artellarie de li e mancho le inchiodi, dicendo, si voleno con esse'difender, et havia mandato per el traditor di Antonio Sovergnan, era a uno suo castello....... venisse da lui, qual non è venuto, sì che le cosse de lì vanno mal. Lui zercherà manfe-nirsi in Gradiscila ; voi pressidio di fanti e zenle, danari sopratutto etc. E di Cividal di Friul, dove è sier Zuam Antonio Barbaro, provedador, 0 dice, ma solum che fin do zorni aspetava il campo de lì, qual, si dicea, passariano el Tajamenlo. Item, dii zonzer lì domino Baldisera di Scipioni, vien di Maran, e li altri cavali lizieri, et allre particularità, ut in litteris. Di domino Hironimo Sovergnan, da Oxopo, eli eri, fo leto la letera venuta questa matina. Laudata da ogniuno la sua fede; et nota, scrive a li soi parenti, lo fazino tuor di la zonta, perchè voi esser fidelissimo etc. Di Maran, di sier Alcxandro Don, podestà, quondam sier Scipion, di eri. Come se li manda pressidio; quelli di Porto Gruer non volseno lassar intrar el Sbroiavacha con la compagnia dentro, et è andato in certo locho. Item, si provedi a quel loco etc. Di Padoa, di provedadori, di osi. Come, juxta i mandati, havia expedito di qui 300 fanti con le lhor compagnie soto Zuam Jacorno Ronchom, veronese, et Francesco da la Porta per mandarli in Gradiscila, pagali, el vanno alacri animo. Et nota. Eri sera si parlino li diti fanti, ozi zonseno, e li fo, per li executori, provisto di barche, et mandate versso Gradiscila, smonterano in Aquileia e sono soto Zuam Turcho, contestabele. Fu posto, per li savij, una letera a Boma in ri-sposla di sue, di 13, a l’orator nostro, e se li manda le letere autentiche intercepte con la zifra trata, e soliciti il papa e 1’ orator yspano a non indusiar più a la conclusion di questa liga, et vederano, per dite letere, il mal voler di Franza conira sòa santità e il catholico re, solicitando la ultimatimi etc. Et sier Antonio Trun, procurato!’, savio dii consejo, messe voler le letere con questo, etiam si dagi aviso di successi dii Friul e di la prodition à foto Antonio Sov.ergnan etc. Andò le do opinion, e fo presa, di largo, quella dii Trun. Di Treviso, dii podestà e provedador, di hor- 293* re 19. Come fin borra i nimici non sono levati di Narvesa, perchè continuamente le sue spie entrano nel suo campo e non pono far un passo che non lo sapiano. Sono ben per levarsi, e questo è certo; solum un squadron se n’ è andato versso el Barello. Item, i nimici non mandano più scorta verso Treviso per le speluzate li hano date volte, et venendo, spera li tornerano mal contenti etc. Fu posto, per li savij, elezer de presenti do prò-