451 MDXt, SETTEMBRE. Bussano e Castelfranco, et altri 100 verso Marosti-cha per romper le vie a le victuarie, e imi expetava-mo in quel Iodio, eh’ è fra Citadela et Bassano, per socprer, quando fusse oceorsso; et cussi expectsndo mi vene ad trovare uno mio exploratore, et’mi feze intender che cavali 200 doveauo partir da Vicenza et andare a Marosticha, nel qual Iodio li erano [ire-parati gli alozamenti ; et immediate si partissemo et cussi andando .scontrassenio ilieli cavalli de’ inimici, gli quali erano tutti uniti et andavano stretti, dove immediate io et el conte Guido Uangon in persona propria volessemo esser primi feritori. El conte Guido, per soperchio' di gente d’arme, con 3 lanze fu discavalchato; a me fu rota una lanza ne la targa, el immediate fussemo da tulli, sì balestrieri, come stratioti, abandonàdi. El (lieto conte Guido restò prigione, et io pocho gli inanellò che non cadesse, tamen come meglio poti mi ritraxi con el signor Janes da Campo Fregoso, con el quale erano da circha XX cavalli, et stessemo in quel modo vicino a li inimici, per non li lassare andare infino a tanto che polesssimo radunare insieme da cavalli 100 in 150. Et poi ussiti didi inimici fora di dieta strata, su certe campagne, lontano di Marosticha miglia tre, cominciassemo incalzare forte, et lhoro lassorno tuli li sui cariagi, clic sono stati assai; et io vedendo cussi seguire et cominziai una altra volta la scaramuza, intanto che luti forno da nui roti et frachassati. Erano da homeni d’arme 30 in 40, el resto, fino al numero di 200, cavalli, tutti arcieri stratioti, et alcuni balestrieri et fanti 400 guasconi con molti schiopeti, che ne laccano gran danno, et erano tutti benissimo armati et bene in bordine, i quali andavano al campo. Et dicono che gente alcuna più non vene per nome dii re in campo, et che * le artelarie sue non sono mosse da Suave. Sono sta presi 3 capetanei, uno de le gente d’arme et dui de le fantarie, et confirmano che non calando la maje-stà cesarea non tarano impresa alcuna, ma furano ritorno a la guarnisone. Altro non vi dico per bora : Idio con vuj ! Paduce, die primo septembris 1511, borre 7 noetis. Frater Contarenus, stratiotarum provisor, calamo volanti. Li nomi de li capetanei: Aloyse Fere da Milan, capetanio di le gente d’arme. Monsignor de Mogron ì - dj Monsignor de Rizeburg ' Di Trevixo, di sier Lunardo Zustignan vidi letere, di 2, darfiatina. Come era zonto uno cava-laro da Coneian, che à mandalo Mega Ducila, che zonse eri sera, a bore 2 di note, dice, la terra era luta confusa, perchè el podestà, sier flironimo Marzelo, quondam sier Fantin, sabado, lo a di 30, a bore 5 di note, scampò de li, e che li citai lini fenno conscio e haveano dà la terra a li inimici, et era andà do eiladini, zoè Francesco Dalera, Zecho da Col e tre vi-lani, eh’ è Bernardin da Parma e Carlo eie Vido e un altro, e nostri, intrudi dentro, comenzò a cridar : Marco, Marco, e subito el populo, di’ erano morti, comenzono a piar lindo; e si non era Mega Ducha, capo di stratioti, voleano laiar a pezi i citadini, e li rehclli haveano tolto el caslelo de man de 16 artesani, et Mega Ducha li haveano messi da rechao dentro el castello. E per farli star di boti animo li havea messo un suo nepote, el qual dize, aver inteso certo che missier Antonio So vergila n era zonto a Sazil con gran numero di zente. e che lui, questa matina, volea andar a quella volta per farli vegnir a ste bande; e si ’I catnsse el po lesta, farlo tornar a Coneian. E che havea inteso, i nimici aver fato la crida, che niun de campo non pasi la Piave, e questo è certo per uno exploralor, si parti'eri sera dii campo nemico, eh’ è sta fato la crida, in pena di la forcha, nissun passi la Piave. Etiam che haveano • comenzà aviar i cariazi a la volta di la Brenta, e che si doveano levar eri di note per Santa f; e questo medemo si ha per do presoni fantazini, che vilani i hanno presi, e morti do altri, zereiia mia 5 loiilan de qui, i qual dize che i sono per levarsi presto, perchè hanno per certo, Maximian non esser per venir in Italia, e ma odio zente por questo anno. E »! ha per altre vie questo, che sono per partirsi presto. E andati fuora stratioti nostri fino a la discover-la; tornerano questa sera, e da lhoro si averà qual-cossa, perchè menerano qualche presoti. Item avi-sa, come per sier Zuarn Mitriti, quondam sier Antonio, par esser sta visto sier Pollo Contarmi, quondam sier Francesco, di qua a Santa Maria, et non à 233 diio niente al provedador, ma el dise al-zago di Marzelo, el qual vene subito a Veniexia, e poi tornò con letere di cai al provedador, e stamalina è sta retenulo uno suo fameio dii ditto sier Pullo, e sono stali a la tortura, par habi dito de plano, perchè non à auto tortura. Fossemo subito al monestier e fo in-terogato i frati, se ne fusse alguni lì alozato, hanno dito de no, ma ben un giorno de questa setemana pasata li vene, inver sera, do homeni armati da cao a’ piedi, e dise, che per comandamento dii capetanio